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Sigarette elettroniche, produttori europei: “Non vietare gli aromi ma stop marketing aggressivo”

Dustin Dahlmann, presidente dell'associazione Ieva, saluta con favore il voto dell'europarlamento che ha adottato il piano anticancro con una importante apertura agli strumenti di riduzione del danno da fumo.

Il Parlamento europeo è la prima camera eletta al mondo ad approvare la riduzione del danno da tabacco. Con un margine di 652 voti a favore e solo 15 contrari 15, l’europarlamento ha adottato una relazione sulla prevenzione e il trattamento del cancro in cui si rileva che “le sigarette elettroniche possono consentire ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare”. Allo stesso tempo, i parlamentari hanno anche respinto un tentativo da parte dei socialisti e democratici di annacquare l’importante dichiarazione di riduzione del danno contenuta nella relazione della commissione Beca.
È una dichiarazione fondamentale del Parlamento europeo – commenta Dustin Dahlmann, presidente di Ieva, associazione europea dei produttori di sigarette elettroniche – dovrebbe fare molto per rassicurare i fumatori sui benefici per la salute che può portare il passaggio allo svapo. Ora incoraggiamo le altre istituzioni dell’Unione – e in particolare la Commissione europea – a prendere in considerazione questo aspetto e garantire che la politica segua la scienza, non il contrario”. Il testo finale della relazione include però un’ulteriore valutazione su alcuni aromi contenuti nei liquidi per ricarica  “particolarmente attraenti per i minori e i non fumatori” e un eventuale divieto degli stessi nel contesto della revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco (TPD). “La ricerca sull’impatto dei divieti sugli aromi dimostra che molti vapers tornano a fumare. Questo – conclude Dahlmann – deve essere prevenuto. Siamo però d’accordo sul fatto che devono essere prese misure per ridurre il marketing inappropriato, pur riconoscendo il ruolo cruciale che gli aromi giocano nell’aiutare i fumatori a smettere“.

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