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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 13 al 19 marzo

Nuova indagine rileva che sempre meno giovani si avvicinano al fumo. Intanto in Francia fa clamore la fotografia di Macron all'Eliseo con la sigaretta elettronica.

Usa – Crolla il numero dei minorenni che fumano (e svapano), smentito l’allarme sul vaping giovanile
Negli ultimi anni le statistiche sul fumo negli Stati Uniti confermano una tendenza che contraddice gli allarmi scatenati nei confronti del vaping giovanile e della sua presunta funzione di porta girevole verso il fumo (la teoria dell’effetto gateway). Anche l’ultima indagine pubblicata, riferita al 2021, descrive una tendenza già in atto da diverso tempo: il calo dei giovani fumatori. Gli ultimi dati forniti dal National Youth Tobacco Survey (Nyts) 2021, l’indagine nazionale condotta annualmente per stabilire il consumo di tabacco e nicotina fra gli studenti di scuole medie e superiori pubblicata dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), riporta addirittura che il tasso dei fumatori tra i minorenni statunitensi è crollato al minimo storico. In cifre concrete: il fumo di sigaretta negli ultimi 30 giorni fra gli studenti delle scuole medie e superiori è arrivato a un mero 1,5%, meno della metà del 3,3 del 2020, che era già una diminuzione record, ricordando che tutte le rilevazioni si riferiscono all’uso, anche occasionale, nel mese precedente. Nessun aumento dunque, determinato dal passaggio al tabacco di giovani svapatori annoiati. Anzi, sono in netto calo anche loro: lo svapo è passato dal 20% del 2019 al 7,6%.

Usa: fra i minori fumo quasi scomparso, diminuisce anche l’uso dell’e-cig

 

CinaTorna il Covid, il lockdown a Shenzhen blocca (anche) la filiera della sigaretta elettronica
Torna il Covid in Cina, dopo mesi di assenza e le autorità cinesi non ci pensano due volte a riproporre i lockdown duri, serrando le attività di intere città di milioni di abitanti, in nome della politica Covid-zero. Tra queste anche Shenzhen, capitale mondiale della produzione di prodotti per lo svapo, per la quale la durata del blocco è prevista per una settimana. Tornano gli schemi dei mesi più bui: coprifuoco, trasporto pubblico interrotto, aperte solo le attività strategiche ed essenziali. A risentirne anche l’industria cinese del vaping, la prima al mondo per numero di addetti e di aziende. Secondo le ultime stime, sarebbero circa 3 milioni i lavoratori del settore impiegati in oltre 170 mila aziende. Il timore è che la situazione potesse precipitare, come accaduto a Hong Kong, con il rischio di un ulteriore prolungamento del blocco, che procurerebbe i primi problemi di rifornimento su tutta la catena distributiva in Nord America, Europa e Asia. Ma le ultimissime notizie provenienti da  Shenzhen riferiscono di un parziale allentamento delle restrizioni per alcuni settori industriali, proprio per evitare l’ulteriore appesantimento sulle catene distributive.

Lockdown a Shenzhen blocca filiera della sigaretta elettronica

 

GermaniaVerso il divieto di fumo in auto con donne incinte e bambini; probabile estensione anche alle e-cig
La Camera delle Regioni (Bundesrat) ha elaborato un progetto di legge per vietare su tutto il territorio tedesco il fumo in auto quando a bordo sono presenti donne incinte o bambini. La proposta è stata inviata al governo e da questo trasmessa all’altra camera, il Bundestag, il quale potrà nella discussione anche richiedere ulteriori modifiche. Gli osservatori parlamentari ritengono tuttavia che l’approvazione sia lo sbocco più probabile, dal momento che il dibattito nel Bundesrat ha comunque visto la partecipazione delle forze politiche e la proposta di questa camera è in genere il frutto di un compromesso fra le parti (geografiche e politiche). Per sapere se tale divieto si estenderà anche all’utilizzo delle sigarette elettroniche, bisognerà attendere invece l’applicazione effettiva della legge una volta approvata e, forse, anche i pronunciamenti dei tribunali: la legge federale che si va a modificare con la proposta del Bundesrat (il Bundes-Nichtraucherschutzgesetz) non chiarisce infatti se divieti per tabacco valgono automaticamente anche per gli strumenti del vaping.

