Irlanda: nessuna tassa sulle sigarette elettroniche nel bilancio 2022

Per il sesto anno consecutivo aumenta di 50 centesimi il prelievo sulle sigarette tradizionali. Il ministro: così sosteniamo la lotta al fumo.

Barbara Mennitti 13 Ottobre 2021

Nessun prelievo fiscale sulle e-cigarette e anzi un aumento delle tasse sulle sigarette tradizionali. La presentazione della legge di bilancio per il 2022 del governo irlandese ha smentito l’allarme lanciato insistentemente nelle scorse settimane dall’associazione Vape Business Ireland, che temeva che il governo volesse applicare una accisa ai prodotti per sigarette elettroniche. Oppure sono stati proprio gli argomenti addotti dai consumatori a spingere l’esecutivo a fare un passo indietro, chissà.
Fatto sta che nel documento presentato dal ministro delle finanze Paschal Donohoe non solo non vengono toccati i prodotti del vaping, ma viene aumentato di 50 centesimi di euro il prezzo finale di un pacchetto di sigarette. Ora i fumatori dovranno sborsare circa 15 euro (a seconda della marca scelta) per una confezione da 20 unità. Si tratta del sesto anno consecutivo in cui il governo aumenta il prelievo sulle sigarette tradizionali, ogni volta di 50 centesimi.
Secondo le stime, la manovra porterà alle casse dello Stato 56 milioni di euro, ma il ministro Donohoe punta l’attenzione sulla salute, descrivendo l’aumento come un modo per sostenere le politiche di sanità pubblica tese a ridurre il fumo. Esprime la sua soddisfazione la Irish Vape Vendors Association. “Accogliamo con favore – dichiara sul suo profilo Twitter – che la legge di bilancio per il 2022 non applichi alcuna tassa o accisa alle sigarette elettroniche. È importante che svapare continui a costare molto meno di fumare per incoraggiare i fumatori adulti a passare ad un’alternativa molto più sicura e avvicinarsi all’obiettivo di una Irlanda senza fumo”.