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Al via la campagna europea di sensibilizzazione per le sigarette elettroniche

Ieva, associazione dei produttori, lancia oggi un'iniziativa per informare i fumatori dei vantaggi del passaggio al vaping.

Al via oggi la campagna europea di sensibilizzazione promossa dall’Independent European Vape Alliance (Ieva) per informare i fumatori sul potenziale di riduzione del rischio della sigaretta elettronica rispetto al tabacco combusto. L’associazione che riunisce i produttori di fumo elettronico europei è convinta che siano ancora troppo pochi i fumatori che conoscono i fatti reali sul vaping e questo li rende poco propensi a passare all’alternativa di riduzione del danno. Eppure, sottolinea il comunicato stampa di Ieva, secondo i dati della Commissione europea il consumo di tabacco è il più grande rischio evitabile per la salute che, solo nell’Unione europea, causa quasi 700 mila decessi all’anno anno.
I motivi dell’errata percezione sulla sigaretta elettronica sono molteplici, a cominciare da una serie di studi falsati. Ieva cita, infatti, la recente ricerca del Coehar dell’Università di Catania, che ha riscontrato errori di vario tipo nei ventiquattro studi più citati sul vaping. “I risultati sono scioccanti – è la conclusione dei ricercatori – quasi tutti questi studi sono risultati essere metodologicamente imperfetti; mancavano di un’ipotesi chiara, utilizzavano una metodologia inadeguata, non riuscivano a raccogliere dati rilevanti ai fini dello studio e non correggevano ovvi fattori di confusione”.
Ma esiste anche una grande quantità di studi indipendenti che dimostra come passare all’e-cigarette sia un modo efficace per smettere di fumare. Ed esistono Paesi come il Regno Unito e la Nuova Zelanda, in cui le istituzioni sanitarie incoraggiano i fumatori a passare al vaping e gli operatori sanitari a suggerirlo, con il risultato di vedere i tassi di fumo notevolmente ridotti. Proprio questi due casi sono il modello a cui si ispira la campagna di Ieva. “Gli ultimi sviluppi in Nuova Zelanda e nel Regno Unito – afferma infatti il presidente Dustin Dahlmann – sono esempi di politiche di salute pubblica progressiste e illuminate. I leader politici e sanitari dovrebbero osservare attentamente questi risultati. Lo svapo può dare un contributo significativo alla riduzione dei tassi di diffusione del fumo”.
La campagna di sensibilizzazione si svolgerà nelle prossime settimane, attraverso i canali social delle sigle e delle aziende che aderiscono all’Independent European Vape Alliance, fra cui anche l’italiana Anafe.

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