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L’errata percezione della nicotina scoraggia il passaggio all’e-cigarette

Per uno studio americano il problema è diffuso soprattutto nelle categorie già colpite da disparità sanitarie ed è necessaria una comunicazione mirata.

L’errata percezione degli effetti sulla salute della nicotina potrebbe essere uno dei motivi per cui molti fumatori non passano ai prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche, che riducono il rischio di malattie fumo-correlate. Sarebbero dunque necessarie campagne di informazione mirate per spiegare che la nicotina non causa il cancro. A sostenerlo è uno studio recentemente pubblicato su Nicotine and Tobacco Research dal titolo “Beliefs and Characteristics Associated With Believing Nicotine Causes Cancer: A Descriptive Analysis to Inform Corrective Message Content and Priority Audiences”, condotto da un gruppo di ricercatori della Bloomberg School of Public Health della Johns Hopkins University di Baltimora negli Usa. Si tratta di Caitlin Weiger, Meghan Bridgid Moran, Ryan David Kennedy, Rupali Limaye e Joanna Cohen.
Molti fumatori – spiegano gli autori nell’introduzione dello studio – vogliono smettere ma non l’hanno fatto. Il passaggio a prodotti non combustibili può ridurre il rischio di malattie, ma la convinzione errata che la nicotina provochi il cancro potrebbe influire sulla percezione del danno relativo dei prodotti non combustibili e sulla valutazione di passare ad essi”. Questo lavoro scientifico ha avuto, dunque, come obiettivo di verificare quanto è diffusa questa errata percezione e in quali gruppi sociali, in modo da poter intervenire in maniera mirata. I ricercatori hanno utilizzato i dati del Population Assessment of Tobacco and Health (Path) relativi a un campione di 9,013 fumatori adulti.
Dai risultati emerge che circa il 61,2% dei fumatori crede che la nicotina causi il cancro oppure non sa rispondere. Questa errata percezione, secondo lo studio, è particolarmente diffusa fra i fumatori neri non ispanici e ispanici e fra coloro con un reddito inferiore ai 10 mila dollari l’anno. Al contrario, fra i fumatori che avevano utilizzato recentemente sigarette elettroniche o tabacco senza fumo la percezione errata dei danni della nicotina era significativamente inferiore alla media. Esiti che i ricercatori giudicano allarmanti. “L’elevata prevalenza dell’errata percezione tra i neri non ispanici e i fumatori a basso reddito – scrivono – è preoccupante, considerando le disparità di salute esistenti”.
Per questo suggeriscono una informazione mirata a questi gruppi, con lo scopo di correggere la sbagliata convinzione che la nicotina sia la causa dei danni del fumo. “Poiché le percezioni errate della nicotina sono significativamente più diffuse tra coloro già a più alto rischio di malattie causate dal tabacco – conclude infatti lo studio – è necessario prestare attenzione per garantire l’equità nella diffusione dei messaggi”.

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