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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 30 gennaio al 5 febbraio

In Europa ferve il dibattito sul vaping: fra medici francesi e Alto Consiglio della salute, fra scienziati e parlamentari tedeschi sulla tassa, mentre in Olanda un'indagine rivela l'importanza degli aromi che il governo vuole vietare. Intanto in Inghilterra sempre più autorità locali offrono e-cig ai fumatori.

OlandaIndagine Acvoda/Esigbond: e-cig decisiva per smettere di fumare
L’associazione dei consumatori olandese Acvoda e quella degli operatori di settore Esigbond hanno presentato un’indagine da cui emerge l’identikit dello svapatore olandese. Basata su un campione di quasi tremila vaper, il rapporto rivela che gli utilizzatori di e-cigarette nei Paesi Bassi sono circa 400mila e che la loro età media è di 45 anni. Ma, cosa importante anche ai fini delle politiche antifumo, quasi tutti (il 96%) fumavano prima di iniziare a svapare. Il passaggio alla sigaretta elettronica è ritenuto dalla grande maggioranza degli intervistati decisivo per l’addio al tabacco. Dalle risposte è infatti emerso che il 63% dei consumatori ha scelto l’e-cig perché voleva una alternativa meno dannosa al fumo, mentre il 54% voleva smettere di fumare. In più, l’81% ha dichiarato quel che gli esperti delle politiche di riduzione del danno sostengono da tempo: gli aromi nei liquidi hanno avuto un ruolo importante nella capacità di portare a termine la delicata fase del passaggio dal tabacco al vapore. Proprio quegli aromi che l’Olanda dovrebbe bandire dal prossimo primo luglio.

Olanda, senza l’ecig la maggioranza dei vaper fumerebbe ancora

 

UsaDeputati del Colorado propongono bando per aromi dal primo luglio e incassano critiche
Una proposta bipartisan presentata all’Assemblea generale propone di vietare dal primo luglio prossimo la vendita di prodotti del tabacco aromatizzati nello Stato nordamericano del Colorado. Se approvato, il divieto non resterà confinato alle sigarette tradizionali ma si estenderà a sigarette elettroniche, narghilè, tabacco da masticare e sigari. La proposta di legge prevede che qualsiasi rivenditore sorpreso a vendere tabacco aromatizzato sarà soggetto a sanzioni simili a quelle di un rivenditore sorpreso a vendere a minori di 21 anni. Brian Fojtik, portavoce della National Association of Tobacco Outlets con sede a Denver, ha criticato la proposta definendola non necessaria perché il consumo di tabacco e di sigarette elettroniche da parte dei giovani è in declino da molti anni. “Stanno strumentalizzando i bambini come oggetti per scopi politici, tentando di usare la legittima preoccupazione per lo svapo dei giovani per vietare agli adulti centinaia di prodotti che i giovani non stanno usando e che non hanno nulla a che fare con lo svapo”, ha detto Fojtik.

Gran BretagnaSigarette elettroniche ai fumatori anche nel distretto di  Kirklees
Dopo la contea di Norfolk anche l’amministrazione del distretto metropolitano inglese di Kirklees, che comprende circa 400 mila abitanti nello Yorkshire occidentale, ha deciso di puntare sulle sigarette elettroniche nel 2022. I fumatori intenzionati a smettere riceveranno gratuitamente una sigaretta elettronica nell’ambito dell’iniziativa Kirklees Wellness, nata per aiutare i cittadini ad adottare stili di vita salutari. Uno degli scopi principali è quello di superare le disuguaglianze sanitarie fra le diverse classi sociali in materia di fumo. Lo Yorkshire ha uno dei più alti tassi di fumo in Inghilterra, con relativi cancri e morti fumo correlati.

Anche il distretto di Kirklees (UK) offre sigarette elettroniche ai fumatori

 

GermaniaMedici e deputati a confronto su riduzione del danno e tassa sull’e-cig
La sigaretta elettronica può essere considerata un vero e proprio “game changer” nei casi di fumatori colpiti da malattie gravi e il suo aiuto è “urgentemente necessario per quei fumatori che altrimenti non riuscirebbero ad abbandonare il fumo”. Sono alcune delle tesi che tre medici tedeschi hanno esposto a quattro parlamentari dei principali partiti rappresentati nel Bundestag in un confronto organizzato dalla rivista di settore Egarage (il sesto del genere). Nell’anno in cui la Germania conoscerà (da luglio) la prima tassa sull’e-cig, il discorso si è spostato dall’importanza del vaping nelle politiche di riduzione del danno alla possibilità di una revisione della tassa. Ipotesi difficile, ma non del tutto esclusa dal partito liberale. Un estratto della discussione nell’articolo di Sigmagazine.

