Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

L’Fda approva la prima sigaretta elettronica e scrive il futuro del vaping in Usa

Via libera per il dispositivo Vuse Solo di R. J. Reynolds e tre cartucce al tabacco. Luci e tante ombre della linea dell'agenzia.

A oltre un mese dalla scadenza, prevista per il 9 settembre scorso, l’agenzia per la salute americana Food and Drug Administration ha finalmente approvato la prima sigaretta elettronica. A poter essere commercializzata sarà Vuse Solo, prodotta da R. J. Reynolds Vapor Co., cioè dalla multinazionale del tabacco di Winston-Salem confluita in British American Tobacco. Insieme al dispositivo sono state approvate tre ricariche con liquido al gusto di tabacco, mentre l’autorizzazione è stata rifiutata per altre dieci aromatizzate, cioè con sapore diverso dal tabacco. “Le autorizzazioni odierne sono un passo importante per garantire che tutti i nuovi prodotti del tabacco siano sottoposti alla solida valutazione scientifica della Fda”, ha dichiarato Mitch Zeller, direttore del Center for tobacco products dell’agenzia in una nota. “I dati del produttore – ha continuato – dimostrano che i suoi prodotti al gusto di tabacco potrebbero avvantaggiare i fumatori adulti dipendenti che passano a questi prodotti, completamente o con una significativa riduzione del consumo di sigarette, riducendo la loro esposizione a sostanze chimiche nocive”.
Al di là delle dichiarazioni di Zeller, in questo mese stretto fra il fuoco incrociato tanto dei sostenitori che dei detrattori del vaping per l’incapacità della Fda di rispettare le scadenze, questo primo via libera è l’occasione per fare alcune riflessioni sulla linea dell’agenzia e su quello che, probabilmente, sarà il futuro del settore del vaping americano. La principale e la più preoccupante è che l’unica richiesta di autorizzazione per ora approvata sia quella di una multinazionale del tabacco. Non solo questo dà ragione a chi prevedeva che solo aziende con grandi capitali potessero sostenere efficacemente il costo del processo di autorizzazione della Fda, che è lo stesso che si applica ai tradizionali prodotti a tabacco combusto. Ma c’è anche qualcosa che stride profondamente nel pensare che aziende che derivano la maggior parte dei proventi dalla vendita di sigarette, usino poi questi soldi per ottenere l’autorizzazione alla vendita di prodotti che dovrebbero risolvere i problemi causati dalle stesse sigarette che vendono.
La seconda riflessione non positiva è che ad oggi l’unica e-cigarette approvata sia un sistema chiuso, cioè a cartucce precaricate. Anche questo è un segnale a favore delle multinazionali e che penalizza non solo l’industria indipendente, ma anche i consumatori che in tutto il mondo prediligono ancora i sistemi aperti, ritenuti più efficaci per smettere di fumare e più adattabili alle esigenze del singolo utilizzatore. Il terzo dato su cui riflettere è che il via libera alla commercializzazione sia stato dato solo per i liquidi al tabacco, mentre è stato rifiutato per quelli con altri gusti (sul mentolo si è ancora in fase di revisione). Considerando che in questi mesi tutte le richieste di autorizzazione per liquidi aromatizzati sono state bocciate, la direzione presa dall’Fda appare piuttosto chiara: limitare il mercato ai liquidi al tabacco e, forse, al mentolo. Un altro colpo mortale per l’industria indipendente, i negozi specializzati e per i consumatori.
C’è però anche qualcosa di positivo da trarre dalla decisione dell’Fda. Ed è che l’agenzia abbia riconosciuto l’utilità di una sigaretta elettronica per la protezione della salute pubblica, mettendo nero su bianco che “gli aerosol dei prodotti autorizzati sono significativamente meno tossici delle sigarette combuste”. “Per questi prodotti – continua il comunicato dell’agenzia – la Fda ha stabilito che il potenziale beneficio per i fumatori che cambiano completamente o riducono significativamente il consumo di sigarette supererebbe il rischio per i giovani, a condizione che il richiedente segua i requisiti post-marketing volti a ridurre l’esposizione dei giovani e l’accesso ai prodotti”. La Food and Drug Administration sancisce, dunque, che la sigaretta elettronica riduce “significativamente” il danno del fumo. Questo è un punto fermo da cui non si potrà più prescindere e dal quale il settore americano dovrà ripartire per ricostruirsi.

Articoli correlati