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Sigarette elettroniche vietate: Elena Morali rischia l’arresto in Thailandia

Il Paese del sud-est asiatico è noto per essere tra i più proibizionisti al mondo in materia di vaping e riscaldatori di tabacco.

Quando si va all’estero è sempre buona consuetudine conoscere le leggi locali. Soprattutto in materia di tabacco e sigarette elettroniche, prodotti oggi più che mai sotto la lente d’ingrandimento di buona parte delle dogane internazionali e delle forze di polizia.
Se Elena Morali e Luigi Favoloso, tra le coppie televisive più social del momento, (“Pupa” lei, gieffino lui),  si fossero informati, non avrebbero vissuto quello che oggi possono raccontare come uno spiacevole inconveniente ma che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di ben più grave. Mentre si trovavano a Phuket, in Thailandia, nel corso di un controllo della locale polizia, Morali è stata trovata in possesso di un riscaldatore di tabacco. A raccontare il fatto, è stata proprio la coppia al rientro in Italia. “Eravamo in motorino e ad una rotonda ci ferma un poliziotto, nonostante vicino a noi fosse pieno di gente senza casco. Però loro fermavano solo turisti. Ci fermano e come prima domanda ci chiedono: avete sigarette? Volevano sapere se nello specifico fumassi sigarette elettroniche”. A quel punto – prosegue il racconto Favoloso in un video pubblicato sui social network – gli agenti avrebbero perquisito la compagna trovando la sigaretta elettronica (il riscaldatore Iqos, ndr) con la minaccia di portarla in carcere fino al mattino seguente, oltre ad una multa di 50.000 Bath (circa 1500 euro). “Alla fine uno dei poliziotti dice: ok se paghi il doppio“. Così – prosegue il racconto – sarebbe stato condotto ad un bancomat per ritirare la cifra ma, non potendo ritirare l’intera somma, gli agenti si sarebbero accontentati di 750 euro ai quali avrebbe aggiunto ulteriori 90 euro che aveva in tasca.
Esperienza ancora più drammatica fu vissuta qualche tempo fa da una cittadina francese che aveva una sigaretta elettronica caricata con liquido nicotinizzato: gli agenti non si accontentarono di denaro contante ma, dando seguito alla legge, la trassero in arresto. La vicenda ha certamente del grottesco: sarebbe impossibile in un Paese occidentale vivere un’esperienza del genere, soprattutto a causa di una sigaretta elettronica. Ma la Thailandia è nota per essere tra i Paesi più proibizionisti al mondo in materia di riscaldatori e sigarette elettroniche. Prima di abbandonare i confini italiani per affrontare viaggi soprattutto in Paesi extraeuropei sarebbe sempre buona cosa informarsi sulle regole del luogo, sia attraverso le pagine di una rivista specializzata come è Sigmagazine per le questioni in materia di tabacco e vaping, sia consultando il servizio web Viaggiare Sicuri messo a disposizione dal Ministero per gli Affari Esteri per le precauzioni di carattere generale.

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