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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 3 al 9 luglio

Panama vieta la vendita e l'importazione di sigarette elettroniche. Merce di scambio per essere stata designata come sede del Cop10 del prossimo anno?

CinaVerso i 30 miliardi di dollari il valore delle esportazioni cinesi di sigarette elettroniche nel 2022
Il valore delle esportazioni cinesi di sigarette elettroniche raggiungerà i 186,7 miliardi di CNY (27,82 miliardi di dollari) quest’anno, secondo quanto riporta Pandaily, citando il Blue Book of Electronic Cigarette Exports, pubblicato dalla China Electronics Chamber of Commerce. Secondo il Blue Book, la Cina ha esportato sigarette elettroniche per un valore di 138,3 miliardi di CNY nel 2021, il 180% in più rispetto all’anno precedente. Altri dati: nel primo trimestre del 2022, il valore delle esportazioni cinesi di sigarette elettroniche si è attestato a 45,3 miliardi di CNY; la maggior parte di queste esportazioni (58%) è stata destinata agli Stati Uniti, seguiti dall’Unione Europea e dalla Gran Bretagna (24%) e dalla Russia (8%). Il Sud-est asiatico e il Medio Oriente hanno rappresentato rispettivamente il 5% e il 4% delle esportazioni. Nel 2021 erano attive più di 1.500 imprese nazionali di produzione e di marca di sigarette elettroniche, più di 190.000 punti vendita al dettaglio e quasi 100.000 catene di fornitura e imprese di servizi di merce. L’industria nazionale delle sigarette elettroniche impiega direttamente circa 1,5 milioni di persone e indirettamente 4 milioni di persone, per un totale di circa 5,5 milioni di persone. Dal 1° maggio il governo cinese ha creato un nuovo quadro normativo per il settore del vaping, ponendo le sigarette elettroniche sotto la giurisdizione della State Tobacco Monopoly Administration (Stma).

Francia – Barometre 2022 spiega i segreti del successo del vaping francese
Piacere, prezzo, accessibilità e aromi sono i pilastri del successo del vaping in Francia. Lo rivela il “Barometre 2022”, la tradizionale indagine commissionata dall’associazione di produttori France Vapotage e condotta da Harris Interactive che ha intervistato un campione di 3.033 persone nello scorso mese di maggio. Il sondaggio fornisce anche altre indicazioni interessanti per chi studia il mercato d’Oltralpe: il 50% dei cittadini e più dell’80% degli svapatori francesi considerano la sigaretta elettronica un alleato efficace nella lotta al tabacco e chiedono alle istituzioni pubbliche un intervento deciso a suo sostegno. Anche perché l’immagine dell’e-cigarette resta piuttosto fragile, nonostante gli sforzi compiuti da Santé Publique France. Colpa di informazioni carenti e non sufficientemente veicolate e di una comunicazione improntata spesso sull’allarmismo. Particolare accento viene messo dall’indagine sulla questione prezzo: il costo minore rispetto alle sigarette tradizionali è un forte incentivo verso l’e-cig e già solo un aumento compreso tra 50 centesimi e 1 euro potrebbe indurre a un ritorno al fumo più di un terzo dei consumatori intervistati. Altri dati interessanti nell’approfondimento di Sigmagazine.

La forza della sigaretta elettronica? Risparmio, piacere, salute e aromi

 

IrlandaTorna a salire il tasso dei fumatori mentre si rifiutano gli strumenti di riduzione del danno
Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento della Salute irlandese, relativi all’indagine Healthy Ireland Survey 2021, il tasso di fumatori è passato negli ultimi due anni dal 17% al 18%. L’associazione Vape Business Ireland (VBI) ha lanciato un allarme, sostenendo che questo aumento dei tassi di fumo potrebbe essere attribuito al “continuo rifiuto di opzioni comprovate di riduzione del danno come il vaping”. Una prova diretta del fallimento della strategia del governo per raggiungere l’obiettivo di un’Irlanda libera dal tabacco entro il 2025. “I risultati di oggi rappresentano un colpo significativo all’ambizione del governo di realizzare una società libera dal tabacco entro il 2025”, ha detto il portavoce di VBI Eoin O’Boyle, “il probabile mancato raggiungimento di questo obiettivo può essere in parte attribuito al continuo rifiuto di opzioni di riduzione del danno comprovate come il vaping da parte dei nostri organismi di sanità pubblica”. Il risultato risulta ancora più deludente se confrontato con quanto avviene nella confinante Gran Bretagna: “Ciò è in diretto contrasto con il Regno Unito, dove i tassi di fumo sono in declino da lungo tempo”, ha proseguito O’Boyle, “una tendenza sostenuta da un approccio pragmatico di adozione e promozione del vaping come alternativa meno dannosa al tabacco fumato”.

 

PanamaNella sede della prossima Cop 10 dell’Oms in vigore il bando di vendita dei prodotti del vaping
È il paradiso di evasori fiscali e faccendieri, il luogo dove gli scandali finanziari degli ultimi hanno hanno sempre trovato domicilio. E in un posto così ambiguo l’Organizzazione mondiale della sanità ha stabilito di organizzare la più importante conferenza mondiale sul tabacco, la Cop 10 del prossimo anno. E, probabilmente come ringraziamento, il presidente Nito Cortizo ha deciso di vietare la vendita delle sigarette elettroniche, in omaggio alla strategia ostile al vaping perseguita dall’organizzazione ginevrina. C’è un senso logico, forse anche due, se è vero che Cortizo aspira a qualche incarico o incentivo ulteriore dall’Oms. Intanto ha dato il via libera alla legge, che non bandisce l’utilizzo dell’e-cig ma ne vieta l’importazione e la vendita, estendendola a tutti i prodotti del vaping, sia con che senza nicotina.

Panama, il Paradiso dei faccendieri proibisce la sigaretta elettronica

 

Svizzera/FranciaIl pit-stop alla sede dell’Oms di Ride4Vape
Come preannunciato, il tradizionale viaggio in bicicletta del presidente dell’associazione italiana dei produttori di sigarette elettroniche Anafe ha fatto tappa in Svizzera e Francia, per questa terza edizione dell’iniziativa che per la prima volta ha varcato i confini italiani. Particolarmente simbolica la fermata a Ginevra, alla sede dell’Organizzazione mondiale della sanità, dove Umberto Roccatti (accompagnato dal compagno di pedale Gabriele Alessio) ha consegnato ai funzionari una chiavetta usb contenente una raccolta di studi scientifici indipendenti internazionali, attestanti la drastica minore dannosità della sigaretta elettronica rispetto al tabacco combusto e la sua efficacia come aiuto per smettere di fumare. Tappa finale è stata Strasburgo, in occasione della seduta plenaria del parlamento europeo, ricca di incontri politici con gli europarlamentari per discutere delle imminenti revisioni delle due direttive (Tpd e Ted).

Ride4Vape, consegnati all’Oms studi scientifici per la sigaretta elettronica 

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