Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Innco, nuovo documento in difesa degli aromi per sigarette elettroniche

La rete internazionale di associazioni dei consumatori spiega perché sono fondamentali per aiutare i fumatori a smettere.

Crediamo fermamente che vi siano ragioni convincenti per non vietare i vaporizzatori “aromatizzati” (sigarette elettroniche)”. Con questa affermazione, la rete internazionale di associazioni dei consumatori Innco, entra nel dibattito sul divieto per gli aromi nei liquidi, affidando le sue argomentazioni ad un position paper intitolato “Position on potential bans of flavoured nicotine vapes”. Come noto, la misura è sul tavolo non solo di singole autorità locali e Paesi, ma anche dell’Unione europea e rappresenta una minaccia concreta per tutti i sostenitori dello strumento di riduzione del danno da fumo.
La giustificazione di una decisione così draconiana sta nella protezione dei minori, che sarebbero – secondo alcune tesi – attirati dai gusti piacevoli dei liquidi per e-cig. Una emergenza che in realtà in Europa non esiste, come sottolineato qualche settimana fa dal cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, autore di una recentissima revisione in difesa degli aromi. E, sottolinea Innco, anche negli Stati Uniti il problema è del tutto ridimensionato, con un calo del 60% dell’uso giovanile negli ultimi due anni.
Nelle tredici pagine del position paper, l’International Network of Nicotine Consumer Organisations identifica cinque ragioni chiave che sconsigliano il divieto sugli aromi, approfondendole con il supporto della letteratura scientifica. Queste argomentazioni sono:

  • i vaporizzatori con nicotina sono uno dei migliori strumenti per aiutare le persone a ridurre il fumo e/o smettere di fumare;
  • gli aromi aumentano la probabilità di smettere di fumare con le sigarette elettroniche alla nicotina;
  • i divieti sugli aromi causeranno la ricaduta dei vaper adulti nel fumo, che è più dannoso;
  • il timore che la sigaretta elettronica con nicotina sia una via d’accesso al fumo è infondato;
  • i divieti sugli aromi si tradurranno inevitabilmente in mercati illeciti o “paralleli” meno sicuri;
  • gli adulti hanno il diritto di scegliere il metodo per smettere di fumare più giusto per loro.

Innco comprende “la sfida affrontata dai legislatori”, chiamati a valutare “se i sapori diversi dal tabacco rappresentano un rischio per l’iniziazione allo svapo dei giovani o se sono un vantaggio per la cessazione del fumo da parte degli adulti”. Ma proprio per questo, invita i governi che stanno valutando un divieto sugli aromi di condure valutazioni di impatto sanitario per determinare: quanti svapatori adulti ricadranno nel fumo; quanti fumatori in meno smetteranno; quanti svapatori adolescenti passeranno al tabacco combusto o ad altre sostanze; quanti prodotti contraffatti potrebbero entrare in circolazione (notando che tali prodotti sono, per definizione, non regolamentati, possono essere meno sicuri e saranno venduti senza controllo dell’età).
Il documento si conclude con una riflessione sulla riduzione del danno, un concetto non nuovo nel campo sanitario. Ne sono esempi l’uso del metadone per sostituire le droghe, delle mascherine per prevenire la diffusione del covid-19, del profilattico contro la trasmissione di malattie sessuali o, più semplicemente, del casco e delle cinture di scurezza in moto e in auto. “Il tobacco control non deve reinventare la ruota – afferma Innco – le alternative per la harm reduction sono numerose e possono ridurre drasticamente e porre fine all’uso di prodotti del tabacco combustibili mortali”. Quello di cui c’è urgentemente bisogno, secondo l’associazione, è una ampia consultazione con gli utilizzatori di prodotti con nicotina più sicuri, per informare gli esperti su cosa funziona per i fumatori e cosa serve per prevenire le ricadute.

Articoli correlati