© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Nonostante alcune pressioni parlamentari avverse, il governo britannico va avanti per la strada tracciata in direzione di riduzione dei danni da tabacco. Lo ha detto chiaramente il ministro della salute Maggie Throup in risposta a una interpellanza parlamentare. “Sebbene non siano esenti da rischi – ha spiegato il ministro – promuoviamo il ruolo che le sigarette elettroniche possono svolgere nella cessazione del fumo, gestendo al contempo i rischi per i non fumatori e i giovani”. Un governo in grado di programmare e anticipare i tempi dovrebbe fare scelte analoghe a quelle britanniche: impedire il consumo di e-cig e, in generale, di tabacco tra i più giovani è assolutamente una strategia da perseguire. Ma nello stesso tempo le sigarette elettroniche dovrebbero essere utilizzate e consigliate ai fumatori che non riescono ad abbandonare la dipendenza di nicotina. Gli oltre 4 mila agenti tossici sprigionati dalla combustione di cartina e tabacco sono azzerati nei vapori della sigaretta elettronica. L’istituto di sanità inglese ha quantificato che la sigaretta elettronica riduce del 95% i danni provocati dalla sigaretta tradizionale, mentre il ministero della salute ha consigliato ai medici di base di suggerire ai loro pazienti fumatori di utilizzarla anche in virtù della possibile prescrizione sanitaria.