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Anche l’Ucraina si piega all’Oms: stop agli aromi nelle sigarette elettroniche

Il parlamento approva la legge di riforma del mercato del tabacco e del vaping secondo le volontà dell'Organizzazione mondiale di sanità.

Anche l’Ucraina cede alle pressioni dell’Organizzazione mondiale di sanità. Il parlamento ha infatti approvato la nuova legge sul tabacco, disponendo, tra l’altro, il divieto di produrre o vendere liquidi aromatizzati per sigarette elettroniche. Saranno cioè consentiti solo i gusti al tabacco. E per giustificare il provvedimento, la maggioranza ha tirato in ballo proprio l’Oms facendo riferimento al recente rapporto secondo le sigarette elettroniche sarebbero una via d’accesso al fumo e dannose quanto le sigarette convenzionali. Inoltre, proibire i gusti significherebbe anche ridurre il numero di giovani che utilizzano l’ecig. Altri provvedimenti: divieto di pubblicità e sponsorizzazione di eventi, divieto di utilizzo nei luoghi pubblici sia al chiuso che all’aperto (parchi, giardini e pertinenze).
Il riferimento parlamentare è al rapporto Oms dello scorso 27 luglio: all’interno sono contenuti anche ringraziamenti espliciti ed elogi ai Paesi che hanno vietato la vendita e l’uso di dispositivi del vaping. I sostenitori della riduzione del danno da tabacco e i rappresentanti dell’industria hanno invece denunciato il rapporto dell’Oms come “assurdo e pericoloso”. Tra le tante voci di protesta, spicca quella di Joh Dunne, direttore generale dell’associazione britannica dell’industria del vaping Ukvia: “L’Oms ha una posizione anti-vaping di lunga data e questo ultimo attacco a un settore che sta letteralmente salvando milioni di vite in tutto il mondo va contro le prove scientifiche, il buon senso e la riduzione del danno“. Gli fa da eco John Britton, professore di epidemiologia all’Università di Nottingham: “Purtroppo l’Oms non comprende ancora la differenza fondamentale tra la dipendenza dal fumo di tabacco che uccide milioni di persone ogni anno e la dipendenza dalla nicotina che invece non ha alcun effetto collaterale“.

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