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Un centinaio di lavoratori ha occupato il deposito della principale azienda italiana di distribuzione di tabacchi, Logista, all’interno dell’Interporto di Maddaloni-Marcianise (Caserta). Protestano contro la decisione della multinazionale di chiudere il sito casertano e trasferire i 24 addetti amministrativi ad Anagni (Frosinone); una scelta che, secondo i sindacati, metterebbe a rischio anche il posto di lavoro degli 84 addetti alla logistica.
Angelo Lustro (Filt-Cgil), Pasquale Federico (Fit-Cisl) e Igor Prata (Flai-Cgil) parlano di una “decisione grave” che arriva improvvisamente e “senza un piano industriale, senza alcuna crisi aziendale. La decisione è sorprendente anche in considerazione del fatto che nell’ultimo coordinamento nazionale l’azienda ha descritto una situazione florida, con dei numeri di bilancio positivi, in linea con gli ultimi anni che hanno visto Logista fatturare decine e decine di milioni di euro in Italia. Desta stupore che un’azienda che ha rapporti con un settore strategico come i Monopoli di Stato adotti simili comportamenti, completamente irresponsabili, generando confusione e paura tra gli oltre cento tra lavoratori diretti e della ditta in appalto, in quella che è un’operazione volta esclusivamente alla massimizzazione del profitto sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie, senza alcun riguardo per l’indotto, il tessuto sociale ed economico del territorio. Contro una scelta che ricadrà irrimediabilmente su oltre cento famiglie abbiamo immediatamente scritto al Prefetto, al Mise ed alla Regione Campania chiedendo un intervento urgente, e indetto uno sciopero con assemblea permanente che proseguirà ad oltranza. Non ci fermeremo – concludono i tre dirigenti sindacali – fin quando l’azienda non tornerà sui suoi passi. Il sito di Maddaloni non si chiude“.