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Produttori europei: aromi nelle sigarette elettroniche essenziali per la lotta al fumo

Ieva soddisfatta per riconoscimento alla sigaretta elettronica nel rapporto Beca ma ribadisce che i sapori sono elemento chiave.

Esprime soddisfazione mista a preoccupazione l’associazione dei produttori europei del vaping Ieva, all’indomani dell’approvazione degli emendamenti al Rapporto della commissione parlamentare Beca allo Europe’s beating cancer plan. Il testo della francese Veronique Trillet-Lenoir identifica nel fumo una delle maggiori cause di rischio di cancro. Una posizione che non può che raccogliere il plauso dell’industria del vaping, convinta che s debba fare di tutto per ridurre i tassi dei fumatori in Europa. Ieva insiste che la riduzione del danno da tabacco sia uno strumento chiave per raggiungere l’obiettivo. “Anche i più scettici – afferma l’associazione in un comunicato stampa – ammettono che lo svapo è di molti ordini di grandezza meno dannoso che continuare a fumare. Secondo Public Health England, le sigarette elettroniche sono il 95% meno dannose del tabacco, mentre il rischio di cancro diminuisce del 99,6%”.
Con il recepimento degli emendamenti di compromesso, il paragrafo 8c del testo del rapporto riconosce la sigaretta elettronica come uno strumento per aiutare alcuni fumatori a smettere e sottolinea che l’ulteriore ricerca scientifica sul vaping debba essere condotta in termini relativi, cioè paragonando lo strumento al tabacco combusto. “L’importanza della sigaretta elettronica per smettere di fumare è riconosciuta – riconosce infatti il presidente di Ieva Dustin Dahlmann – così come il fatto che i rischi dello svapo dovrebbero essere valutati in futuro ancora di più in relazione ai rischi del fumo”. Ma poi aggiunge: “Questo approccio deve essere perseguito e non indebolito vietando la maggior parte dei prodotti oggi sul mercato”.
Il riferimento di Dahlmann è, naturalmente, alla parte finale del paragrafo, dove si demanda alla Commissione europea la valutazione degli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica “particolarmente attraenti per i minori e i non fumatori” con l’eventualità di vietarli nell’ambito della revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd). “I rapporti del Parlamento europeo come questa sono necessariamente un compromesso – conclude Dahlmann – Ieva sottolinea che la varietà dei sapori è uno dei fattori più importanti per far passare i fumatori alle sigarette elettroniche e per non tornare a fumare i vaper. Un divieto sugli aromi eliminerebbe uno dei principali vantaggi della sigaretta elettronica rispetto alla sigaretta di tabacco: un gusto migliore”.

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