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Sigarette elettroniche, liquidi e atomizzatori: falso in avvertenza

In distribuzione il nuovo numero della rivista con approfondimenti normativi e un focus sulla propaganda del gateway effect.

Una mancanza che si è fatta sentire. Ma con la pandemia che ha allentato la morsa, il 2022 segna il ritorno delle fiere, da sempre momento di incontro tra i consumatori e gli operatori del settore. Una ripartenza vissuta con gioia per ritrovare l’atmosfera di festa e di condivisione come può dare soltanto un momento di incontro dal vivo. Uno sprazzo di normalità si è già vissuto ad aprile con il Vaping Expo di Milano Malpensa. Una quarantina gli espositori e un migliaio, così come diffuso dall’organizzazione, i visitatori che hanno animato l’evento. Non più chat o videochiamate ma, finalmente, strette di mano e pacche sulla spalla.
Se il primo appuntamento è stato in Lombardia, sarà il Veneto a ospitare il secondo nel corso del mese di maggio. La città di Verona torna ad essere protagonista della fiera internazionale della sigaretta elettronica in quella che sarà ormai la sesta edizione. Quasi un centinaio gli espositori per allietare le migliaia di visitatori che anche quest’anno varcheranno l’ingresso del padiglione fieristico. E, come di consueto, molte le personalità della politica e della medicina che si alterneranno sul palco principale per confrontarsi con i player di settore e rispondere alle domande del pubblico. Eventi anche per questa edizione organizzati in coordinamento con la nostra redazione, da sempre main media partner di Vapitaly. Il filo conduttore di quest’anno è l’Europa e la salute, due aspetti della stessa medaglia che devono essere affrontati all’unisono. Se da un lato Commissione e Parlamento europei metteranno mano alla revisione della Direttiva europea sui tabacchi e prodotti liquidi da inalazione, dall’altro bisognerà prestare molta attenzione al “suggerimento” di vietare il commercio di liquidi aromatizzati che proviene dall’Organizzazione mondiale di sanità.
I numeri degli anni passati hanno trascinato l’esposizione veronese al vertice delle manifestazioni europee di settore, scavalcando in poco tempo quelle francesi, tedesche e, soprattutto, inglesi. Da questo bisogna ripartire, con lo spirito rivolto al futuro. Perché, alla fine, pur con le debite differenze e diverse strategie commerciali, il mondo del vaping sopravvive grazie all’entusiasmo e agli investimenti di un pugno di visionari, capaci in poco meno di dieci anni di creare dal nulla un mercato che si è consolidato come riferimento internazionale. Anche per questo lo scetticismo delle organizzazioni e istituzioni sanitarie è ancora forte, giustificato con la solita manfrina del vaping visto come una moda giovanile, una porta d’accesso al fumo. Che la sigaretta elettronica non sia un giocattolo, tantomeno un passatempo, lo dimostrano i fatti: è lo strumento che più di ogni altro consente di smettere di fumare. È maturato il tempo di gridarlo a gran voce nelle orecchie della comunità scientifica. È questa la prossima sfida che, come le fiere, riparte già oggi.
Nel nuovo numero della rivista ampio spazio agli aspetti normativi e giuridici: se da un lato lo Stato dà nuove opportunità a chiunque voglia acquistare un immobile commerciale, dall’altro impone di scrivere nelle etichette di tutti i prodotti del vaping frasi di avvertenza che dicono il falso. Come sostenere altrimenti che un atomizzatore rigenerabile o una resistenza possano “contenere nicotina”? Una sezione apposita è poi dedicata al cosiddetto effetto gateway e alla propaganda antiscientifica che avvolge la comunicazione mainstream.

(editoriale tratto da Sigmagazine #32 maggio-giugno 2022)

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