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È entrato in vigore lo scorso sabato 30 aprile ad Hong Kong il divieto di importazione e vendita di prodotti alternativi al fumo: sigarette elettroniche, prodotti a tabacco riscaldato, sigarette alle erbe e i loro accessori. La misura, annunciata ufficialmente nell’ottobre del 2021, ha avuto una lunga gestazione iniziata nel 2018 ma è ora operativa. Sarà dunque vietato importare questi prodotti e i viaggiatori che intendono introdurli ad Hong Kong per uso personale devono dichiararli in dogana al loro arrivo. Rimane vietato l’uso dei prodotti alternativi nelle zone interdette al fumo, pena una multa in valuta locale pari a circa 180 euro.
Sono vietati anche la promozione, la produzione e il possesso a scopi commerciali di sigarette elettroniche e altri prodotti alternativi al fumo. Le violazioni potranno essere punite, secondo il quotidiano locale The Star, con una multa pari a circa seimila euro e fino a sei mesi di detenzione. Le autorità sanitarie locali giustificano queste misure affermando che gli effetti a lungo termine dell’uso dei nuovi prodotti sono ancora sconosciuti e invitando i fumatori a smettere quanto prima per il bene della propria salute e quella altrui. Insomma, in questo campo l’ex colonia britannica non potrebbe essere più lontana dal Regno Unito.