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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 13 al 19 febbraio

L'europarlamento ha approvato il rapporto Beca tra luci e ombre delle scelte sul vaping. Intanto in Germania crolla il mercato, complice anche la nuova supertassazione.

UsaStudio conferma la riduzione del danno del passaggio dal fumo o dall’uso duale allo svapo esclusivo
Passare dal fumo o dall’uso duale (sigaretta/ecig) alle sole sigarette elettroniche riduce l’esposizione alle sostanze tossiche sprigionate dalla combustione e consente una riduzione considerevole del danno alla salute. È il risultato di uno studio di coorte americano, realizzato da Hongyng Dau e Chandran Achutan del College of Public Health della University of Nebraska, insieme a Neal L. Benowitz del Center for Tobacco Control Research and Education del Dipartimento di Medicina presso la University of California di San Francisco. È stato pubblicato pubblicato su Jama Network open con il titolo: “Exposure to Toxicants Associated With Use and Transitions Between Cigarettes, e-Cigarettes, and No Tobacco”. Complesso il metodo di analisi utilizzato dai ricercatori (approfondito nell’articolo di Sigmagazine linkato qui sotto) ma chiaro il risultato che fornisce, secondo quanto scrivono gli autori “prove della potenziale riduzione del danno associata al passaggio dal fumo o dall’uso duale all’uso esclusivo di sigarette elettroniche”. Elementi che dovrebbero accompagnare lo sviluppo di nuove strategie di salute pubblica mirate in particolare ai fumatori.

Studio: la sigaretta elettronica riduce esposizione a sostanze tossiche

 

GermaniaMercato ecig in calo nel 2021, numeri quasi dimezzati rispetto a tre anni fa
Nel 2021 il volume delle vendite dei prodotti di svapo ha rallentato “in modo significativo”, approfondendo il solco che separa i numeri attuali da quelli del 2018, l’anno di crescita migliore nella storia del vaping in Germania. I numeri arrivano dalle statistiche dell’associazione di settore VdeH, il Verband des eZigarettenhandels. Nel 2021 il volume di vendite si è fermato a 280 milioni di euro, una flessione rispetto ai 330 milioni di euro del 2020, primo anno della pandemia caratterizzato da chiusure diffuse e restrizioni che hanno molto penalizzato i negozi del vaping. Rispetto al 2018, quando il settore registrò 550 milioni di euro, il volume di vendite si è quasi dimezzato. L’anno di svolta (in senso negativo) è stato il 2019, con la campagna di disinformazione partita dagli Usa al seguito dei casi di malattie polmonari che vennero erroneamente attribuite allo svapo. Il VdeH lancia segnali preoccupanti anche per l’anno in corso e per quelli futuri, quando il prezzo delle sigarette elettroniche e dei prodotti allegati è destinato ad aumentare per l’applicazione della nuova tassa introdotta negli ultimi giorni della scorsa legislatura: si prevede un forte sviluppo del mercato nero e delle vendite dall’estero, con ulteriori ricadute sulle vendite legali dei negozi tedeschi.

Tassa e covid fanno crollare mercato tedesco della sigaretta elettronica

 

Unione Europea – Il parlamento approva il rapporto Beca, luci e ombre delle scelte sul vaping
Il parlamento europeo ha approvato con 652 voti a favore, 15 contrari e 27 astenuti il rapporto redatto dalla Commissione speciale per la lotta contro il cancro (Beca) sullo Europe’s Beating Cancer Plan della Commissione europea. Dall’articolato che diventerà un punto di riferimento normativo in sede di revisione delle Direttive emergono due elementi collegati alla sigaretta elettronica che mostrano le luci e le ombre del compromesso raggiunto in sede parlamentare. Da un lato si è riconosciuto che gli effetti del vaping debbano essere confrontati con quelli del fumo e non con la salute dei non fumatori, ed è la prima volta che una istituzione europea riconosce formalmente il ruolo del vaping nell’ambito della cessazione dal fumo. Dall’altro, il testo demanda alla Commissione europea la decisione su quali gusti di liquidi da inalazione dovranno essere vietati. Gli unici aromi consentiti, dunque, saranno quelli contenuti e regolamentati nella prossima revisione della Tpd, ma è noto che in seno alla Commissione l’ipotesi di vietare i liquidi aromatizzati trova molti favori. E si tratta proprio di quei liquidi che gli studi scientifici ritengono indispensabili nelle terapie di disassuefazione dal fumo indirizzate ai fumatori più incalliti.

