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Riportare l’imposta di consumo sui liquidi da inalazione ai livelli del 2020. È la proposta della Lega e del Partito Democratico che prende corpo attraverso due analoghi emendamenti presentati nella legge di conversione del Decreto Milleproroghe attualmente in discussione alla Camera.
Se approvati, si tratterebbe di un provvedimento provvisorio perché farebbe slittare di un anno gli scatti progressivi automatici previsti dalla legge di bilancio 2019 del governo Conte II. In sostanza, per tutto il 2022, i liquidi senza nicotina, le basi neutre premiscelate e i mix and vape sarebbero soggetti a una imposizione di circa 4,9 centesimi per millilitro (0,49 euro ogni 10 ml) mentre i liquidi con nicotina di circa 9,5 centesimi per ml (95 centesimi ogni 10 millilitri).
Le proposte della Lega e del Pd sono pressoché analoghe e presentano la stessa richiesta, sull’onda della riduzione già ottenuta a luglio dello scorso anno.
Il Decreto Milleproroghe è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dello scorso 30 dicembre: il Parlamento in questi giorni deve approvarlo per poterlo convertire in legge ma ha anche la possibilità di emendarlo, ovvero modificarne i contenuti. Ed è esattamente il tentativo della Lega (attraverso la firma dei deputati Bitonci, Frassini, Bellachioma, Claudio Borghi, Vanessa Cattoi, Cestari, Comaroli, Patassini, Paternoster, Cavandoli, Cantalamessa, Covolo, Gerardi, Gusmeroli, Di Muro, Fogliani, Iezzi, Invernizzi, Ravetto, Stefani, Tonelli, Ziello) e del Pd (Buratti, Nardi, Benamati, Bonomo, Gavino Manca, Soverini, Zardini).