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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 9 al 15 gennaio

Anche le Filippine imbracciano le buone pratiche antifumo e dicono sì agli strumenti di riduzione del danno. Intanto i centri antifumo britannici chiamati a documentarsi sull'utilizzo delle sigarette elettroniche.

FilippineLa nuova legge sul vaping è la prima breccia nel muro di gomma asiatico
Con la prossima firma del presidente Rodrigo Duterte entrerà in vigore nelle Filippine la nuova legge sui prodotti per la vaporizzazione della nicotina, approvata dal Senato poco prima di Natale dopo che l’altro braccio parlamentare, la Camera, l’aveva licenziata lo scorso maggio. Si tratta di un grande passo per le politiche di contrasto al fumo e di riduzione del danno, non solo per le Filippine ma anche per l’intera Asia, continente in cui la diffusione del vaping si scontra con pregiudizi e selve di divieti legislativi. Questa nuova legge, invece, cerca di sfruttare le potenzialità della sigaretta elettronica per combattere il fumo, scoraggiando il consumo da parte dei minori, riconosce esplicitamente la riduzione del danno da fumo come strategia di salute pubblica e delinea un quadro regolatorio completo per i prodotti del vaping e quelli a tabacco riscaldato, che tiene in considerazione e compone gli interessi del pubblico e quello degli stakeholder. Sigmagazine approfondisce i contenuti della normativa, ricordando anche il contesto in cui è maturata la svolta filippina, compreso lo scandalo che nell’ottobre 2020 aveva travolto la locale Food and drug administration.

Filippine, bufera sulla Fda per finanziamento da gruppi stranieri anti-vaping

 

Nuova ZelandaLa sigaretta elettronica spinge al ribasso il numero dei fumatori
Secondo i dati dell’ultima indagine sul fumo, la New Zealand Health Survey 2020/2021, il numero dei fumatori attuali in Nuova Zelanda è passato in un anno dal 13,7% al 10,9%, mentre quello dei fumatori quotidiani è calato dall’11,9% al 9,4%. Ancora più sensibile il calo nella popolazione maori, dove il fumo è più diffuso e verso la quale sono indirizzate la maggior parte delle campagne antifumo. In questo gruppo nel 2019/2020 fumava il 28,7% degli adulti, mentre nella rilevazione 2020/2021 il dato è al 22,3%: una diminuzione del 6,4%. Tra le varie misure adottate (pacchetti neutri, aumento delle tasse sul tabacco) un ruolo molto importante è ricoperto dall’utilizzo delle sigarette elettroniche. Lo ha confermato Deborah Hart, direttrice di Action for smoking and healt (Ash), secondo cui “ora abbiamo la prova che il vaping sta contribuendo a far diminuire i tassi dei fumatori”.

Nuova Zelanda, calo record dei fumatori grazie alla sigaretta elettronica

 

TaiwanTriplicati in tre anni i consumatori di sigarette elettroniche
Dal 2018 si è triplicato il numero dei vaper a Taiwan. È quanto reso noto da una ricerca del ministero della Salute e del Benessere. La quota della popolazione che utilizza sigarette elettroniche è cresciuta dallo 0,6 per cento del 2018 all’1,7 percento registrato nel 2020. Lo studio si è basato su un sondaggio tra 25.000 persone maggiorenni. I gruppi di età con i più alti tassi di utilizzo sono uomini in età compresa tra 26 e 30 anni e donne in età compresa tra 21 e 25 anni. “Per mettere in prospettiva questa crescita, l’uso delle sigarette tradizionali è cresciuto solo marginalmente in questo periodo, dal 13% nel 2018 al 13,1% nel 2020”, ha affermato Lu Meng-ying. Quello che è un segnale comunque incoraggiante, visto che aumenta il consumo di prodotti a minor danno a scapito di una crescita marginale di quelli più pericolosi per la salute, per il ministro è tuttavia fonte di preoccupazione: segno che anche negli alti livelli amministrativi taiwanesi, la ricerca scientifica sul vaping gode scarsa conoscenza. Lu Meng-ying infatti ha rimarcato le posizioni dell’Oms sull’ecig e si è detto preoccupato per il fenomeno del vaping fra i giovani. Sulle motivazioni che hanno spinto i consumatori a svapare, lo studio del ministero ne cita tre: il 38,9% degli intervistati ha affermato che era dovuto alla curiosità, il 17,3% per smettere di fumare e il 9,7% ha risposto di averlo fatto perché svapavno i loro amici.

