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L’Unione europea traccia la strada di riforma della sigaretta elettronica

Un lungo iter porterà tra il 2022 e il 2025 a ridisegnare totalmente le norme sul tabacco e dispositivi elettronici di nuova generazione.

È stata appena pubblicata dalla Commissione europea la Roadmap per l’attuazione del Piano europeo contro il cancro, presentato al Parlamento lo scorso 3 febbraio. Come noto, il testo riguarda anche le sigarette elettroniche e gli strumenti di riduzione del danno da fumo contemplati nell’ambito della prevenzione. Al momento anche la Commissione dell’Europarlamento competente, la cosiddetta Beca, sta discutendo sul rapporto che la relatrice Veronique Trillet-Lenoir ha elaborato sul testo del Piano. Molti sono gli emendamenti proposti dai parlamentari e, come abbiamo costantemente riportato, anche qui le e-cigarette, e in particolare la sorte degli aromi con gusto diverso dal tabacco sono il tema più controverso.
Ma vediamo quale si prevede che sarà il complesso iter previsto dalle istituzioni europee per il capitolo intitolato “Achieving a tobacco-free Europe” (raggiungere un’Europa senza tabacco). Per quanto riguarda documento più importante per il settore del vaping, la Direttiva europea sui tabacchi (Tpd), l’anno in corso ha visto la pubblicazione del Report della Commissione, del parere del Scientific committee on health, environmental and emerging risks (Scheer) che ha suscitato molte critiche anche nel mondo scientifico e dell’Eurobarometro 2020, che rivelava che sei svapatori su dieci hanno cessato o ridotto il fumo grazie alla sigaretta elettronica.
Per la Tpd la Roadmap prevede la valutazione dei documenti nel 2022, la valutazione dell’impatto nel 2023 e la proposta della Commissione (che a livello europeo ha il monopolio dell’iniziativa normativa) con relativa adozione entro il 2024. Tempi più brevi, invece, per quanto riguarda la revisione della Direttiva sulla tassazione del tabacco, la cosiddetta Ted, che potrebbe per la prima volta prevedere una misura fiscale anche per i prodotti del vaping. La proposta della Commissione e la sua adozione sono previste entro il prossimo anno.
Nel suo Piano contro il cancro la Commissione prevedeva anche di aggiornare la Raccomandazione del Consiglio relativa agli ambienti senza fumo, estendendo la sua portata agli spazi all’aperto e includendo prodotti emergenti come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato. Per questo la proposta e la relative adozione sono previste per il 2023, dopo la fase preparatoria del 2021 e quella di elaborazione del 2022. Insomma, come anticipato alla fine di ottobre, sembra che la nuova versione della Tpd non arriverà prima del 2025. La speranza è che fino ad allora le istituzioni europee adottino un approccio più aperto verso la riduzione del danno da fumo, proprio nell’ottica della lotta contro il cancro.

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