L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali da 12 al 18 settembre

Esperti e opinion leader internazionali analizzano il futuro del vaping in virtù delle prossime revisioni legislative europee. Intanto negli States è ancora caos sulle autorizzazioni alla vendita che dovrebbe rilasciare la Fda.

Gran BretagnaNuovo aggiornamento Cochrane conferma efficacia ecig per smettere di fumare
Cinque nuovi studi hanno arricchito il nuovo aggiornamento della “living systematic review” di Cochrane sull’efficacia della sigaretta elettronica per smettere di fumare. Si tratta di una revisione sistematica in aggiornamento costante degli studi sull’e-cigarette operata da un’organizzazione indipendente no-profit che gode di grande prestigio internazionale. Anche questo ultimo aggiornamento conferma la valutazione positiva dell’ecig, affermando la moderata certezza sulla maggiore efficacia del vaping per smettere di fumare rispetto agli altri metodi come cerotti e gomme, vareniclina, e-cig senza nicotina, dispositivi a pod (sempre con nicotina), sostegno comportamentale o nessun sostegno alla cessazione. Con i nuovi cinque studi il totale delle ricerche considerate sale a 61 per un totale di 16.759 fumatori adulti. Sigmagazine approfondisce e commenta i dati della nuova revisione.

Cochrane conferma: sigaretta elettronica efficace per smettere di fumare

 

FranciaCampagna dell’Istituto contro il cancro: l’ecig riduce i rischi legati al fumo
L’Institut nationale du cancer, l’ente pubblico francese che si occupa della lotta contro il cancro, ha dato alle stampe una pubblicazione intitolata “Agir pour sa santé contre le risques du cancer” (agisci per la tua salute contro i rischi di cancro) nell’ambito di una campagna di informazione sulla prevenzione del cancro. Imputato numero uno il fumo da sigaretta: secondo gli esperti francesi, un cancro su quattro è dovuto a fattori esterni, cioè a comportamenti e stili di vita errati o all’ambiente. E fra i metodi consigliati per smettere di fumare, accanto ai trattamenti sostitutivi come cerotti, gomme e inalatori con nicotina, l’istituto consiglia anche la sigaretta elettronica: “Utilizzata da sola e non associata alla sigaretta tradizionale permette di ridurre i rischi legati al tabacco”.

L’Istituto francese contro il cancro consiglia la sigaretta elettronica

 

UsaCaos autorizzazioni, la Fda non ce l’ha fatta e si prende tempi supplementari
Tempi supplementari per la Food and drug administration per esaminare tutte le richieste di autorizzazione alla vendita di prodotti del vaping pervenute entro il 9 settembre 2020. L’agenzia ha avuto un intero anno per completare il lavoro ma non ce l’ha fatta e si prende ancora tempo, senza indicare una data precisa per l’esito. Del caos attorno alla Fda avevamo scritto nelle precedenti settimane, man mano che la fatidica data del 9 settembre si avvicinava: gli ultimi giorni sono stati un vero e proprio delirio. L’agenzia non si è ancora pronunciata sulle cosiddette “big five”: Vuse, Njoy, Blue, Logic e soprattutto Juul. Ma le critiche piovono da ogni angolo, dalle associazioni antivaping così come dai produttori del settore, fra cui domina la disperazione. Nel comunicato l’Fda ha dichiarato di aver esaminato il 93% delle richieste di autorizzazione e i numeri sono preoccupanti. Su 6,5 milioni di richieste, 4,5 milioni non sono state nemmeno accettate per documentazione incompleta, 946mila sono state rifiutate, nessuna finora è stata concessa. Sigmagazine fa il punto di una situazione paradossale ma non inattesa.

Sigarette elettroniche: Fda chiede più tempo, finora nessun prodotto approvato

 

GermaniaTassa sull’ecig, i negozianti temono la fuga verso gli acquisti in Polonia
Fino a tre volte il costo di un prodotto presente nei negozi polacchi è stimato il prezzo di un liquido per ecig in Germania, nel momento in cui la nuova tassa varata dal governo entrerà in vigore. Mancano ancora nove mesi a quella data, ma fra i commercianti tedeschi del settore è già scattato l’allarme. Secondo un sondaggio realizzato interpellando 500 rivenditori di prodotti del vaping e riportato dal quotidiano Die Welt, il 10% si dichiara “completamente sicuro” di dover chiudere bottega nei prossimi anni, qualora la nuova legge verrà applicata senza modifiche, mentre un ulteriore 37% ritiene questa eventualità “probabile”. Il 96% si attende un peggioramento degli affari  e 71% prevede svantaggi dalla corsa dei consumatori agli acquisti da Paesi terzi: o online, oppure con trasferte direttamente nei Paesi confinanti come la Polonia, dove il costo sarà appunto tre volte inferiore.

