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Consultazione Tpd, Anpvu: aromi fondamentali nelle sigarette elettroniche

L'associazione italiana dei consumatori ha inviato il suo contributo, mettendo in guardia l'Ue dai rischi di misure restrittive.

Limitare la possibilità di accedere ad un prodotto a rischio ridotto come i vaporizzatori personali, alla varietà di aromi degli e-liquid e alle diverse tipologie di hardware, danneggia non solo i fumatori che vorrebbero smettere di fumare ma soprattutto quei milioni di utenti che hanno smesso di utilizzare tabacco combusto grazie all’ausilio dello svapo”. Inizia così il contributo sottoposto dall’associazione italiana dei consumatori si sigarette elettroniche Anpvu alla consultazione pubblica aperta dalla Commissione europea per valutare il quadro normativo sul controllo del tabacco, in vista della revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd). A sostegno di queste preoccupazioni, l’associazione cita non solo di dati dell’Eurobarometro 2020, ma anche il rapporto del Parlamento europeo sul Beating Cancer Plan (che afferma che le sigarette elettroniche potrebbero consentire ad alcuni fumatori di smettere progressivamente di fumare).

Carmine Canino (Anpvu)

A livello di politiche sanitarie – lamenta Anpvu – finora il processo non ha tenuto conto del principio secondo cui i governi hanno il dovere di tutelare il diritto fondamentale dei cittadini di poter godere dei più alti standard di salute fisica e mentale”. Il contributo dell’associazione italiana si concentra soprattutto sulla critica di un eventuale divieto degli aromi diversi dal tabacco nei liquidi per e-cigarette, misura suggerita proprio nel Piano contro il cancro della Commissione europea. Supportata da analisi e sondaggi, l’associazione presieduta da Carmine Canino esprime il timore che molti consumatori sarebbero spinti a rivolgersi a canali illegali per rifornirsi dei loro prodotti o addirittura a tornare a fumare.
Facendo riferimento al crescente numero di prove scientifiche che dimostra l’importanza degli aromi per abbandonare il fumo combusto, Anpvu ribadisce che “gli aromi sono un elemento chiave per aiutare i fumatori a passare ad alternative meno rischiose o a smettere di fumare”, evidenziando anche che, laddove sono state attuate restrizioni sui gusti delle sigarette elettroniche, si è visto un aumento della prevalenza dei fumatori così come del commercio illecito.
L’uso dei vaporizzatori personali con aromi – conclude l’associazione italiana – è associato ad una maggiore cessazione del fumo combusto e può contribuire significativamente a raggiungere una generazione senza fumo entro il 2040 per evitare ulteriori problemi di salute legati al fumo combusto non solo nella popolazione attualmente dipendente dalla nicotina, ma soprattutto in chi subisce il fumo passivo, fonte anch’esso di diversi rischi per la salute”. Ricordiamo che la consultazione rimarrà aperta fino alla mezzanotte del 17 giugno e che tutti possono partecipare sia a titolo individuale che in rappresentanza delle proprie organizzazioni o del proprio gruppo d’interesse. Per farlo è sufficiente collegarsi all’apposita pagina web e registrarsi.

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