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Seconda sigaretta elettronica approvata dalla Fda: è ancora di Big Tobacco

Sarcastica la reazione della presidente di American Vapor Manufacturers: "Sembra che vogliano che la gente continui a fumare".

La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha autorizzato la commercializzazione di un secondo prodotto del vaping. Si tratta, ancora una volta, della sigaretta elettronica riconducibile ad una multinazionale del tabacco. Dopo Vuse Solo di R. J. Reynolds Vapor Co., confluita in British American Tobacco, l’agenzia ha dato il via libera a otto prodotti di Logic Technology Development, società di Japan Tobacco International (Jti). Ad aver avuto il via libera all’immissione sul mercato sono Logic Power, Logic Pro e Vapeleaf. Le prime sono e-cigarette che vaporizzano liquido, mentre il terzo riscalda delle cartucce contenenti foglie di tabacco, quindi è tecnicamente un riscaldatore di tabacco. Insieme ai dispositivi, sono state approvate le relative cartucce precaricate di liquidi al gusto di tabacco, mentre l’autorizzazione è stata rifiutata per quelle con liquidi con aromi diversi. Per le cartucce al mentolo, l’Fda fa sapere che non è ancora stata presa una decisione.
Questi prodotti – spiega l’agenzia in un comunicato stampa – sono stati autorizzati dopo che la nostra revisione ha concluso, tra le altre cose, che il probabile vantaggio per i fumatori adulti che riducono significativamente il consumo di sigarette (o che passano completamente a questi prodotti, smettendo di consumare sigarette) supera il rischio per i giovani, a condizione che l’azienda segue i requisiti post-marketing per ridurre l’accesso e l’esposizione dei giovani al loro marketing”. “Sappiamo che tra i fumatori adulti c’è l’esigenza di usare l’e-cigarette per cercare di abbandonare le più dannose sigarette combustibili – ha aggiunto il commissario dell’Fda Robert M. Califf – ma milioni di giovani usano questi prodotti e diventano dipendenti dalla nicotina. Gli scienziati dell’agenzia hanno cercato di trovare un equilibrio tra queste due esigenze durante la valutazione dell’autorizzazione dei prodotti del vaping”.
Dichiarazioni a parte, alcune riflessioni sono d’obbligo, visto che appare ormai sempre più chiara la direzione presa dell’Fda. La prima è che l’agenzia sembra intenzionata ad autorizzare solo prodotti al gusto di tabacco, eventualmente quelli al mentolo, e a rifiutare la commercializzazione di tutti gli altri aromi. Questo, come detto più volte, sarebbe un duro colpo per i consumatori che, come noto, nella maggior parte transitano velocemente dai liquidi al tabacco a quelli con gusti che si allontanano dal fumo.
Il secondo elemento preoccupante è che di nuovo l’Fda ha approvato sistemi chiusi, cioè a cartucce precaricate. Anche questo contrasta con le preferenze dei consumatori, che dappertutto prediligono i sistemi aperti perché sono più efficaci e si possono adattare alle preferenze del singolo utente. Ma è anche un fattore che penalizza l’industria indipendente a favore delle multinazionali del tabacco, che producono perlopiù prodotti a sistema chiuso. E veniamo al terzo fattore sospetto: due prodotti approvati su due provengono dall’industria del tabacco, appunto Bat e Jti. E, diciamolo, non sono né fra i prodotti preferiti dai consumatori, né particolarmente performanti.
Di certo il complicato ed economicamente oneroso processo di autorizzazione americano, che prevede fra l’altro di fornire studi clinici a dimostrazione che i prodotti siano appropriati alla protezione della salute pubblica, favorisce le aziende con grandi capitali, come appunto le multinazionali del tabacco. Ma c’è qualcosa di profondamente inquietante nel vedere che uno strumento che era nato per contrastare l’industria del tabacco, venga consegnato proprio nelle mani di quella stessa industria.
Prima Vuse Solo e ora Logic con i gusti al tabacco? – commenta infatti su Twitter Amanda Wheeler, presidente di American Vapor Manufacturers – Sembra che vogliano che la gente continui a fumare. Ehi Fda, abbiamo tecnologie migliori, non dovete continuare ad approvare relitti. I fumatori e i vaper meritano di meglio. C’è bisogno di autorizzazioni sensate, ormai abbiamo assaggiato la libertà”. Di positivo c’è che comunque l’agenzia ha riconosciuto  alla sigaretta elettronica la potenzialità di aiutare i fumatori a smettere. Ma ormai non sembra abbastanza per salvare l’industria del vaping negli Usa.

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