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Con la puntualità di un orologio svizzero è stato pubblicato il direttoriale di Adm che certifica la nuova imnposta sui liquidi da inalazione a partire dal primo gennaio. La Legge di bilancio è stata licenziata questa mattina alla Camera dei deputati, senza modificazioni a causa del voto di fiducia apposto dal governo e che ha di fatto annullato qualsiasi dibattito politico o modifica al testo approvato dsl Senato. In sostanza, decade lo sconto introdotto ad agosto valido sino al 31 dicembre e ci sarà il maxi incremento voluto dall’allora premier Conte e dal ministro dell’economia Gualtieri (attuale sindaco di Roma). Le nuove tariffe, dunque, saranno di € 0,173719 il millilitro e di € 0,130289 il millilitro sui liquidi con e senza nicotina. Ovvero, 1,74 euro e 1,30 euro sui flaconi da 10 millilitri con e senza nicotina. A tale imposta si dovrà aggiungere l’Iva pari al 22%. Il prossimo anno, se nulla cambierà, bisognerà aggiungere ulteriori 50 centesimi su entrambe le categorie di prodotto. Questo il testo del direttoriale in vigore dal prossimo 1 gennaio:
“Ai sensi dell’articolo 62-quater, comma 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, sui prodotti liquidi da inalazione, contenenti o meno nicotina, esclusi quelli autorizzati all’immissione in commercio come medicinali ai sensi del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, e successive modificazioni, si applica, a decorrere dal 1° gennaio 2022, l’imposta di consumo pari, rispettivamente, a € 0,173719 il millilitro e a € 0,130289 il millilitro“.