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Sigarette elettroniche e liquidi sul web, anche eBay nel mirino di Adm

Inibiti 115 shop ospitati sulla nota piattaforma di aste e vendite online che, senza autorizzazione, proponevano in vendita prodotti del tabacco gravanti da accisa o imposta di consumo.

Anche la nota piattaforma di aste e vendite on line eBay finisce sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori delle Agenzie delle Accise, Dogane e Monopoli. Con decorrenza immediata sono stati inibiti 115 shop virtuali perché proponevano in vendita prodotti del tabacco senza regolare autorizzazione. La normativa italiana (Decreto legislativo 504/95, Decreto legislativo 6/2016, Legge 165/62, Decreto legislativo 300/04) fa divieto di vendere a distanza, anche transfrontaliera, qualsiasi prodotto del tabacco sia soggetto ad accisa o imposta di consumo. Non soltanto sigarette e tabacco trinciato ma anche sigarette elettroniche precaricate, flaconi di liquido da inalazione, filtri e cartine. A differenza del tabacco tradizionale, le sigarette elettroniche e i liquidi di ricarica in Italia possono essere venduti sul web soltanto previa autorizzazione alla gestione di deposito fiscale concessa dall’Agenzia dei Monopoli.
L’azione di Adm sta sempre più andando nel dettaglio, cercando di scovare nel mare magnum di internet le attività di compravendita non consentite. Ma l’opera è titanica perché ogni giorno nascono decine di canali di vendita in tutte le piattaforme, non soltanto quelle specializzate nell’e-commerce ma anche all’interno dei social network. Negli ultimi mesi le sigarette elettroniche usa e getta stanno rappresentando un punto di svolta del commercio dei dispositivi elettronici di somministrazione di nicotina, essendo richiesto da centinaia di migliaia di consumatori, spesso anche alle prime esperienze di vaping. In Italia, però, questa tipologia di prodotto deve sottostare a imposizione fiscale e la vendita può essere effettuata soltanto da una rete composta da tre attori precisi: negozi autorizzati alla vendita di liquidi da inalazione (insegna blu con e-cig stilizzata e numero di autorizzazione comunale), dalle tabaccherie (insegna con T e numero di autorizzazione comunale), siti online di depositi fiscali (numero autorizzazione Adm indicato in ogni pagina web). Nel resto d’Europa le sigarette elettroniche usa e getta sono invece di libera vendita, con le sole limitazioni imposte dalla direttiva europea sui tabacchi: non più di 2 millilitri di liquido e non più di 20 milligrammi per millilitro di nicotina (2%).
Il cortocircuito informativo probabilmente nasce anche da questa evidente differenza di gestione e controllo normativo dovuta all’esistenza in Italia di una Agenzia unica nel suo genere. Basti pensare che in Italia i liquidi senza nicotina dal punto di vista fiscale sono considerati alla stregua della nicotina e per questo devono sottostare agli stessi adempimenti formali, burocratici e amministrativi, sia in fase di produzione che di vendita, come se fossero prodotti del tabacco (tra cui l’applicazione del contrassegno fiscale destinato, una vera e propria aberrante forzatura legislativa). Parificazione che invece non esiste in alcun altro paese del mondo. E, visto che il web è per definizione senza confini, può accadere che qualcosa lecitamente venduto a livello internazionale sia invece vietato in una piccola porzione del mondo. Ma, come si suol dire, la legge non ammette ignoranza e spetta al venditore e all’acquirente – con il beneficio della buonafede – conoscere le regole e le leggi del luogo in cui vogliono esercitare.
Chiunque volesse conoscere l’elenco dei soggetti e delle pagine web autorizzate alla vendita di liquidi e sigarette elettroniche usa e getta può consultare il sito istituzionale di Adm nella sezione dedicata ai prodotti liquidi da inalazione.

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