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Olanda, senza l’ecig la maggioranza dei vaper fumerebbe ancora

Da un'indagine di Acvoda e Esigbond riconosciuta anche l'importanza degli aromi: per l'81% sono stati fondamentali nel passaggio alla sigaretta elettronica.

Sono passati alla sigaretta elettronica perché cercavano una alternativa meno dannosa al fumo tradizionale o perché volevano smettere di fumare e, nella maggioranza, ritengono che non ci sarebbero mai riusciti senza il vaping. È questo l’identikit degli svapatori olandesi che emerge da una indagine condotta dall’associazione dei consumatori locale, Acvoda, e da quella degli operatori Esigbond su un campione di quasi tremila vaper. Nel complesso, gli utilizzatori di e-cigarette nei Paesi bassi sono circa 400mila con un’età media di 45 anni e quasi tutti (il 96%) fumavano prima di iniziare a svapare.
Il 63% dei consumatori ha scelto l’e-cig perché voleva una alternativa meno dannosa al fumo, mentre il 54% voleva smettere di fumare. Un dato importante riguarda anche gli aromi nei liquidi, che in base alle ultime decisioni del governo dovrebbero essere vietati in Olanda dal prossimo luglio. Ebbene, l’81% del campione dichiara che gli aromi hanno avuto un ruolo importante nel passaggio dalla sigaretta di tabacco a quella elettronica.
Come detto, la stragrande maggioranza dei vaper olandesi fumava prima di iniziare ad usare l’e-cig e ben il 70% erano forti fumatori, consumavano cioè più di 20 sigarette al giorno. Più di tre quarti del campione aveva già provato di smettere con altri aiuti per la cessazione con nicotina, dichiarando scarsa soddisfazione per questi strumenti. In particolare, il 44% ha espresso un parere negativo sulle gomme da masticare, il 43% sui cerotti e il 28% sugli spray. Non tutti gli intervistati, però, sono arrivati alla cessazione completa con la sigaretta elettronica: un piccolo gruppo (il 13%) continua a consumare anche tabacco combusto. Sono i cosiddetti utilizzatori duali.
Ottime notizie sulla percezione degli effetti sulla salute del passaggio dal fumo al vaping: oltre il 90% degli intervistati dichiara di aver riscontrato dei benefici. Nello specifico, il 70% riporta una riduzione della tosse, il 69% un miglioramento generale delle proprie condizioni, il 64% un aumento del gusto e dell’olfatto, mentre il 62% registra una diminuzione della mancanza di fiato. Per il 29% di questi utilizzatori questo miglioramento dello stato di salute è stato confermato da un medico.
Sono risultati che spingono il presidente di Esigbond Emil ‘t Hart a fare ancora una volta appello alla politica. “Questa indagine dimostra che molti ex fumatori continuerebbero a fumare se non fosse per la sigaretta elettronica. Vediamo anche che l’e-cig è molto più apprezzata dai fumatori rispetto ad altri ausili per la disassuefazione. Gli aromi spiegano parte del successo del vaping, visto che per molti sono essenziali nel passaggio dalla sigaretta normale alla meno dannosasigaretta elettronica”. E poi conclude: “Questa indagine dimostra che la sigaretta elettronica merita un posto nelle politiche antifumo e che non è saggio renderla poco attraente vietando gli aromi”.

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