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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 29 maggio al 4 giugno

Nella settimana del No Tobacco day e del World Vape Day, numerose le attività di sensibilizzazione sugli strumenti a rischio ridotto.

KenyaIl raddoppio della tassa sull’e-cig rischia di ampliare ulteriormente il mercato nero
La rimodulazione della tassazione sui prodotti del tabacco provocherà un aumento dei prezzi delle sigarette elettroniche, con un impatto negativo su coloro che fanno affidamento su di esse per smettere di fumare. È l’allarme lanciato da Campaign for Safer Alternatives (Casa), un’associazione di lotta al fumo che si propone come obiettivo concreto l’espansione degli spazi in cui il fumo è bandito. “Si rischia fino a un raddoppio della tassa su vaporizzatori che peraltro rischia di ritorcersi contro gli stessi ideatori”, ha detto il presidente dell’associazione Joseph Magero commentando le proposte contenute nella legge finanziaria. “Le già altissime tasse sul vaping hanno creato in Kenya un fiorente mercato nero per tali prodotti, fino al paradosso che molti negozi vendono vaporizzatori non tassati in pieno giorno“, ha aggiunto Magero.

GlobalSi è celebrato il World Vape Day, la giornata per la sigaretta elettronica
Non si è ancora spenta l’eco delle iniziative legate al World Vape Day celebratosi, come da tradizione, il 30 maggio scorso. Un appuntamento ormai visto in chiave alternativa al No Tobacco Day indetto dall’Organizzazione mondiale di sanità, che invece si svolge il 31 maggio. Anche quest’anno la rete di associazioni dei consumatori World Vapers’ Alliance ha organizzato un evento in diretta streaming accogliendo consumatori, esperti e uomini di scienza. Obiettivo rinnovato: aumentare la consapevolezza sull’efficacia della sigaretta elettronica come ausilio per smettere di fumare. “Il World Vape Day – aveva annunciato Liza Katsiashvili, community manager di World Vapers’ Alliance – è un’occasione speciale per la nostra comunità globale di riunirsi e celebrare il vaping come lo strumento che ha aiutato così tante persone a cambiare la propria vita in meglio. In questo giorno possiamo tutti alzare la voce e dire ai politici che la sigaretta elettronica salva la vita”.

GiapponeDa Catania l’elogio per le politiche di riduzione del danno di Tokio
È il Giappone, assieme al Regno Unito, l’esempio da seguire nelle politiche di riduzione del danno. È il dato emerso dalla conferenza del Centro di eccellenza per la riduzione del danno (Coehar) tenutosi a Catania, tre sessioni di lavoro una delle quali dedicata interamente alle associazioni del mondo della sigaretta elettronica. Ospite internazionale è stato il professore Hiroya Kumamaru dell’Aoi International Hospital di Kawasaki in Giappone, che ha illustrato la felice esperienza del suo Paese sulla strada della riduzione del danno. Un resoconto della conferenza (che ha trattato anche temi generali e più specificatamente italiani) nell’approfondimento di Sigmagazine.

Conferenza Coehar: una lotta al fumo che mette al centro il fumatore

 

AustraliaSperanze nel nuovo governo per un cambio di rotta sul vaping
La bocciatura del governo uscente e la nascita di un nuovo esecutivo in Australia rilancia la speranza di un’inversione di rotta nelle politiche sul vaping. “Speriamo che la guerra aperta per quasi un decennio dal governo a guida liberale sui prodotti a base di nicotina più sicuri finisca sotto il nuovo esecutivo australiano a guida laburista”, ha detto Nancy Loucas, coordinatrice esecutiva di Caphra (Coalition of Asia Pacific Tobacco Harm Reduction Advocates). Le politiche estremamente restrittive in materia dell’ex ministro della Salute Greg Hunt sono state fallimentari, ha aggiunto la coordinatrice di Caphra, e hanno portato a una minima riduzione del tasso dei fumatori che si scontra con i maggiori successi ottenuti da altri Stati molto più aperti nei confronti dell’utilizzo della sigaretta elettronica. “Per salvare migliaia di vite australiane ogni anno, il nuovo governo deve adottare urgentemente una strategia completamente diversa”, ha insistito Loucas. Caphra sostiene che l’approccio rigido anti-vaping dell’Australia sta aumentando il disaccordo con altri Paesi della regione Asia-Pacifico. Una priorità per il nuovo governo e il prossimo ministro della Salute deve essere quella di sostenere un approccio per la riduzione del danno da tabacco (THR), inclusa la disponibilità regolamentata di alternative più sicure per i fumatori.

