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Svapare quotidianamente aumenta le probabilità di dire addio al fumo

Uno studio australiano ha analizzato l'associazione fra frequenza d'uso della sigaretta elettronica e cessazione o riduzione del fumo.

Chi utilizza quotidianamente, ma non occasionalmente, la sigaretta elettronica ha maggiori probabilità di smettere di fumare o ridurre il consumo di sigarette, rispetto a chi non la usa. È questa la conclusione di uno studio che sarà pubblicato nel numero di aprile della rivista Addictive Behaviors, intitolato “Is smoking reduction and cessation associated with increased e-cigarette use? Findings from a nationally representative sample of adult smokers in Australia”. A condurlo un gruppo di ricercatori della University of Queensland in Australia, coordinati da Tianze Sun del National Centre for Youth Substance Use Research dello stesso ateneo, già autore di un lavoro che smentisce il  cosiddetto gateway effect.
Gli studiosi hanno analizzato i dati del National Drug Strategy Household Survey del 2019, per capire l’associazione fra la frequenza d’uso dell’e-cigarette e la cessazione o riduzione del fumo. In pratica hanno cercato di capire l’importanza della frequenza dello svapo per chi vuole smettere di fumare. Dai circa 22mila partecipanti all’indagine, il campione è stato ridotto a 3868 adulti che avevano fumato nell’anno precedente. I risultati della ricerca dimostrano che, rispetto ai fumatori che non usavano l’e-cigarette, gli svapatori quotidiani avevano maggiori possibilità di aver smesso di fumare o di aver ridotto il consumo di sigarette. Non vi erano, invece, differenze significative fra chi utilizzava la sigaretta elettronica occasionalmente e chi non la usava affatto.
Dunque, concludono gli autori dello studio, “gli utilizzatori quotidiani di e-cigarette, ma non quelli occasionali, avevano maggiori probabilità di aver smesso di fumare o ridotto il consumo di sigarette, rispetto ai fumatori australiani che non usavano la sigaretta elettronica”. Un risultato interessante, soprattutto perché analizza i dati di un Paese che non solo vieta la vendita dei prodotti del vaping con nicotina, ma recentemente ne ha anche limitato l’acquisto dall’estero solo a chi è in possesso di ricetta del proprio medico.

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