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Quanto ne sai sulla sigaretta elettronica? Le risposte degli europarlamentari

Per il secondo anno EcigIntelligence propone sondaggio per capire la reale conoscenza dei deputati sui prodotti che a breve saranno chiamati a normare.

I componenti del Parlamento europeo (Mep) si apprestano a votare gli emendamenti alla relazione sul Cancer Plan presentata dalla Commissione Beca. Un documento che potrebbe definire l’orientamento politico dell’Unione europea nei prossimi anni in materia di prevenzione sanitaria. Una corretta considerazione e gestione dei prodotti del vaping potrebbe contribuire a ridurre le malattie e i decessi fumo correlati. Proprio per questo, uno dei principali argomenti di dibattito sarà proprio il ruolo svolto dai nuovi prodotti a base di nicotina e come dovrebbero essere regolamentate la vendita e l’utilizzo.
A distanza di un anno, EcigIntelligence ha voluto condurre una seconda indagine tra i deputati al Parlamento europeo per scoprire se e come le loro opinioni sui nuovi prodotti a base di nicotina, vale a dire sigarette elettroniche (vaping), tabacco riscaldato e bustine di nicotina, sono cambiati.
Le domande sono state inviate a tutti i deputati, ottenendo oltre 50 risposte in rappresentanza dell’8% del Parlamento europeo. Rispetto all’analogo sondaggio del 2020, un tasso di risposta più elevato potrebbe suggerire un maggiore livello di interesse per il tema del tabacco e dei nuovi prodotti a base di nicotina in vista del voto Beca. L’aumento della dimensione del campione ha portato a livelli di conoscenza sui nuovi prodotti a base di nicotina in calo rispetto allo scorso anno, confermando che i livelli medi di conoscenza di questi prodotti da parte dei deputati sono bassi; la conoscenza è rimasta più alta per lo svapo, seguito dal tabacco riscaldato e poi dalle bustine di nicotina. Le opinioni sul rischio sono legate ai livelli di conoscenza di ogni singolo deputato: chi conosce il prodotto è prevalentemente propenso a considerare i prodotti meno rischiosi del fumo. I deputati che non conoscono i prodotti hanno invece maggiori probabilità di non avere una corretta visione del profilo di rischio. Tra i deputati con una parziale conoscenza dei prodotti, la maggioranza – ma in numero inferiore rispetto al 2020 – ritiene ancora che i prodotti possano aiutare a smettere di fumare. Nessun eurodeputato considera i prodotti del vaping completamente innocui, ma circa la metà o più li considera ancora meno dannosi rispetto al fumo. Oltre due terzi dei parlamentari rispondenti ritengono che la vendita sul web di nicotina liquida dovrebbe essere liberalizzata mentre la metà definisce pericolosi gli aromi e che le restrizioni pubblicitarie dovrebbero essere uguali o più rigorose rispetto quelle già esistenti per le sigarette tradizionali.

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