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Sigarette elettroniche, rischio cardiovascolare uguale a non fumatori

Lo rileva uno studio pubblicato su Circulation, ma l'American Heart Association sceglie di evidenziare i pericoli dell'uso duale.

Non abbiamo trovato differenze significative nel rischio cardiovascolare dovuto all’uso esclusivo di sigarette elettroniche rispetto ai non fumatori e ai non utilizzatori di e-cigarette, sebbene le analisi fossero limitate da un piccolo numero di eventi cardiovascolari negli utenti di sigarette elettroniche. L’uso duale di sigarette e sigarette elettroniche è stato associato a un rischio significativamente maggiore di malattie cardiovascolari rispetto ai non fumatori e non svapatori. Il rischio cardiovascolare dell’uso duale non differiva dal rischio di coloro che fumavano esclusivamente sigarette. Anche altre recenti analisi trasversali non hanno riportato alcuna associazione significativa tra l’uso di sigarette elettroniche e gli esiti di malattie cardiovascolari”.
Sono queste le conclusioni di uno studio appena pubblicato su Circulation, una delle riviste dell’American Heart Association. Condotto da un team di ricercatori statunitensi, coordinato da Andrew C. Stokes della Boston University, il lavoro si intitola “E-cigarette Use and Risk of Cardiovascular Disease: A Longitudinal Analysis of the Path Study, 2013-2019” e ha, appunto, indagato sulla relazione fra uso della sigaretta elettronica e malattie cardiovascolari. Per farlo gli autori hanno utilizzato i dati dello studio di coorte nazionale Population Assessment of Tobacco and Health (Path) dal 2013 al 2019 e alla fine riguardano 24.027 partecipanti con più di 18 anni.
Dopo aver preso in considerazione le covariabili rilevanti (peso, indice di massa corporea, colesterolo, storia familiare, ecc.), i risultati sono molto incoraggianti. “I partecipanti che utilizzavano esclusivamente sigarette elettroniche avevano un rischio di sviluppare qualsiasi condizione di malattia cardiovascolare che non differiva dai non utilizzatori”, spiegano gli autori. E aggiungono che “rispetto al fumo, l’uso di sigarette elettroniche era associato a un rischio di malattie cardiovascolari inferiore dal 30% al 40%”, sebbene il numero di eventi esaminati fosse esiguo. Questione diversa per gli utilizzatori duali, il cui rischio non di eventi cardiovascolari era assimilabile a quello dei fumatori. Anche se, bisogna aggiungere, lo studio considerava fumatore chiunque avesse fumato almeno 100 sigarette nella vita e dichiarasse di esserlo attualmente e utilizzatore di sigarette elettronica chiunque dichiarasse un qualsiasi uso corrente dell’e-cig. Non vi sono quindi dati sulle proporzioni di fumo e svapo degli utilizzatori duali.
Dunque chi usa esclusivamente la sigaretta elettronica abbatte il rischio di eventi cardiovascolari e questo sembra a noi il risultato più importante. Di opinione diversa è, però, l’American Heart Association, ormai arruolata nella crociata contro il vaping. Il commento pubblicato sul suo sito e il comunicato stampa e già ripreso da molti media, infatti, titolano e insistono sul fatto che l’uso duale può comportare gli stessi rischi del fumo. Invece di spronare i fumatori a passare esclusivamente alla sigaretta elettronica, il testo si dilunga sul pericolo dell’uso duale e bisogna arrivare alla 26esima riga, sesto paragrafo, per scoprire finalmente che gli svapatori esclusivi riducono il rischio. Informazione, peraltro, seguita da lunghe argomentazioni sul fatto che la sigaretta elettronica sia uno strumento nuovo, su cui sono necessari ancora molti studi. Una questione di priorità, evidentemente.

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