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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 7 al 13 novembre

A tenere banco questa settimana è la Cop9 terminata con un giorno d'anticipo nella giornata di ieri. Tutte le decisioni sulla sigaretta elettronica rinviate alla Cop10 che si terrà nel 2023 a Panama.

SvizzeraCop9, le decisioni sostanziali sull’ecig rinviate al 2023
Conferme all’avvio dei lavori della Cop9, la nona Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Organizzazione mondiale di sanità: la discussione sostanziale sui nuovi ed emergenti prodotti sarà rinviata alla Cop10 del 2023. Lo ha ribadito il presidente Esmaeil Bagahei Hamaneh, ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran, avviando i lavori che si sono svolti in modalità virtuale, a causa del perdurare della pandemia. La conferenza non era pubblica, ma indiscrezioni sulle posizioni espresse basate su informazioni verificate sono riportate negli articoli di approfondimento di Sigmagazine. Di particolare interesse il contributo della sottosegretaria per la salute del Regno Unito Maggie Throup, che ha evidenziato il successo britannico dovuto anche alle politiche di riduzione del danno: “Continueremo a far passare i fumatori a prodotti meno dannosi, come le terapie sostitutive con nicotina e le sigarette elettroniche regolamentate”.

Al via la Cop9, UK controcorrente: con la sigaretta elettronica meno fumatori

Cop9, fra segretezza e proteste decisioni su e-cigarette rimandate al 2023

Conclusa la Cop9: nuovo fondo per finanziamenti esterni al settore sanità

 

SvizzeraCop9, la sorpresa filippina
È arrivato dalla delegazione filippina, guidata dal ministro degli Esteri Teodoro Locsin, l’intervento più scoppiettante della Cop9. Non prendiamo assolutamente in considerazione l’ipotesi di un divieto delle sigarette elettroniche – ha detto il ministro – perché il proibizionismo spingerebbe i produttori nell’illegalità, favorirebbe il contrabbando e alla fine premierebbe quei Paesi che detengono il monopolio del tabacco. Locsin ha mostrato di avere le idee chiare, fatto ancor più apprezzabile per un politico di un continente dove le libertà di svapo sono messe a dura prova da legislazioni molto restrittive. “Sulla riduzione del danno – ha paggiunto – siamo per la regolamentazione e per una giusta tassazione”. Le parole di Locsin hanno suscitato un vivace dibattito non solo in sede Oms, ma anche nelle stesse Filippine, con distinguo all’interno dello stesso governo (ad esempio, il ministro della Sanità) e sostegni da parte di altri componenti dell’esecutivo e di parlamentari.

Cop9, delegazione delle Filippine: “Non vieteremo le sigarette elettroniche”

 

UeVerso un compromesso sulle sigarette elettroniche
Si va verso un compromesso sulle sigarette elettroniche in sede europea. È quel emerso nel secondo dibattito sugli emendamenti al Piano contro il cancro, dedicato alla discussione degli emendamenti al testo della relatrice Véronique Trillet-Lenoir. Ed è stata proprio la relatrice a sottolineare come la Commissione Beca stia lavorando a una posizione di mediazione fra le diverse posizioni, che riesca a “limitare” la forza di attrazione delle sigarette elettroniche nei confronti dei giovani. Dichiarazione che, secondo molti osservatori, lascia immaginare un probabile argine verso i liquidi aromatizzati, che risultano particolarmente graditi ai giovani, ma che allo stesso tempo le indagini empiriche individuano come i più appropriati a tirare fuori i fumatori (soprattutto quelli più incalliti) dalla spirale del tabacco. Il prossimo appuntamento della Commissione è il 6 dicembre con il voto sugli emendamenti. Sigmagazine ha approfondito il dibattito parlamentare e gli interventi che lo hanno caratterizzato.

Europarlamento, Beca: verso il compromesso su sigarette elettroniche

 

ArgentinaPresentato disegno di legge per mettere al bando la sigaretta elettronica
È stato presentato alla Camera dei deputati un disegno di legge che propone il divieto di produzione, distribuzione, vendita e utilizzo di sigarette elettroniche in Argentina. Il provvedimento, presentato dalla deputata Gladys Medina del partito al governo Frente de Todos (Fronte di tutti), Se approvato, introdurrebbe in caso di approvazione misure tra le più restrittive in tutto il Sud America, vietando l’utilizzo della sigaretta elettronica anche nei nei luoghi pubblici.