Scienza e politica a confronto sulla tassa sulle sigarette elettroniche

 

FranciaFurioso confronto fra medici sull’efficacia dell’e-cig contro il fumo
L’Haute Conseil de la santé publique, organo istituzionale di supporto al Ministero della salute, ha pubblicato un parere relativo a rischi e benefici della sigaretta elettronica nel quale si sostiene che non vi siano ancora sufficienti prove scientifiche dell’efficacia e della sicurezza dell’e-cigarette come strumento per smettere di fumare. Di conseguenza si sconsiglia il suo utilizzo da parte dei professionisti sanitari nelle terapie antifumo, che al contrario devono essere perseguite con “trattamenti farmacologici o non farmacologici – si legge nel testo – che hanno dimostrato la loro efficacia”. L’Alto Consiglio non chiude però la porta al suo utilizzo fuori dal sistema sanitario, non escludendo benefici del vaping per alcuni consumatori. Una chiara contraddizione che ha sconcertato medici ed esperti, scatenandone le forti reazioni riportate nell’approfondimento di Sigmagazine.

Dibattito incandescente fra medici francesi sulla sigaretta elettronica

CinaLa festa del Capodanno accentua le difficoltà nella filiera del vaping
Tradizionale impasse nella filiera del vaping per le festività legate al Capodanno cinese, evento molto sentito nel Paese del Dragone, con sedici giorni di celebrazioni e sette di totale astensione dalle attività. Circostanza che si combina sempre con un rallentamento nella catena di approvvigionamento, data l’importanza che assume la produzione cinese per il commercio globale del settore. Quest’anno, però, le cose potrebbero andar peggio, perché il blocco causato dal Capodanno cinese si aggiunge a due ulteriori fattori negativi. Il primo è legato al varo della bozza di riforma del tabacco voluta dal partito comunista cinese, che ha di fatto bloccato ogni nuova produzione o investimento. Il secondo riguarda la penuria di prodotti che sta colpendo l’intero commercio internazionale, a causa della forte ripresa di domanda dopo la fase più acuta della pandemia e delle strozzature nel comparto della logistica, anch’essa in faticosa ripresa dopo lo stop del 2020-2021. Una impasse che coinvolge molti settori industriali (le cronache dei quotidiani si occupano spesso di quello automobilistico) e quindi anche quello del vaping, molto dipendente dalla Cina.

Arrivederci Bue, benvenuta Tigre: la Cina si ferma per il Capodanno

 

KirghizistanIl 2022 è anno no e-cig. Entrato in vigore il divieto di vendita ed esportazione
All’inizio di quest’anno è entrato in vigore il divieto di commercio all’ingrosso e al dettaglio, immagazzinamento ed esportazione di prodotti da svapo. La drastica misura era stata approvata lo scorso ottobre e si estende anche all’utilizzo in pubblico di sigarette tradizionali e altri prodotti del tabacco.

SveziaVicino Stoccolma in servizio i corvi che ripuliscono dalle cicche di sigaretta
Ha fatto il giro dei media generalisti di tutta Europa la storia dei corvi addestrati per raccogliere e poi depositare le cicche di sigarette in una macchina che successivamente li smaltisce. Avviene nella cittadina svedese di Södertäljea, vicino Stoccolma, grazie all’idea di una startup, Corvid Cleaning. Per ogni mozzicone depositato gli uccelli guadagnano cibo e le autorità cittadine assicurano che questo servizio funziona e risulta estremamente economico. Secondo la Keep Sweden Tidy Foundation, ogni anno nelle strade svedesi vengono lasciati più di 1 miliardo di mozziconi di sigaretta, pari al 62% di tutti i rifiuti. Nel mondo la cifra raggiunge i 4,5 trilioni. I filtri delle sigarette possono impiegare fino a 10 anni per decomporsi completamente, le sostanze chimiche di cui sono fatte (arsenico, piombo e nicotina), possono rimanere nell’ambiente più a lungo.

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