 

Gran BretagnaUna guida pratica per le sigarette elettroniche nei centri antifumo inglesi
Il National Centre for Smoking Cessation and Training (Ncsct), ha pubblicato una guida in collaborazione con il governativo Office for Health Improvement and Disparities per aiutare i centri antifumo inglesi a mettere a disposizione dei propri utenti le sigarette elettroniche. Il documento, intitolato “Incorporating e-cigarettes into your Stop Smoking Service: making the case and addressing corcerns”, insiste sulla necessità di utilizzare questi strumenti, insieme ai prodotti con licenza medica, dedicando una parte anche a sfatare preoccupazioni e disinformazione sul vaping. L’obiettivo è di introdurre l’utilizzo della sigaretta elettronica anche negli Stop smoking service, i centri antifumo attivissimi su tutto il territorio nazionale. Il taglio della guida è pragmatico, una larga parte è infatti dedicata ai consigli pratici su come i centri possano inserire le sigarette elettroniche e metterle a disposizione degli utenti. Il centro prevede inoltre un ruolo attivo per negozianti specializzati, che dal 2020 possono ottenere la certificazione di professionisti della cessazione dallo stesso Ncsct. Approfondimenti su Sigmagazine.

Sigarette elettroniche nei centri antifumo inglesi, una guida pratica

 

BielorussiaLa fabbrica del contrabbando di Stato invade di sigarette illegali l’Unione Europea
Non solo immigrati nel paniere del contrabbando organizzato dal regime di Lukashenko. Secondo quanto riportato del dipartimento delle dogane di Vilnius, il numero di sigarette bielorusse contrabbandate attraverso la Lituania sta crescendo a un ritmo record. Nei primi nove mesi del 2021 le forze dell’ordine lituane hanno sequestrato 328 milioni di sigarette di contrabbando, rispetto ai 297 milioni del 2020. Sulla sola ferrovia sono state sequestrate 16,7 milioni di sigarette, il doppio rispetto allo scorso anno. Le sigarette “viaggiavano” nascoste alla rinfusa nei carichi, tra fertilizzanti e pietrisco. Il contrabbando è agevolato dall’assenza di apparecchiature a raggi x in molte stazioni. Le sigarette illegali rappresentano un quarto del mercato delle sigarette in Lituania e l’84% di esse è stato prodotto in Bielorussia. La fabbrica statale di Neman è stata additata come una delle principali fonti di sigarette illecite nell’Unione Europea. Il fenomeno non riguarda solo i paesi confinanti, come quelli Baltici o la Polonia, e neppure soltanto l’Ue: si stima infatti che circa il 10% dei 5,5 miliardi di sigarette vendute illegalmente ogni anno nel Regno Unito arrivi dalla Bielorussia. Lo scorso settembre British American Tobacco aveva sospeso la produzione a contratto dei suoi marchi a Neman, a seguito delle critiche internazionali per la repressione delle proteste da parte della Bielorussia contro l’esito delle contestate elezioni presidenziali dello scorso anno.

Sri LankaProposta per innalzare a 24 anni l’età minima per l’acquisto di tabacco (e alcolici)
L’Autorità nazionale per il tabacco e l’alcol (Nata) dello Sri Lanka ha proposto di innalzare l’età legale per l’acquisto di alcol e tabacco da 21 a 24 anni. La notizia è stata riportata da diversi media nazionali. “La nostra speranza è di arrivare in tempi brevi a portare a 24 anni l’età legale per l’acquisto di prodotti del tabacco e alcolici, perché la scienza medica ha dimostrato che è questa l’età giusta per adottare decisioni in piena responsabilità”, ha affermato il presidente della Nata Samadhi Rajapaksa in una recente tavola rotonda. “A 24 anni il cervello è completamente e correttamente sviluppato”,  ha aggiunto Rajapaksa, “e saremo il primo Paese al mondo a compiere questo passo”.

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