 

PakistanStudio: l’aumento delle sigarette riduce il tasso di fumatori ma non li spinge a passare a prodotti alternativi
L’aumento del prezzo delle sigarette è uno strumento utilizzato da sempre più Paesi nella lotta contro il tabagismo, anche se qualche volta l’efficacia di tale misura viene messa in dubbio. A dare manforte ai fautori dei prezzi alti arriva uno studio centro-asiatico realizzato da ricercatori del Pakistan Institute of Development Economics (PIDE) e intitolato “Switch, Reduce or Quit: How do smokers respond to tobacco tax increases in Pakistan”. Il risultato è abbastanza sorprendente, anche se legato alla particolare situazione economica del Paese asiatico: un aumento del prezzo del 50% porterebbe alla stessa percentuale di riduzione del fumo. I ricercatori hanno affermato che la maggior parte dei fumatori preferirebbe smettere del tutto piuttosto che passare ad altre marche: solo il 9% dei fumatori cambierebbe marca, mentre il resto smetterebbe o ridurrebbe la quantità di fumo. Del 9% che ha dichiarato di voler cambiare, circa il 15% passerebbe a prodotti diversi dal tabacco. Quindi, ha concluso il rapporto, il tasso di cambio tra marche e altri prodotti del tabacco sarebbe solo del 7%.

 

ThailandiaCaphra: sostenere la coraggiosa idea pro-ecig del ministro per il digitale
La proposta sulla sigaretta elettronica del ministro per l’economia e la società digitale Chaiwut Thanakamanusorn è stata salutata positivamente in tutto il mondo e questo dovrebbe far riflettere il governo thailandese sull’opportunità di cambiare rotta nelle politiche di riduzione del danno. È quanto sostenuto da Nancy Loucas, presidente della sempre più attiva Caphra, la Coalition of Asia Pacific Tobacco Harm Reduction Advocates impegnata nella promozione delle politiche di riduzione del danno nella difficile regione Asia-Pacifico. Il ministro aveva detto di voler esplorare le modalità per legalizzare la vendita delle sigarette elettroniche in un Paese come la Thailandia che prevede anche il carcere per chi viene ritrovato in possesso di un’ecig. Un’idea “coraggiosa”, l’ha definita Loucas, che ha messo in luce come la Thailandia sia rimasta molto indietro a livello internazionale quando si tratta di adottare politiche efficaci di riduzione del danno da tabacco. Critiche invece sono arrivate dalle istituzioni sanitarie interne, ma questa di certo non è una sorpresa.

 

Gran BretagnaEcig e prescrizione, il rischio di privilegiare le aziende del tabacco
Perplessità vengono espresse da esperti di tabacco e vaping riguardo alla scelta del governo inglese di favorire l’ingresso delle sigarette elettroniche nel sistema sanitario nazionale. Dopo le prime reazioni generalmente positive, emergono adesso i dubbi sulla fattibilità del progetto. Uno dei dubbi maggiori riguarda la capacità di molti produttori medi e piccoli a ottenere la licenza per autorizzare i loro prodotti ad essere prescritti dai medici di base, data la lunghezza e onerosità dell’iter previsto. Il rischio è che la capacità organizzativa ed economica necessaria per affrontare il processo di autorizzazione sia appannaggio solo delle grandi aziende produttrici di tabacco. Con il paradosso per cui le sigarette elettroniche delle compagnie di tabacco potranno essere prescritte, mentre le altre no.

Sigarette elettroniche con prescrizione medica: le perplessità degli esperti

 

GermaniaAssia: in parlamento la proposta di vietare svapo e fumo nei luoghi all’aperto
È arrivata quasi in silenzio nel parlamentino dell’Assia, il Land di Francoforte, la proposta di equiparare lo svapo al fumo nella nuova legge antifumo che istituirà zone franche in luoghi all’aperto, come parchi giochi e tendoni. L’idea, che ha la paternità del Ministro regionale per gli affari sociali Kai Klose (Verdi), prevede di allargare anche a sigarette elettroniche e riscaldatori il divieto elaborato per il fumo da tabacco ed era stata giustificata con la dichiarazione che anche in questo caso vengono emesse “sostanze simili a quelle del tabacco, ma anche altre sostanze dannose per la salute”. Ora i parlamentari regionali dovranno discutere la proposta, che con grandi probabilità diventerà presto legge a tutti gli effetti.

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