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CdS, Adm ancora sconfitta: oscuramento ingiusto, Ribilio riattiva il sito web

Lo shop destinato esclusivamente agli operatori di settore era stato oscurato per la presunta inosservanza del divieto di vendita a distanza. Ma il Consiglio di Stato lo fa riaccendere.

Ancora una sconfitta legale per l’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Questa volta a ricorrere al Consiglio di Stato per far valere le proprie ragioni è stata Vapour International, la casa madre di aziende come Ribilio e Kiwi. Dallo scorso mese di gennaio, il sito di Ribilio è sottoposto a sanzione di oscuramento da parte di Adm. Ma la giustizia ha deciso che può essere riattivato. Questo perché, secondo l’Agenzia, non rispetterebbe i vincoli stabiliti dalla normativa nazionale che vieta la vendita di prodotti liquidi da inalazione sul web. Il provvedimento non teneva però in considerazione che il sito Ribilio.com è destinato unicamente agli operatori del settore e non consente l’accesso ai privati. Ci è voluto il Consiglio di Stato per dirimere una questione che si sarebbe potuta risolvere semplicemente con il buonsenso, facendo così risparmiare tempo alla giustizia e denaro ai contribuenti per le spese legali addebitate ad Adm. La questione è stata rimandata al Tar che non potrà far altro che prendere atto del parere del Consiglio di Stato dando anche due ulteriori pareri nel merito. il primo è come si interpreta la disposizione sulla vendita, “ovverossia – si legge in sentenza – se riguarda solo l’operatore economico che vende a consumatori e che deve essere autorizzato all’istituzione e alla gestione di un deposito fiscale, o anche l’operatore economico che commercializza esclusivamente via web“; il secondo sulle modalità di spedizione degli ordini contenenti prodotti liquidi da inalazione che, “dopo essere state depositate presso il deposito autorizzato richiesto dall’Amministrazione, dovrebbero essere poi effettuate presso i singoli punti vendita, in quanto il rappresentante fiscale non sembrerebbe abilitato, tra le altre attività, a ricevere le merci, detenerle e spedirle“.l Cds ha anche puntualizzato che “sussiste il pericolo di pregiudizio grave ed irreparabile nelle more che venga definitivamente deciso il merito della causa, attesa la rilevante entità degli importi economici delle forniture che, laddove perduti, potrebbero mettere in serio dubbio la continuità aziendale“.
Vapour International è stata rappresentata nelle fasi del giudizio dagli avvocato Alberto Gava e Dario De Blasi.

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