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Passare alla sigaretta elettronica prima dei 40 anni fa invecchiare meglio

Uno studio americano ha calcolato i parametri indicatori di invecchiamento sano nei fumatori passati al vaping prima dei 39 anni.

Il passaggio dal fumo all’uso della sigaretta elettronica dei fumatori fra i 30 e i 39 anni è associato a indicatori chiave di invecchiamento migliore e più in salute. Detto in altre parole, passare al vaping nel periodo chiave che separa la giovinezza dalla mezza età, consente di invecchiare meglio. A dirlo è uno studio di prossima pubblicazione sulla rivista scientifica Drug and Alcohol Dependence, già disponibile online su PubMed. Si intitola “Is e-cigarette use associated with better health and functioning among smokers approaching midlife?” ed è stato condotto da Rick Kosterman, Marina Epstein, Jennifer A Bailey e J David Hawkins, tutti membri del Social Development Research Group presso la School of Social Work dell’Università di Washington negli Usa.
Partendo dall’osservazione che molti fumatori adulti provano la sigaretta elettronica come alternativa meno dannosa alle sigarette combustibili, i ricercatori hanno deciso di indagare quanto “il passaggio all’e-cigarette – si legge nell’introduzione – sia associato ad un invecchiamento e una funzionalità migliori per i consumatori di nicotina che si avvicinano ai 40 anni, l’inizio della mezza età, quando molti problemi di salute diventano più evidenti”. Dunque lo studio si è concentrato sull’adozione della sigaretta elettronica tra i fumatori nella trentina e la sua associazione con diverse misure di invecchiamento sano all’età di 39 anni.
I dati su cui ci si è basati provengono dal Seattle Social Development Project, uno studio condotto su 808 persone con una percentuale di fidelizzazione pari all’88-91%, quindi molto elevata. Fra queste è stato selezionato un sotto-campione di 156 persone che fumavano all’età di 30 anni e fumavano o svapavano a 39. I ricercatori hanno anche calcolato la frequenza di svapo dei partecipanti all’età di 39 anni, relativa all’uso di sigarette combustibili. Poi hanno paragonato nove parametri indicativi di funzionalità e salute a 39 anni con i parametri corrispondenti misurati a 30 anni.
I risultati hanno dimostrato che il 36% di coloro che fumavano a 30 anni era passato in parte o completamente all’e-cigarette entro i 39 anni. E, tenendo conto dei comportamenti precedenti ai 30 anni, una maggiore frequenza di svapo (cioè un maggiore utilizzo della sigaretta elettronica rispetto al fumo) era associato a più esercizio fisico, maggior impegno costruttivo, migliore salute fisica e migliore status socio-economico. “Tra i fumatori di trenta o più anni – scrivono infatti gli autori nelle conclusioni dello studio – sostituire il fumo con il vaping può essere associato a indicatori chiave di invecchiamento sano all’età di 39 anni”.

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