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Ride4Vape a Roma per la dignità di 50mila addetti della sigaretta elettronica

Umberto Roccatti (presidente di Anafe Confindustria) e Gabriele Alessio hanno portato a termine l'impresa sportiva per sensibilizzare opinione pubblica e legislatori sulle vessazioni fiscali che attanagliano i liquidi da inalazione.

Hanno pedalato per quattro giorni; ottocento chilometri in totale. Umberto Roccatti (presidente di Anafe Confindustria) e Gabriele Alessio hanno portato a termine anche quest’anno una impresa sportiva di alto livello per sensibilizzare opinione pubblica e legislatori nei confronti della sigaretta elettronica e le sue potenzialità in ottica di riduzione del danno da fumo: la Ride4Vape. Partiti questa mattina da San Gemini, sono arrivati nel cuore di Roma, in via XX Settembre, dove è situato il ministero dell’economia. Nella sua veste di presidente confindustriale, Roccatti incontrerà i decisori governativi e legislativi per convincerli che l’attuale impianto dell’imposta di consumo sui liquidi da inalazione è da rivedere ma. soprattutto è da bloccare lo scatto automatico che da gennaio 2022 a gennaio 2023 la innalzerà di tre volte rispetto l’attuale.
Dopo 800 chilometri, dunque, l’obiettivo è raggiunto: si aprono le porte del Ministero dell’Economia…

Umberto Roccatti in via Quintino Sella a Roma, a pochi metri dal ministero dell’Economia.

È stato un viaggio durissimo. Che rispecchia in tutto e per tutto il “viaggio” di chi opera nella filiera della sigaretta elettronica: cioè di chi opera tutti i giorni per migliorare il livello di benessere fisico dei cittadini e che in cambio ha ricevuto quattro riforme fiscali in sei anni, guerre in tribunale, opposizioni dai vertici del servizio sanitario. Non chiediamo incentivi o vantaggi di alcun tipo: pretendiamo che ci venga riconosciuta la dignità di un settore con circa 50 mila occupati tra diretti ed indiretti, la dignità delle eccellenze che questo settore esprime a livello internazionale supportando il Made in Italy, la dignità di fare fare impresa e organizzare le nostre aziende con un ottica di lungo periodo.
Le dimissioni del sottosegretario Durigon hanno creato un vuoto di rappresentanza anche in virtù della delega che aveva ai rapporti con Adm. Si sussurra che il nuovo sottosegretario sarà l’avvocato Federico Freni ma la nomina tarda ad arrivare. Chi è il vostro interlocutore principale?
In realtà l’appoggio alla sigaretta elettronica è estremamente trasversale all’interno del parlamento. Tuttavia le logiche politiche hanno portato, negli anni, a creare delle contrapposizioni tra alcuni schieramenti. Ma sono sicuro, per esperienza diretta, che alcune posizioni ostili derivano da vicende raccontate male, anche intenzionalmente, per indebolirci. Sono quindi fondamentali gli incontri istituzionali, per riallineare i nostri politici alla realtà delle cose.
Non è vero che lo svapo fa perdere gettito allo stato, non è vero che è una minaccia per i minorenni, non è vero che induce al fumo. Per fortuna, nel 2021, c’è tanta scienza indipendente che dimostra queste cose. A livello Ministeriale è diverso: siamo un po’ uno spauracchio del ministero della salute e del ministero delle finanze. Anche queste posizioni derivano da un’analisi superficiale e di corto periodo.
A breve l’intera attività parlamentare sarà concentrata esclusivamente sulla Legge di Bilancio. Dobbiamo aspettarci interventi di riforma già nel testo governativo o si percorrerà la strada degli emendamenti in Commissione?
Faremo di tutto per convincere la politica ad intervenire nel testo: gli emendamenti sono una roulette russa oramai. Ma comunque vada, saremo in trincea per portare a casa il risultato: non ci sarà da annoiarsi fino a Natale.

LA VIDEOINTERVISTA AL MOMENTO DELL’ARRIVO

 

 

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