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La sigaretta elettronica non è associata a sintomi o rischi respiratori seri

Uno studio americano dimostra la netta differenza fra il fumo e l'uso esclusivo di prodotti del tabacco diversi dalle sigarette tradizionali.

L’uso esclusivo di prodotti del tabacco diversi dalle sigarette tradizionali (sigarette elettroniche, sigari, senza fumo, narghilè) non è stato in gran parte associato a sintomi respiratori funzionalmente importanti e i rischi associati al loro uso erano significativamente inferiori rispetto a quelli delle sigarette”. A dirlo è un importante studio pubblicato su Nicotine and Tobacco Research intitolato “Tobacco use and respiratory symptoms among adults: Findings from the Longitudinal Population Assessment of Tobacco and Health (PATH) Study 2014-16”. Fra i 22 autori provenienti da diversi atenei e centri di ricerca degli Stati Uniti e coordinati da James D. Sargent della Geisel School of Medicine di Dartmouth, si ritrovano alcuni nomi noti della ricerca sul vaping. Per esempio Maciej L Goniewicz del Roswell Park Comprehensive Cancer Center, Raymond Niaura della New York University, K. Michael Cummings della Medical University of South Carolina e anche sei ricercatori del Center for Tobacco Products della Food and Drug Administration.
Scopo dello studio era stabilire la relazione fra l’uso di tabacco e sintomi respiratori funzionalmente importanti. È stato dunque realizzato uno studio di coorte longitudinale su 16.295 adulti statunitensi non affetti da Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva) nelle fasi 2-3 (2014-16) del Population Assessment of Tobacco and Health Study. Sono state create dieci categorie di consumo di tabacco che si escludono a vicenda, inclusi uso di prodotto singolo, uso di prodotti multipli, uso passato e infine un gruppo di riferimento con adulti che non avevano mai consumato prodotti del tabacco. Infine sette domande relative alla valutazione dispnea e tosse sono state utilizzate per creare un indice dei sintomi respiratori.
I risultati dimostrano che tutte le categorie di consumo che contenevano sigarette di tabacco erano associate a un rischio più elevato di sintomi respiratori funzionalmente importanti, rispetto al gruppo di riferimento. Era maggiore la gravità dei sintomi, il rapporto con il rischio e il peggioramento dei sintomi. Invece, scrivono gli autori, “non c’era in gran parte alcun aumento del rischio di sintomi per l’uso esclusivo di sigari, tabacco senza fumo, narghilè o sigarette elettroniche”. Per queste ultime, la differenza era particolarmente evidente dopo aver adeguato il loro uso alla storia pregressa di fumatori degli utilizzatori (numero di anni e quantità di sigarette fumate), cosa importante visto che gli svapatori sono nella stragrande maggioranza ex fumatori. Secondo questo studio, dunque, “il fumo di sigaretta attuale o passato causa il fumo di sigaretta passato e attuale determinava sintomi respiratori funzionalmente importanti, mentre l’uso esclusivo di altri prodotti del tabacco non è in gran parte associato a questi sintomi”.
Questo vale anche se si consumano più prodotti del tabacco. “La maggior parte dei consumatori di tabacco adulti fuma sigarette e ha un rischio maggiore di sintomi respiratori e peggioramento dei sintomi – concludono infatti gli autori – indipendentemente dagli altri prodotti utilizzati con essi. L’uso esclusivo di altri prodotti del tabacco (sigarette elettroniche, sigari, prodotti senza fumo, narghilè) non è stato in gran parte associato a sintomi respiratori funzionalmente importanti e i rischi associati al loro uso erano significativamente inferiori rispetto alle sigarette”.

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