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Rivendite sigarette elettroniche e green pass: le regole da seguire

Obbligatorio se nel locale sono presenti apparecchi da intrattenimento o corneer scommesse con vincita in denaro. Intanto dal 15 ottobre certificazione verde richiesta a tutti i dipendenti e lavoratori.

A seguito di numerose segnalazioni e di richieste di informazioni aggiuntive sulle modalità di accesso nei negozi autorizzati alla vendita di prodotti liquidi da inalazione, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli fa sapere che non occorre il green-pass. Ad accezione dei locali in cui sia presente un dispositivo elettronico o un corner per scommesse con vincite in denaro.
Per accedere alle rivendite – si legge nella circolare Adm – alle attività commerciali munite di patentino e agli altri esercizi che effettuano vendita di prodotti liquidi da inalazione non occorre esibire la certificazione verde a meno che non vi sia annesso un corner scommesse o non siano presenti apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e il cliente voglia accedere a tali attività”.
Intanto proprio questa mattina il vertice tra i capi delegazioni dei partiti al governo hanno raggiunto l’intesa: green-pass obbligatorio per tutti i lavoratori, sia quelli della pubblica amministrazione sia quelli del privato, a partire dal 15 ottobre. Significa dunque che chiunque sia dietro il bancone del negozio (titolare o dipendente o collaboratore) o alle dipendenze di un’azienda di produzione o distribuzione di prodotti del vaping entro un mese dovrà essere in possesso della certificazione verde. La sanzione per l’inosservanza – attualmente ancora al vaglio del governo – potrebbe arrivare sino a mille euro a carico del lavoratore ma anche del datore di lavoro nel caso in cui sia consapevole dell’inosservanza.

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