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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 5 all’11 settembre

In evidenza il Regno Unito che si conferma all'avanguardia nell'applicazione delle politiche antifumo: sigarette elettroniche gratis ai malati mentali.

Gran BretagnaProgetto pilota Nhs: ecig gratis ai pazienti di malattie mentali
Un nuovo progetto pilota per l’ecig con il marchio del servizio sanitario britannico è alle porte. A beneficiarne 740 persone con disturbi mentali che riceveranno gratuitamente sigarette elettroniche direttamente dal National Health Service (Nhs). Il progetto da 1 milione di sterline è coordinato da Elena Ratschen, professore associato di scienze della salute presso la York University, e Lion Shahab, professore di psicologia della salute presso l’University College di Londra e prevede la distribuzione di kit per il vaping a 740 persone che vivono nella regione e che attualmente ricevono cure ambulatoriali per malattie mentali. Il fumo peggiora i sintomi della malattia mentale e può anche essere collegato al suo sviluppo, la sigaretta elettronica può aiutare i pazienti a smettere di fumare. La fase pilota dovrebbe durare quattro anni, in caso di successo verrà estesa in tutto il Regno Unito.

Progetto britannico: sigarette elettroniche gratis ai pazienti mentali

 

UsaFood and Drug Administration, il grande caos delle autorizzazioni
Nella rubrica della scorsa settimana avevamo evidenziato tutte le ombre legate ai processi di autorizzazione dei prodotti del vaping in corso presso la Food and Drug Administration e avevamo raccontato del numero elevatissimo di bocciature finora comminate. La Fda resta nel mirino anche in questa settimana, nella quale è scaduto (il 9 settembre) il termine entro il quale l’agenzia avrebbe dovuto dare una risposta a tutte le domande di autorizzazione alla vendita (Pmta) per i prodotti del vaping. Ma la confusione è grande e il trend delle decisioni è apparso preoccupante. Il panorama che potrebbe venire fuori da questa selezione rischia di essere devastante per gli indipendenti, i negozi e, in ultima analisi, per i consumatori. Alla fine ad uscire vincitrici potrebbero essere, ancora una volta, l’industria del tabacco. Secondo l’esperto Clive Bates, proprio le barriere normative all’ingresso al mercato rappresentano una vittoria su due fronti per Big Tobacco. L’analisi di Sigmagazine, accompagnata alle preoccupazioni delle associazioni del vaping: l’Ava chiede una deroga per i prodotti non ancora esaminati.

Sigarette elettroniche, Stati Uniti: grande caos delle autorizzazioni della Fda

Usa, nel giorno del giudizio l’appello delle associazioni del vaping

 

BelgioCon le chiusure del lockdown il 15% degli svapatori è tornato al tabacco
I lockdown che in Belgio (come in diversi altri Paesi) hanno coinvolto anche i negozi del vaping hanno prodotto una ricaduta nel fumo per una parte degli utilizzatori di sigarette elettroniche. Uno studio dell’Università di Lovano, cittadina a est di Bruxelles, ha indagato il comportamento dei vaper durante le chiusure dovute al Covid. Il risultato conferma i timori espressi a suo tempo da consumatori ed esercenti: il 15% del campione interpellato, che aveva smesso di fumare, ha ammesso di esser tornato alle sigarette tradizionali. I tabaccai, infatti, erano rimasti aperti. E chi ha continuato a svapare, si è rifornito prevalentemente online, infrangendo la legge belga che vieta la vendita di prodotti del vaping via Internet. Una lezione per eventuali future emergenze, avvertono i ricercatori belgi: in caso di nuove misure restrittive per qualsiasi calamità è opportuno consentire agli svapatori l’accesso a prodotti a basso rischio come le sigarette elettroniche.

