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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 7 al 13 agosto

Dalla Germania un nuovo studio conferma le potenzialità della sigaretta elettronica come strumento di riduzione dei danni da fumo. Intanto in Gran Bretagna maxi sequestro di dispositivi usa e getta.

GermaniaStudio, l’assenza di combustione nella sigaretta elettronica riduce in maniera drastica i danni rispetto al fumo
L’uso della sigaretta elettronica riduce in maniera drastica l’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici rispetto al fumo di tabacco combusto. Si tratta di sostanze che si creano dalla combustione di materiali organici e rappresentano uno dei pericoli principali del fumo. Alcune di esse sono state classificate come cancerogeni certi o probabili per l’uomo. Lo studio che è giunto a questa conclusione si intitola “Assessment of the exposure to polycyclic aromatic hydrocarbons in users of various tobacco/nicotine products by suitable urinary biomarkers” e arriva dalla Germania. Lo ha realizzato un team tutto composto da studiosi tedeschi dell’Analytisch-Biologisches Forschungslabor di Planegg, coordinato da Gerhard Scherer e sarà pubblicato su Archives of Toxicology. Attraverso indagini complesse, gli autori sono riusciti a confermare risultati analoghi di molti studi precedenti su questo argomento, dimostrando la drastica riduzione del danno per chi passa dalla sigaretta tradizionale a un prodotto a rischio ridotto. È quindi importante, scrivono gli autori, “valutare l’esposizione agli idrocarburi policiclici aromatici con metodi adeguati nei consumatori di prodotti a base di tabacco/nicotina di nuova generazione, destinati a sostituire le sigarette combustibili, una delle principali fonti di esposizione non professionale a queste sostanze”. Un approfondimento dello studio, compresa la metodologia di analisi seguita dai ricercatori tedeschi, nell’articolo di Sigmagazine.

Studio tedesco, sigarette elettroniche: senza combustione nessun danno

 

UcrainaPiù stringenti limitazioni per fumo e utilizzo e-cig e Htp nei luoghi pubblici e di lavoro
Il governo ucraino ha modificato la definizione di “prodotto del tabacco” includendo i prodotti del tabacco riscaldato (Htp), rendendoli soggetti alle stesse restrizioni delle sigarette combustibili, secondo quanto previsto dalla Convenzione quadro sul controllo del tabacco. Di conseguenza, è ora illegale fumare i prodotti del tabacco riscaldato nei luoghi pubblici. Inoltre, le nuove norme vietano le sale fumatori in aree aziendali e autorizzano le autorità locali a creare ulteriori luoghi liberi dal fumo. Dal 2012 vige nei luoghi di lavoro ucraini il divieto di fumo di prodotti del tabacco, così come di utilizzo di narghilè e di svapo di sigarette elettroniche, ma fino a poco tempo fa le aree fumatori erano ancora consentite. La nuova legge ritiene responsabili di eventuali infrazioni sia i fumatori sia le aziende. All’inizio di quest’anno, l’Ucraina ha iniziato a richiedere ai produttori di sigarette elettroniche e di liquidi elettronici di stampare avvertenze sulla salute su uno spazio pari al 30% della confezione. A partire dall’11 luglio 2023, diventerà inoltre illegale promuovere sigarette elettroniche, liquidi elettronici e Htp o vendere tali prodotti con aromi. E a partire dall’11 gennaio 2024, le sigarette tradizionali e combustibili dovranno recare avvertenze sanitarie illustrate che coprano il 65% di entrambi i lati della confezione. Ogni anno 85.000 ucraini muoiono per malattie legate al fumo (dati Oms). Gli esperti stimano che il fumo provochi perdite economiche annuali pari al 3,2% del Pil ucraino, in parte dovute ai costi di cura delle malattie correlate al fumo.

 

Gran Bretagna Rapporto, da 2016 a 2019 crollo vendite sigarette tradizionali, mentre cresce l’e-cig
La vendita di sigarette tradizionali diminuisce (se non addirittura crolla) in quei Paesi dove si registra un aumento delle vendite delle sigarette elettroniche, prodotto di gran lunga meno dannoso. Una conferma arriva dal rapporto realizzato da un team guidato da ricercatori dell’Università di Edimburgo, che ha analizzato i dati di vendita di quasi 1.400 minimarket in Scozia, Inghilterra e Galles e ha confrontato le transazioni avvenute nelle settimane tipiche di marzo, giugno, settembre e dicembre 2016 con quelle degli stessi periodi del 2019. I risultati mostrano che le vendite di prodotti del tabacco sono diminuite del 47% nei tre anni. Nel 2016, l’11% delle transazioni riguardava solo il tabacco, ma questa percentuale è scesa al 6% nel 2019. Anche la percentuale di vendite contenenti un mix di prodotti del tabacco e altri articoli è diminuita, passando dal 14% al 9%. Mentre le vendite medie settimanali nei minimarket sono diminuite del 16% tra il 2016 e il 2019, le vendite di prodotti del tabacco hanno subito un calo più marcato rispetto a qualsiasi altro articolo. Ma parallelamente al calo dei prodotti del tabacco, le vendite di alcuni prodotti – tra cui le sigarette elettroniche – sono aumentate nel corso del triennio. “Questo è quel che accade nei Paesi in cui vengono promosse con più vigore alternative sicure di assunzione della nicotina per fumatori adulti”, ha commentato sul suo account Twitter il neurobiologo Charles A. Gardner, sottolineando come anche il Giappone abbia registrato un crollo delle vendite di sigarette di tabacco del 40% in 5 anni.

GermaniaReati e traffici illegali per lo shisha, il mondo del vaping prende sempre più le distanze
Il legame fra criminalità e commercio legato allo shisha (le pipe ad acqua) è in Germania cronaca (nera) quotidiana. Un ultimo caso è esploso nel popoloso Land del Nord Reno-Vestfalia, dove perquisizioni della polizia hanno permesso di scoprire un grande traffico illegale di tabacco per pipe ad acqua, per un valore nell’ordine di milioni di euro. Al clan sono stati imputati anche altri reati come riciclaggio di denaro sporco e truffa riguardo agli aiuti statali per attenuare le conseguenze economiche della pandemia (quelli che in Italia sono passati sotto il nome di “ristori”). Da tempo il mondo del vaping, in Germania soprattutto agli esordi molto legato a quello del consumo di shisha, sta cercando di ritagliarsi una sua dimensione autonoma e di sganciarsi da un’immagine comune.

Gran BretagnaA Liverpool sequestrate migliaia di e-cig usa e getta non regolamentari
Migliaia di sigarette elettroniche usa e getta non conformi alla normativa sono state sequestrate a Liverpool, in Inghilterra, nel corso di una vasta operazione anti-contrabbando. Pur non facendo più parte dell’Unione Europea, il Regno Unito ha mantenuto operativi i limiti di nicotina di 20 milligrammi per millilitro e del contenitore precaricato di 2 millilitri e quelle sequestrate contenevano un livello di nicotina fino a 2,5 volte superiore al consentito. L’allarme è partito da segnalazioni non anonime fatte alle autorità di sicurezza da genitori e operatori specializzati. “La vendita di sigarette elettroniche non conformi – si legge nella nota diramata a seguito dei sequestri – è una preoccupazione, in particolare perché gli standard commerciali stanno ricevendo numerosi reclami relativi alla vendita di questi prodotti a minorenni”.

“Operazione Pulizia” contro sigarette elettroniche usa e getta non conformi

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