Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Sigaretta elettronica con alta nicotina aiuta a smettere anche chi non vuole

Uno studio americano dimostra che una concentrazione di 36 mg/ml spinge più fumatori alla totale astinenza dalle sigarette di tabacco.

Un nuovo studio scientifico, questa volta condotto da ricercatori del Penn State College of Medicine e dalla Virginia Commonwealth University negli Usa, conferma che la sigaretta elettronica riesce a far smettere di fumare anche chi non ne aveva intenzione, a patto però che la concentrazione di nicotina sia simile a quella delle sigarette di tabacco. Il lavoro si intitola “Effect of Electronic Nicotine Delivery Systems on Cigarette Abstinence in Smokers with no Plans to Quit: Exploratory Analysis of a Randomized Placebo-Controlled Trial” ed è stato pubblicato sulla rivista Nicotine & Tobacco Research. È stato finanziato con fondi del National Institute on Drug Abuse of the National Institutes of Health e del Center for Tobacco Products della Food and Drug Administration.
I ricercatori, coordinati da Jonathan Foulds del Center for Research on Tobacco & Health della Penn State College of Medicine, hanno seguito per sei mesi 520 fumatori che volevano ridurre il fumo ma non smettere. I partecipanti hanno ricevuto in maniera casuale una e-cigarette che poteva essere senza nicotina (placebo), con 8mg/ml di nicotina o 36 mg/ml, oppure un sostituto della sigaretta senza nicotina, elementi elettronici o aerosol. Nel corso dello studio, i medici hanno costantemente incoraggiato i partecipanti a diminuire il consumo di sigarette.
Al termine dei sei mesi, i ricercatori hanno notato che, rispetto agli altri gruppi, un numero significativamente maggiore di chi aveva ricevuto l’e-cig con 36 mg/ml di nicotina aveva smesso del tutto di fumare. Erano circa l’11%, rispetto al 5% di chi aveva consumato 8 mg/ml di nicotina, il 3% di chi aveva avuto il sostituto e l’1% di chi aveva avuto una sigaretta elettronica senza nicotina. “In generale, i tassi di cessazione sono stati bassi poiché nessuno dei partecipanti alla sperimentazione aveva intenzione di smettere, né ha ricevuto consigli per smettere durante quei sei mesi”, commenta Jonathan Foulds. “Tuttavia – continua – nel tempo abbiamo notato che è gradualmente aumentato il numero di chi si asteneva completamente dal fumo fra chi aveva ricevuto l’alta somministrazione di nicotina. Tendenza che non è stata osservata negli altri gruppi”.
La conclusione principale dello studio è, secondo gli autori, che quando le persone che cercano di ridurre il fumo provano le sigarette elettroniche, in pochi smettono di fumare nel breve periodo. Tuttavia i fumatori che hanno continuato a utilizzare l’e-cig con somministrazione di nicotina simile alla sigaretta (il gruppo 36 mg/mL), avevano maggiori probabilità di smettere di fumare a breve termine e passare completamente al vaping, rispetto a quelli che hanno utilizzato un placebo. In sintesi, i dispositivi con somministrazione di nicotina simili a una sigaretta possono essere più efficaci nel consentire di smettere di fumare anche ai fumatori che non ne avevano intenzione.

Articoli correlati