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È aperta la consultazione pubblica della Commissione europea sulla “valutazione del quadro legislativo per la lotta al tabagismo”. Per quadro legislativo si intendono la Direttiva 2014/40/Ue sui prodotti del tabacco, la Tpd, e la direttiva 2003/33/Ce sulla pubblicità a favore del tabacco. Il parere è richiesto in vista della revisione della Tpd. Non è una novità che molta attenzione sarà dedicata ai cosiddetti “nuovi prodotti”, fra cui le sigarette elettroniche. “Alla luce del rapido aumento dei prodotti emergenti e dei recenti sviluppi tecnici – si legge infatti nella pagina web dedicata alla consultazione – la Commissione valuterà il quadro legislativo sul controllo del tabacco, in particolare la regolamentazione dei prodotti e la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione, nel contesto più ampio di altre politiche di controllo del tabacco correlate. Questa valutazione stabilirà in che misura il quadro ha raggiunto i suoi obiettivi e se è in grado di sostenere una generazione senza tabacco entro il 2040, come annunciato nel Piano europeo contro il cancro”.
Anche l’invito a presentare i contributi, scaricabile in italiano, sottolinea l’importanza dal punto di vista normativo della presenza sul mercato dell’Unione europea di “un’ampia gamma di prodotti emergenti (prodotti del tabacco riscaldati, sigarette elettroniche senza nicotina, sacchetti di nicotina ecc.)” e di nuovi “ambienti virtuali (negozi online, servizi della società dell’informazione ospitati dai social media, ecc.)“. È dunque proprio sui nuovi prodotti che presumibilmente si incentrerà gran parte del dibattito, con il rischio che si decida di inserire nella nuova versione della Tpd misure più restrittive, come per esempio il divieto sugli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche, come suggerito nel Piano europeo contro il cancro dalla Commissione.
Per questo è auspicabile che tutti coloro che sostengono la riduzione del danno da fumo attraverso i nuovi strumenti, partecipino alla consultazione, inviando un proprio commento. L’iniziativa è aperta sia ai cittadini europei che rispondono a titolo individuale, che alle organizzazioni o ai gruppi di interesse. Dunque ai singoli consumatori come alle associazioni. È davvero importante far sentire la propria voce. I commenti possono essere inviati fino alla mezzanotte del 17 giugno collegandosi, previa registrazione, alla pagina web della Commissione dedicata alla Consultazione pubblica.