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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 27 marzo al 2 aprile

Dalla Cina una batosta che potrebbe sconvolgere l'intero mercato internazionale: la filiera della sigaretta elettronica entra nel monopolio; vietate fiere e liquidi al gusto diverso dal tabacco.

CinaIl “grande divieto” cinese rischia di rivoluzionare in peggio il mercato globale del vaping
Potrebbe essere un vero e proprio “game changer” per l’intero mondo della sigaretta elettronica la nuova legge che dal prossimo primo maggio regolamenterà in Cina l’importazione, la distribuzione, la produzione e la vendita dei prodotti del vaping. Lo schema prevede autorizzazioni statali per produrre, distribuire e vendere e introduce il divieto di vendere liquidi e aromi diversi dal tabacco, di vendere sigarette elettroniche precaricate che contengano aromi diversi dal tabacco e di atomizzatori che consentono di ricaricare con liquido la sigaretta elettronica (in sostanza, tutti i sistemi aperti). Inoltre sarà vietato organizzare manifestazioni, fiere o esibizioni che promuovono la sigaretta elettroniche e i suoi accessori e vendere i prodotti del vaping attraverso i distributori automatici: i negozianti potranno rifornirsi all’ingrosso soltanto attraverso la piattaforma statale, acquistando e rivendendo ai prezzo imposti dal governo. Sono misure che avranno ripercussioni molto pesanti sicuramente sul mercato interno, ma che potrebbero riverberarsi anche sul resto dei mercati globali, se si considera che la fiera di Shenzhen è la principale al mondo e che da anni ormai è diventata un punto di riferimento e di anticipazione delle tendenze di mercato. Su questo aspetto si interroga Sigmagazine con il suo approfondimento sulla nuova normativa cinese.

Vietati aromi, atomizzatori e fiere: la Cina affossa la sigaretta elettronica

 

ThailandiaProlungato il divieto di importazione e vendita di sigarette elettroniche, pesanti sanzioni (anche il carcere) per i trasgressori
Il Comitato nazionale di controllo sul tabacco ha prolungato il divieto di importazione e vendita di sigarette elettroniche in tutto il Paese, varato all’indomani del caso Evali. Lo ha dichiarato il sottosegretario del Ministero della salute Kiattiphum Wongrajit, aggiungendo che “il divieto aiuterà anche a proteggere i non fumatori dai rischi per la salute rappresentati dalle sigarette elettroniche e da altri prodotti simili al tabacco”. La legge che mette al bando le e-cig doveva infatti essere valutata in questi giorni. La decisione del comitato è stata giustificata con la famosa teoria del gateway, ormai da tempo confutata da innumerevoli studi scientifici. Ma le autorità thailandesi non ne hanno voluto prendere atto, come si evince ancora dal tono delle dichiarazioni di Wongrajit. Data la vocazione turistica della Thailandia, è bene che i lettori prendano nota di tale prolungamento, che comporta non solo sanzioni pecuniarie ma anche il rischio della carcerazione per le violazioni.

 

Gran BretagnaStudio: estendere l’uso della sigaretta elettronica potrebbe regalare fino a due milioni di anni di vita
Accelerare l’adozione della sigaretta elettronica nell’ambito di politiche di riduzione del danno potrebbe regalare fino a due milioni di anni di vita ai fumatori del Regno Unito. È il conto cui giunge un rapporto pubblicato dall’Adam Smith Institute e redatto da Mark Oates e Daniel Pryor, rispettivamente ricercatore e capo della ricerca dell’influente think tank britannico. Esistono molte aree del Paese in cui l’utilizzo dell’e-cigarette può far compiere enormi progressi, spiegano gli autori, soprattutto quelle che ancora contano tassi di fumatori superiori alla media nazionale, come le regioni settentrionali del North East, Yorkshire e Humber. Se in queste aree si raggiungessero i tassi di fumo di Londra, facendo passare i fumatori alla sigaretta elettronica, si salverebbero quasi 2 milioni di anni di vita. Uno dei problemi da superare, anche nella Gran Bretagna pioniera nell’uso dell’e-cig, è quello della disinformazione, aggiungono gli esperti dell’Adam Smith Institute: i fumatori percepiscono il rischio relativo della sigaretta elettronica in maniera errata, in gran parte a causa di norme sulla comunicazione obsolete e della rappresentazione negativa dei media.

