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Spagna, nuovo disegno di legge: sigarette elettroniche solo ai tabaccai

Associazioni pronte a dare battaglia contro la misura che significherebbe la chiusura di un intero settore e metterebbe a rischio i consumatori.

La Spagna si prepara a dare un colpo mortale al mercato della sigaretta elettronica. La settimana scorsa è stato infatti approvato in Consiglio dei ministri il Disegno di legge sul mercato del tabacco e di altri prodotti correlati. Il provvedimento prevede l’equiparazione progressiva fra prodotti del vaping e tabacco convenzionale per quanto riguarda il regime di controllo di fabbricazione, distribuzione e commercio al dettaglio e comprende anche l’applicazione di un contrassegno di Stato. Ma la cosa più preoccupante riguarda proprio la vendita al dettaglio, che sarebbe affidata esclusivamente ai tabaccai entro un periodo di cinque anni.
Scomparirebbero dunque i negozi specializzati in sigarette elettroniche che, in Spagna come altrove, hanno contribuito in massima parte al successo dello strumento di riduzione del danno da fumo, grazie all’attenzione che prestano al cliente fumatore e alle sue specifiche necessità e preferenze. Il Disegno di legge del governo dovrà ora entrare in una lunga fase di elaborazione, aperto alle considerazioni del Consiglio di Stato e ad una consultazione pubblica obbligatoria. Ed è proprio in questa fase che le associazioni di settore cercheranno si fare valere le proprie ragioni.
Arturo Ribes, presidente dell’associazione spagnola dei produttori Upev, ha dichiarato al sito Voz Populi che il settore è con le spalle al muro. “Il provvedimento del governo – spiega – attacca direttamente il diritto alla libera concorrenza e significherebbe la chiusura di un settore composto da quasi 400 piccole e medie imprese, che sarebbe destinato a una dolce morte per cinque anni e lascerebbe senza occupazione più di 3.000 persone in tutta la Spagna”. Ribes sottolinea anche come la stessa Direttiva europea che regola i prodotti del tabacco, la Tpd, garantisca che i prodotti del vaping e quelli del tabacco siano normati in maniera diversa. “La vendita esclusiva delle sigarette elettroniche nei tabaccai – conclude – costringerebbe i consumatori spagnoli che le utilizzano per smettere di fumare ad acquistarli in esercizi dove si vende principalmente tabacco, il che potrebbe farli ricadere nella sua dipendenza”.

Manifestazione spagnola pro vapig

Preoccupazione condivisa dall’associazione dei consumatori Anesvap. “La vendita di prodotti da svapo nelle tabaccherie – spiega l’associazione – spinge a tornare a fumare. È come se una persona riabilitata dall’alcolismo fosse costretta ad andare a comprare una bibita in una distilleria”. Secondo Anesvap con questa equiparazione il governo spagnolo diventa il miglior alleato dell’industria del tabacco, promuovendo di fatto il fumo. “I consumatori – continua l’associazione – hanno bisogno di negozianti specializzati in grado di offrire assistenza nel processo di cessazione del fumo di fumare. I tabaccai non offrono questa consulenza specialistica, perché non hanno questa conoscenza”. Anesvap ha attivato una petizione su Change.org contro la vendita esclusiva di prodotti del vaping nelle tabaccherie.

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