Belgio: con lockdown e vape shop chiusi il 15% dei vaper è tornato al fumo

 

CanadaAssociazione industria del vaping critica le restrizioni sugli aromi di governo e province
Un allarme sul futuro della sigaretta elettronica in Canada è stato lanciato dalla Canadian Vaping Association (Cva), organizzazione dell’industria del vaping. Con un messaggio diretto alle autorità del governo federale e delle amministrazioni provinciali, i rappresentanti della Cva hanno chiesto prudenza sulle continue e nuove restrizioni e regolamentazioni sui prodotti del settore, invitando i legislatori ai vari livelli amministrativi a considerare l’impatto negativo di misure che tenderanno a limitare ad esempio l’accesso ai liquidi aromatizzati. Darryl Tempest, direttore esecutivo dell’associazione, ritiene ad esempio che le restrizioni prossime a entrare in vigore daranno nuova linfa al mercato nero, gettando gli svapatori nelle braccia del mercato illegale. “Storicamente il proibizionismo ha sempre fallito, e le restrizioni sui liquidi aromatizzati sono destinate a produrre gli stessi risultati di sempre”, ha detto Tempest, aggiungendo che nessuna indagine fornisce evidenze sul fatto che l’abolizione degli aromi riduca lo svapo dei giovani, mentre ci sono tante evidenze “che il proibizionismo favorisca il ritorno al fumo e il boom del mercato di contrabbando”.

 

GermaniaTappa a Berlino per il Vape Bus della World Vapers’ Alliance
Seconda tappa tedesca per il Vape Bus della World Vapers’ Alliance. Fermata a Berlino, nel piazzale di uno dei più famosi, frequentati (e raffinati) centri commerciali della città: il Boulevard Berlin. Efficace il messaggio lanciato dagli organizzatori: se i legislatori adottassero politiche favorevoli alla sigaretta elettronica, sarebbe possibile salvare un numero di persone pari a cinque volte la popolazione di Berlino. Al box informativo del bus si sono succeduti svapatori abituali ma soprattutto cittadini comuni e fumatori, ai quali sono state illustrate le potenzialità dell’ecig come supporto per ridurre prima e cessare poi la dipendenza dalla sigaretta tradizionale. “È sorprendente quante poche persone sappiano che il rischio del vaping sia di gran lunga inferiore rispetto a quello del consumo di sigarette tradizionali – ha scritto su twitter un’autorità in Germania sulle politiche di riduzione del danno come Heino Stöver, direttore dell’istituto sulle dipendenze di Francoforte – per questo il Vape Bus, oggi giunto a Berlino, rappresenta una buona iniziativa della World Vapers’ Alliance”.

Il Vape Bus di World Vapers’ Alliance fa tappa a Berlino

 

UeEuroparlamento, tre nuovi emendamenti alla bozza Beca sul Piano anticancro della Commissione
Continua a Bruxelles il lavoro degli europarlamentari sui temi del vaping. A distinguersi in questa fase sono soprattutto i rappresentanti italiani. Ai tre emendamenti presentati la scorsa settimana dall’onorevole Silvia Sardone si sono aggiunti altri tre emendamenti presentati dall’europarlamentare Antonio Patriciello di Forza Italia alla bozza di rapporto della cosiddetta Beca (lo Special committee on beating cancer del Parlamento europeo) sul Piano contro il cancro presentato lo scorso febbraio dalla Commissione europea. Riguardano tutti la sigaretta elettronica, nello sforzo di salvaguardare lo strumento di riduzione del danno da fumo e le sue potenzialità, sottraendolo dall’equiparazione con il tabacco combusto. Sigmagazine li ha illustrati in dettaglio.

Europarlamento: nuovi emendamenti a favore della sigaretta elettronica

 

SvizzeraAppello all’Oms di 31 organizzazioni pro-vaping: basta guerra all’ecig
Trentuno organizzazioni in rappresentanza di milioni di consumatori di sigarette elettroniche in tutto il mondo stanno unendo le forze per chiedere che l’Organizzazione mondiale della sanità riconosca le potenzialità della sigaretta elettronica in ottica di riduzione del danno da fumo. L’Oms ponga fine alla sua “guerra allo svapo”, sostengono i gruppi sostenitori, e concentri i propri sforzi sulla realizzazione del suo impegno per ridurre i danni del fumo, anche utilizzando gli strumenti alternativi che grazie alla tecnologia sono a disposizione da almeno un decennio. Le trentuno organizzazioni dei consumatori rappresentano i consumatori di Europa, America Latina, Nord America, Asia, Africa e Australia.

Consumatori di sigarette elettroniche scrivono all’Oms: “Lo svapo salva la vita”

 

 

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