Germania, tassa: l’ombra della crisi sul settore della sigaretta elettronica

 

GermaniaAssociazioni sulle dipendenze si appellano al futuro parlamento: sostenete l’ecig
“Sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco non sono privi di rischio, ma i danni che provocano alla salute sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli delle sigarette a combustione. Per questo l’utilizzo di tali prodotti deve essere favorito fra coloro che non vogliono o non riescono a smettere di fumare attraverso altri metodi”. È l’appello al mondo politico lanciato da sette organizzazioni che si occupano di dipendenze in occasione delle elezioni per il rinnovo del parlamento tedesco che si terranno il 26 settembre. Il messaggio è più ampio e considera molti altri aspetti legati alle dipendenze, non solo da fumo ma anche da droghe e alcol. Ma i sottoscrittori hanno voluto dedicare un paragrafo specifico agli strumenti di riduzione del danno da fumo, e in particolare alla sigaretta elettronica, proprio perché il parlamento precedente si è reso responsabile dell’introduzione della tassa sull’ecig. Le cui ricadute si annunciano pesanti non solo per gli operatori del settore ma anche per le politiche sanitarie legate alla riduzione del danno.

 

EuropaEcig: mercato in flessione più per Evali che per il Covid, ma la ripresa è in corso
Una flessione del mercato del vaping del 6% nel biennio 2019-2020, determinato più artificialmente dall’effetto-Evali che dalla pandemia. Tanto è vero che la ripresa è già in atto nel 2021 e la crescita continuerà fino a raggiungere i valori pre-covid. È quanto emerso dal webinar organizzato da Ieva, l’associazione europea dei produttori, nel quale si è discusso anche dello stato della tassazione nei diversi Paesi europei. Una curiosità: attualmente i liquidi per sigaretta elettronica sono tassati in 14 Paesi su 27, più la Germania e la Danimarca dove il regime fiscale entrerà in vigore nel luglio 2022, ma finora i governi hanno riscosso meno di un quarto dell’imposta dovuta. Sigmagazine spiega il perché nell’articolo che sintetizza i contenuti del webinar.

Tasse e sigaretta elettronica: il futuro europeo in un webinar Ieva

 

UeUltimi emendamenti nell’Europarlamento al rapporto Beca
Si è conclusa la fase di presentazione degli emendamenti al rapporto presentato dalla commissione dell’Europarlamento Beca (Special committee on beating cancer) al Piano europeo contro il cancro redatto dalla Commissione europea. Particolarmente attivi alcuni degli europarlamentari italiani, distintisi per aver presentato proposte di modifica anche sulla parte riguardante le sigarette elettroniche. Dopo quelli di Silvia Sardone e Aldo Patriciello, anche Pietro Fiocchi ha depositato due emendamenti. Il parlamentare europeo chiede una modifica sostanziale al testo presentato dalla francese Véronique Trillet-Lenoir lo scorso 24 giugno, che sposterebbe il focus dal rischio in generale al rischio ridotto e riconoscerebbe un ruolo all’e-cigarette nella riduzione dei tassi di fumatori. Sigmagazine descrive i contenuti degli emendamenti di Fiocchi.

Piano anticancro, Fiocchi deposita emendamenti su sigaretta elettronica

 

BielorussiaBat sospende la produzione di sigarette in uno stabilimento statale
British American Tobacco (Bat) ha comunicato la sospensione della produzione di sigarette per alcuni suoi marchi in uno stabilimento statale in Bielorussia, accusato di alimentare il contrabbando di sigarette e di finanziare il regime oppressivo del Paese. Lo ha riportato il sito di informazione i-news. La multinazionale ha dichiarato di aver interrotto gli ordini dalla fabbrica di tabacco Grodno Neman, che vanta un accordo di lunga data per la produzione di alcuni dei marchi più venduti di Bat per il mercato bielorusso. La Bielorussia è oggetto di pesanti critiche internazionali per la repressione dei movimenti di protesta per l’esito delle contestate elezioni presidenziali dello scorso anno. Stati Uniti e Unione Europea hanno comminato sanzioni economiche nei confronti del regime del presidente Lukaschenko.

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