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Cento esperti contro l’Oms: la sigaretta elettronica salva la vita dei fumatori

In vista della Cop9, gli scienziati inviano una lettera aperta spiegando i benefici della riduzione del danno e i pericoli dei divieti.

È firmata da cento esperti indipendenti in scienza e politica del tabacco e della nicotina la lettera aperta inviata oggi ai capi delegazione dei Paesi che parteciperanno alla nona Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Oms, che avrà avvio il prossimo 8 novembre. Medici, specialisti, accademici e ricercatori si rivolgono dunque direttamente alle parti per sollecitarle a “incoraggiare l’Organizzazione mondiale di sanità a sostenere e promuovere l’inclusione della riduzione del danno da tabacco nell’ambito dell’Fctc”.
Gli autori spiegano come nell’ultimo decennio l’innovazione abbia permesso di introdurre sul mercato numerosi prodotti che non comportano la combustione di foglie di tabacco e l’inalazione di fumo. Sigarette elettroniche prima di tutto, ma anche sacchetti di nicotina per uso orale, tabacco riscaldato e tabacco senza fumo a basso contenuto di nitrosammina come lo snus. Mentre i prodotti da fumo sono responsabili della maggior parte dei decessi dovuti al consumo di tabacco, continuano, i prodotti con nicotina senza fumo offrono una possibilità di ridurre i danni. “Esistono prove inconfutabili – si legge nella lettera – che i prodotti senza fumo sono molto meno dannosi delle sigarette e che possano sostituire il fumo a livello individuale e di popolazione”.
Non è però la strada scelta dell’Oms che, continuano gli esperti, “ha ignorato la possibilità di trasformare il mercato del tabacco da prodotti ad alto rischio a prodotti a basso rischio e sta voltando le spalle a una strategia di salute pubblica che potrebbe prevenire danni e milioni di morti legate al fumo”. La lettera affronta in sette punti le tematiche importanti, corredando analisi e affermazioni con richiami alla letteratura scientifica. Gli autori sottolineano l’importanza del potenziale del vaping per la salute pubblica e di come questo potrebbe svilupparsi se fosse integrato nelle strategie per aiutare i fumatori. “Le sigarette elettroniche – afferma la lettera, richiamando anche le revisioni Cochrane – stimolano a smettere di fumare” e potrebbero contribuire agli obiettivi di riduzione delle morti premature.
La politica deve assumersi la responsabilità delle sue decisioni, continuano gli esperti, ricordando che vietare gli strumenti a danno ridotto o equipararli al tabacco combusto, come suggerisce l’Oms, costituisce di fatto una protezione normativa per le sigarette tradizionali che “causerà danni e perpetuerà il tabagismo”. La lettera invita anche le parti a inserire l’uso della sigaretta elettronica da parte dei minori nel giusto contesto. Riferendosi alla situazione degli Usa, dove addirittura si parla di epidemia, si evidenzia come i dati dimostrino che il vaping nella maggior parte degli adolescenti è raro, così come l’uso frequente e la dipendenza dalla nicotina da parte di mai fumatori, mentre l’uso più frequente è limitato a coloro che già consumavano tabacco. “Lo svapo – affermano gli esperti – sta soppiantando le sigarette convenzionali tra i giovani e i fumatori irriducibili”.
La lettera si conclude con sei raccomandazioni per le parti: rendere la riduzione del danno da tabacco una componente della strategia globale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel campo della salute; insistere affinché qualsiasi analisi politica dell’Oms valuti adeguatamente i benefici per i fumatori o i potenziali fumatori, compresi gli adolescenti, nonché i rischi per gli utilizzatori e i non utilizzatori di questi prodotti; pretendere che qualsiasi proposta politica, in particolare di divieto, esamini i rischi di conseguenze indesiderate, inclusi potenziali aumenti del fumo; combattere l’abuso effettivo da parte dell’industria del tabacco, senza però creare una barriera controproducente ai prodotti a rischio ridotto; rendere le negoziazioni più aperte alle parti interessate alla riduzione del danno, inclusi consumatori, esperti di salute pubblica e alcune aziende; avviare una revisione indipendente dall’Oms e dalla Fctc sulla politica del tabacco.
In questo modo, secondo gli esperti, si potrà ridurre rapidamente il numero delle malattie e delle morti legate al tabacco in tutto il mondo. La lettera è firmata da numerosi nomi noti della ricerca e della scienza che si occupa di sigaretta elettronica e riduzione del danno da fumo provenienti da tutto il mondo, fra cui l’oncologo italiano Umberto Tirelli.

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