MessicoCome Oms comanda: vietata la vendita di sigarette elettroniche
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha firmato un decreto che vieta la vendita di sigarette elettroniche nel Paese. E lo ha fatto il 31 maggio, data del No Tobacco Day dell’Organizzazione mondiale di sanità. Una scelta indicativa e una sfoda al buon senso: per combattere il tabacco, Obrador ha scelto di proibire uno strumento che non solo non ne contiene, ma che viene utilizzato da milioni di fumatori in tutto il mondo proprio per smettere di fumare e per ridurre il danno causato dalla combustione del tabacco. Per il Paese nord-americano si tratta comunque di una conferma della propria politica in materia, giacché aveva in precedenza già vietato le importazioni di prodotti del vaping al fine di scoraggiarne l’uso, venendo per questo premiata dall’Oms stessa.

Nel No Tobacco Day il Messico vieta la vendita di sigarette elettroniche

 

BangladeshImpegno di 40 parlamentari per un paese senza fumo entro il 2040
Una quarantina di parlamentari del Bangladesh hanno firmato una dichiarazione con la quale ci si impegna a raggiungere entro il 2040 lo status di paese libero dal fumo. Lo riporta il quotidiano The Dhaka Tribune. La firma dei parlamentari è giunta al termine del Forum parlamentare del Bangladesh per la salute e il benessere (BPFHW) svoltosi presso il Sea Pearl Resort. La conferenza è stata organizzata in associazione con la Shastho Shurokkha Foundation e la Campaign for Tobacco-Free Kids (CTFK) del Bangladesh. Nel documento, i membri del parlamento riconoscono i progressi compiuti negli ultimi decenni attraverso una serie di atti legislativi, che che hanno portato a una riduzione dei tassi complessivi di fumo negli adulti dal 43,3 per cento nel 2009 al 35,3 per cento nel 2017. Ma allo stesso tempo ammettono la necessità di implementare nuove misure per raggiungere traguardi più ambiziosi. L’Asia non è certo un continente in cui le politiche pro-vaping trovano terreno fertile, ma chissà se una volta firmate grandi dichiarazioni, i legislatori vorranno sperimentare strade innovative come quelle per la riduzione del danno che altrove hanno prodotto grandi risultati nella lotta al fumo.

Global – Tobacco Atlas: il tasso di fumatori nel mondo è sceso del 3% tra il 2007 e il 2019
La percentuale di fumatori tra la popolazione adulta mondiale è diminuita negli ultimi anni. È il dato che emerge dall’ultima edizione del Tobacco Atlas, il rapporto realizzato con il supporto dell’organizzazione di ricerca statunitense American Cancer Society. Secondo il rapporto, dal 2007 al 2019 il tasso di fumatori è sceso dal 23 a meno del 20 per cento della popolazione mondiale. A causa della forte crescita della popolazione mondiale, i numeri assoluti sono però ancora elevati: attualmente fuma più di un miliardo di persone nel mondo. L’atlante del tabacco stima i costi globali di follow-up del consumo di tabacco per l’economia e i sistemi sanitari a quasi due trilioni di dollari l’anno. Gli autori del rapporto esprimono preoccupazione per il fatto che nella metà dei paesi considerati nell’indagine, il numero di fumatori di età compresa tra 13 e 15 anni è recentemente aumentato. Il consumo di tabacco è in aumento anche in alcuni paesi dell’Africa, nella regione del Mediterraneo orientale e in Asia.

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