Europarlamento: la sigaretta elettronica è utile per smettere di fumare

 

SudafricaLa stampa critica la proposta di tassare l’ecig: un passo indietro nella lotta contro il fumo
La prevista tassa sulla sigaretta elettronica rappresenterebbe un duro colpo per gli svapatori sudafricani e per i fumatori alla ricerca di alternative meno dannose al fumo. Una tale tassa renderebbe infatti i fumatori meno propensi a compiere quel passaggio essenziale verso alternative meno dannose a causa del prezzo più elevato. È quanto sostiene in un recente commento il settimanale africano Mail&Guardian, che prende di mira l’intenzione del governo di Pretoria (è in questa città che ha sede l’esecutivo) di introdurre una tassa sul vaping. Lo scorso 15 dicembre, infatti, il Ministero del tesoro aveva pubblicato un documento di discussione intitolato Taxation of Electronic Nicotine and Non-Nicotine Delivery Systems (ENDS), dopo che il titolare del dicastero aveva dichiarato, nel discorso sul bilancio di febbraio 2020, che avrebbe avviato il processo per introdurre un’accisa sui prodotti elettronici a vapore. Le motivazioni che coprono esigenze di pura natura finanziaria sono sempre le stesse: il presunto rischio di diffusione tra i giovani e la teoria gateway del passaggio dal vapore al fumo, ormai scientificamente smentita dalle ricerche mediche. Sebbene il mercato di ENDS sia ancora agli inizi in molti paesi in via di sviluppo come il Sudafrica, aveva detto il ministro, in altri mercati è stata osservata una preoccupante crescita del consumo di questi prodotti tra i giovani che può minare gli sforzi globali sul controllo del tabacco. Una macedonia di tesi che non convince il giornale africano. “La tassa proposta dal tesoro rappresenta un’occasione persa per affrontare, una volta per tutte, il problema del fumo in Sudafrica”, scrive il Mail&Guardian, “essa avrà un impatto indesiderato sulla capacità dei fumatori di accedere ad alternative meno dannose del tabacco combustibile. Ciò va contro l’obiettivo di garantire una riduzione del consumo di tabacco. Il profilo di danno ridotto di Ends è stato stabilito attraverso molteplici studi”.

Il fumo non si combatte tassando le sigarette elettroniche

 

FilippineIndustriali premono sul presidente Duterte: firmi la nuova legge sul vaping
La federazione degli industriali filippini (Federation of Philippine Industries, Fpi) ha sollecitato il presidente Rodrigo Duterte a firmare la nuova legge sui prodotti per la vaporizzazione della nicotina, approvata dal Senato poco prima di Natale dopo che l’altro braccio parlamentare, la Camera, l’aveva licenziata lo scorso maggio. La firma del presidente è indispensabile affinché la legge entri in vigore. Secondo gli osservatori si tratta di un grande passo per le politiche di contrasto al fumo e di riduzione del danno. Per accelerarne l’introduzione, Salvador Medialdea, segretario esecutivo della Fpi, un ombrello di 168 organizzazioni e società di vari settori industriali filippini, ha quindi inviato una lettera al presidente, evidenziando come, dal punto di vista dei suoi associati, l’apertura prevista al mondo del vaping fornirà un nuovo impulso allo sviluppo economico del Paese e contribuirà alla nascita di nuovi posti di lavoro in un settore innovativo.

SvizzeraPassa per un pugno di voti il referendum contro la pubblicità dei prodotti del tabacco
Una maggioranza strettissima decreterà la fine della pubblicità ai prodotti del tabacco. È quella ottenuta dal referendum che ora impegna il governo svizzero a riscrivere la legge di competenza, inserendo il divieto di pubblicità e sponsorizzazione da parte dell’industria del tabacco in tuti i luoghi in cui hanno accesso i minori. Sebbene approvato da poco più del 50%, il referendum contro la pubblicità è stato l’unico di quattro presentati che ha ottenuto il consenso degli elettori, a testimonianza di quanto le questioni poste a giudizio diretto del popolo in Svizzera siano sempre molto combattute e spesso diano risultati inattesi. La nuova norma potrebbe ricalcare quella contenuta nella Direttiva tabacchi (Tpd) già in vigore nei Paesi membri dell’Unione Europea, estendendola anche a sigarette elettroniche e liquidi da inalazione con nicotina.

Gli svizzeri hanno deciso: basta pubblicità di sigarette e tabacco

 

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