UK, due milioni gli anni di vita salvati col passaggio alla sigaretta elettronica

Sudafrica“Sconto” sulla tassa sui liquidi, ma per i sostenitori della riduzione del danno non è ancora abbastanza
Uno “sconto” del 25% per i liquidi per sigarette elettroniche rispetto alla tassa prevista per le sigarette tradizionali. È questa la misura del contributo che le autorità sudafricane intendono dare alle politiche di riduzione del danno, illustrata dal dirigente del Ministero dell’economia Chris Axelson, dopo che lo scorso dicembre il governo aveva aperto una consultazione, proponendo appunto una tassa specifica sugli Ends (sistemi elettronici di somministrazione della nicotina) e gli Ennds (quelli senza nicotina). Axelson ha spiegato che la scelta di questa sorta di “flat tax”, che applica lo stesso tasso fiscale a tutti i liquidi, è stata preferita a una tassa modulata sul contenuto di nicotina, per le difficoltà di applicazione. La misura, che potrebbe entrare in vigore all’inizio del prossimo anno, è stata però criticata dai sostenitori della riduzione del danno da fumo in quanto insufficiente. Le loro perplessità sono illustrate nell’articolo di Sigmagazine.

Sudafrica, tassa sigarette elettroniche: sconto del 25% rispetto al tabacco

 

Malesia Associazione contro divieto di e-cig (ma anche tabacco) governativo per i nati dopo il 2005: aumenterà il contrabbando illegale
Il gruppo Retail and Trade Brands Advocacy (Rtba), una rete costituita da aziende, rivenditori e titolari di marchi che operano nell’area Asia-pacifico con l’obiettivo di ridurre l’impatto di attività criminali nella regione, ha criticato il progetto annunciato qualche tempo fa dal Ministro della salute malese Khairy Jamaluddin di vietare la vendita di sigarette e prodotti alternativi alla nicotina a chiunque sia nato dal 2005 in avanti. Il ministro è probabilmente mosso da buone intenzioni, ha detto il rappresentante dell’associazione Fazli Nordin, ma il divieto non è una soluzione perché costringerà molte attività attualmente legali a chiudere e alimenterà il mercato nero dei prodotti proibiti. Solo sul fronte del tabacco, ad esempio, la Malesia detiene il primato di avere uno dei mercati illegali di contrabbando più ampi del mondo, ha aggiunto Nordin, sostenuto dall’enorme divario di prezzo tra prodotti legali e illegali.

 

Gran BretagnaAl via VApril, la quinta edizione della campagna per la riduzione del danno
Aprile è in Gran Bretagna il mese della più ampia campagna pubblica di informazione sul vaping e sulle politiche di riduzione del danno che vi sia al mondo. VApril giunge quest’anno alla sua quinta edizione, essendo stata inaugurata nel 2018 e, anno dopo anno, passando attraverso le non facili esperienze di due edizioni in piena pandemia, si è affermata come appuntamento imprescindibile non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per il mondo politico. Le restrizioni adottate nelle edizioni sotto “assedio” pandemico sono entrate a far parte del nuovo format, all’inizio basato esclusivamente su un ampio coinvolgimento dal vivo dei vari attori coinvolti, oggi sempre più caratterizzato dall’utilizzo di canali virtuali e dei social. Strumenti utili però anche per aumentare la consapevolezza sulle potenzialità del vaping e combattere la disinformazione. La campagna è organizzata dalla UK Vaping Industry Association (Ukvia), è iniziata puntualmente il 1° aprile e durerà tutto il mese per diffondere il messaggio della riduzione del danno da fumo.

Pronti per la quinta edizione di VApril, il mese per la sigaretta elettronica

 

UsaFda, via libera a una seconda sigaretta elettronica (sempre della scuderia di Big Tobacco)
Avanti adagio, pure troppo. La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha autorizzato la commercializzazione di un secondo prodotto del vaping. La notizia è giunta alla fine della scorsa settimana e, per motivi di tempo, non è stato possibile inserirla nella rubrica precedente. Rimediamo in questa edizione. Si tratta, manco a dirlo, ancora una volta della sigaretta elettronica riconducibile ad una multinazionale del tabacco: nello specifico sono otto prodotti di Logic Technology Development, società di Japan Tobacco International (Jti). Appare ormai sempre più chiara la direzione presa dell’Fda di autorizzare solo prodotti al gusto di tabacco, eventualmente quelli al mentolo, e a rifiutare la commercializzazione di tutti gli altri aromi e la preferenza esclusiva per i sistemi chiusi, cioè a cartucce precaricate. I dettagli e le critiche della presidente di American Vapor Manufacturers nell’articolo su Sigmagazine.

Seconda sigaretta elettronica approvata dalla Fda: è ancora di Big Tobacco

 

UsaUn video testimonierebbe un nuovo caso di abuso di potere contro un giovane vaper
Ancora una giovane vittima delle politiche proibizioniste statunitensi contro la sigaretta elettronica. Un video diffuso in rete mostra quello che sembrerebbe un abuso di potere da parte di una poliziotta nei confronti di un giovane svapatore di 17 anni. Le testimonianze sulla vicenda divergono, ma la dinamica mostrata dal video sembrano contraddire le dichiarazioni dell’esponente della forza pubblica. Su Sigmagazine fatti, polemiche e reazioni.

Usa, ancora un minorenne colpito con il taser perché svapava in un parco

 

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