FranciaUno svapatore d’eccezione: Emmanuel Macron
Che la Francia ogni tanto provi a contendere alla Gran Bretagna il testimone delle politiche a favore della riduzione del danno è probabilmente esagerato, anche se il Paese transalpino è per molti aspetti un capofila nella promozione delle sigarette elettroniche. Fatto sta che da oggi la Francia può annoverare uno svapatore d’eccezione: il presidente Emmanuel Macron, “pizzicato” con un’e-cig nella celebre foto all’Eliseo in cui indossava la felpa dei paracadutisti. Guardare per credere.

Emmanuel Macron all’Eliseo con la sigaretta elettronica

 

UsaCritiche alla proposta di legge anti-aromi dell’Illinois: riporterà i fumatori al tabacco e farà schizzare in alto le spese sanitarie
Critiche da parte degli esperti di riduzione del danno al provvedimento anti-aromi dello Stato dell’Illinois, attualmente in discussione nelle commissioni legislative. Si tratta della proposta di divieto per tutti i prodotti aromatizzati (Senate Bill 3854): sia quelli per sigarette elettroniche, che per i sistemi di riscaldamento e per il tabacco da masticare. Una legge che, se approvata, riporterà solo gli ex fumatori a fumare, secondo Elizabeth Hicks, analista dell Consumer Choice Center per l’area nord americana. “Circa il 12% degli adulti nel 2020 ha dichiarato di fumare”, ha detto Hicks, “tuttavia, se questo disegno di legge passerà, possiamo sicuramente aspettarci che quel numero aumenterà”. Con l’ulteriore conseguenza che cresceranno anche i costi per le cure delle malattie legate al maggior consumo di tabacco: “Tutto questo alla fine porterà a un aumento dei costi sanitari legati al fumo, che già oggi costando ai contribuenti dell’Illinois oltre 1,9 miliardi di dollari all’anno”, ha concluso l’analista.

UsaFirmato il provvedimento che mette la nicotina sintetica sotto la competenza della Food and Drug Administration
È legge il provvedimento che dà alla Food and Drug Administration l’autorità di normare anche la nicotina sintetica. Nella nuova formulazione, è definito prodotto del tabacco “qualsiasi prodotto ottenuto o derivato dal tabacco, o contenente nicotina da qualsiasi fonte, destinato al consumo umano”. Come riportavamo qualche settimana fa, un problema molto serio per operatori e consumatori della sigaretta elettronica americani, molti dei quali si erano rivolti a prodotti con nicotina sintetica dal momento che a oggi l’Fda ha approvato la commercializzazione di un unico prodotto per il vaping. La nuova legge entrerà in vigore fra poco meno di un mese, il 14 aprile prossimo. Le aziende che producono prodotti con nicotina sintetica avranno poi altri 30 giorni, fino al 14 maggio, per presentare all’agenzia la richiesta di autorizzazione all’immissione sul mercato, la cosiddetta Pmta. Se l’Fda non darà l’autorizzazione entro ulteriori 90 giorni, cioè entro il 13 luglio, i prodotti dovranno essere ritirati dal mercato.

Usa, nicotina sintetica di competenza della Food and Drug Administration

 

ArmeniaAddio al fumo nei luoghi pubblici, da ristoranti e caffè (anche all’aperto) fino ai centri commerciali
Anche l’Armenia stringe il cerchio attorno ai fumatori, nel tentativo di abbassare il loro numero e di tutelare invece chi non consuma tabacco dal fumo passivo. E da questa settimana scatta il divieto di fumare nei luoghi pubblici, in particolare negli esercizi di ristorazione pubblica, compresi quelli all’aperto come mense, ristoranti, caffè, bar, caffetterie, cucine. Divieti anche nelle strutture di vendita, come negozi e centri commerciali. Per i trasgressori sanzioni salate, fino all’equivalente di 100 dollari. Come proclamato dal governo, la legge mira a proteggere le generazioni presenti e future dall’impatto negativo causato dall’uso dei prodotti del tabacco.

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