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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 28 agosto al 3 settembre

Nuove ricerche confermano le potenzialità della sigaretta elettronica per smettere di fumare. Intanto, in vista della revisione della Tpd, la rete internazionale dei consumatori annuncia manifestazioni nelle piazze di tutta Europa.

Usa/Canada/Gran Bretagna/AustraliaStudio: si gestisce meglio lo stress smettendo di fumare con l’e-cig
Chi smette di fumare utilizzando la sigaretta elettronica ottiene gli stessi benefici di salute di chi è riuscito a farlo senza. Ma chi usa l’e-cigarette riesce ad affrontare meglio lo stress e le emozioni negative. È il risultato di uno studio pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, intitolato “Experienced Effects on Well-Being following Smoking Cessation: Findings from the 2020 ITC Four Country Smoking and Vaping Survey”, che ha analizzato i dati dell’indagine su fumo e svapo condotta in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti. Autori: Lin Li, Ron Borland e Michael Le Grande della University of Melbourne, Hua-Hie Yong della Deakin University, Shannon Gravely e Geoffrey T Fong della University of Waterloo, Kenneth Michael Cummings della Medical University of South Carolina e Katherine East del King’s College London. “La maggior parte degli ex fumatori ha riportato cambiamenti nel proprio benessere da quando ha smesso”, scrivono gli autori in conclusione, “il benessere è migliorato con la durata del tempo da quando ha smesso, ma non sembrava essere influenzato dall’uso quotidiano della sigaretta elettronica, mentre la gestione dello stress appare migliore tra i vaper”. Nel resoconto di Sigmagazine approfondimento sulla metodologia della ricerca e sui suoi risultati.

Chi smette di fumare con l’e-cig gestisce meglio lo stress

 

ColombiaAsoVape contesta proposta di tassa sul vaping: favorirà il mercato nero e la diffusione del vaping tra i minori
AsoVape Colombia, l’associazione colombiana che tutela interessi e diritti dei consumatori di sigarette elettroniche ha criticato la proposta di Carolina Giraldo Botero, rappresentante della Camera dei Deputati per Risaralda (l’alleanza dei partiti e movimenti ecologisti). Botero ha proposto di aggiungere tasse sul tabacco e sul vaping nella riforma fiscale in discussione in questi mesi. L’associazione dei vaper colombiani contesta alla deputata di aver agito in totale solitudine, senza essersi preoccupata di consultare gli utenti e gli imprenditori del vaping in merito a una proposta carica di conseguenze per l’intero settore e per la salute pubblica. La sua proposta finirà per favorire il mercato nero, denuncia AsoVape, il contrabbando e la messa di questi dispositivi illegali e contraffatti nelle mani dei minori.

 

MacaoApprovate forti restrizioni allo svapo, ma si agita lo spettro del divieto totale
Il parlamento di Macao, regione autonoma situata sulla costa sud della Cina continentale, ha esteso al settore del vaping l’attuale legge sulla prevenzione del fumo, vietando così la produzione, la distribuzione, l’importazione, l’esportazione e il trasporto all’interno e all’esterno della regione alle sigarette elettroniche e ai prodotti a esse legati. La proposta è stata approvata all’unanimità durante il dibattito dell’Assemblea legislativa. Tuttavia, diversi membri hanno affermato che il governo dovrebbe andare oltre e istituire un divieto totale. La legge prevede sanzioni di 4.000 MOP (la valuta del luogo, la pataca di Macao) pari a 500 dollari per i singoli e multe tra i 20.000 e i 200.000 MOP per le aziende (tra i 2.500 e i 25.000 dollari). A Macao, le vendite di sigarette elettroniche sono state limitate dal 2017, inseguendo il controverso obiettivo della salvaguardia della salute in barba a tutti gli studi scientifici ufficiali ormai sfornati da centri di ricerca medica autorevoli. Il direttore dell’Ufficio sanitario Alvis Lo ha appunto dichiarato che l’obiettivo di tali misure è la protezione della salute pubblica: “L’uso delle sigarette elettroniche è dannoso per la salute, in particolare provoca effetti nocivi alle donne incinte, ai bambini e agli adolescenti, oltre a esporre i non fumatori alla nicotina e ad altre sostanze chimiche nocive“. Tutte “sentenze” ormai da tempo smentite da ogni studio in materia.

 

GermaniaDall’Università di Norimberga una spinta per politiche europee di riduzione del danno
Meno proibizionismo verso la sigaretta elettronica e sostegno alle politiche di riduzione del danno. È quanto ha chiesto Frank-Ulrich Fricke, economista sanitario e professore all’Università Tecnica di Norimberga, in un Policy Paper recentemente pubblicato in lingua inglese dal think tank europeo European Liberal Forum. Fricke invoca una “nuova strategia” dell’Unione Europea nella regolamentazione del tabacco. Il proibizionismo, cioè l’approccio che prevede la messa al bando delle sostanze che creano dipendenza, ha ampiamente fallito, sostiene il docente. L’approccio della riduzione del danno, tuttavia, doveva essere mirato con precisione, giacché non esisteva un approccio standard e il successo non era facile da misurare. La riduzione del danno è tuttavia sostenuta a livello istituzionale, aggiunge Fricke, ad esempio – sostiene – dalla Direzione Generale Salute della Commissione europea. Fricke spiega poi che la riduzione del danno e le sigarette elettroniche non hanno praticamente alcun ruolo nella strategia di controllo del tabacco, a differenza di quel che avviene in Gran Bretagna. I costi giocano un ruolo importante, conclude il professore di Norimberga: regolamentazione e tassazione delle sigarette elettroniche dovrebbero essere diverse da quelle tradizionali e si dovrebbe anche prestare attenzione alla promozione di prodotti a basso rischio come obiettivo a breve termine.

 

Gran BretagnaIl 2022 porta in dono il record di svapatori
Arriva dall’indagine annuale “Smokefree GB”, realizzato da YouGov per la fondazione Ash (Action on smoking and health), il miglior risultato di sempre sul numero dei vapers nel Regno Unito. E secondo questi dati sono 4,3 milioni gli utilizzatori di sigarette elettroniche, pari a una quota dell’8,3% della popolazione. Si tratta del massimo storico mai raggiunto, con un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo scorso anno e di addirittura 6,6 punti rispetto al 2012. Le interviste sono state realizzate a febbraio e marzo del 2022. Il 57% degli svapatori britannici è costituito da ex fumatori, persone che sono riuscite ad affrancarsi dal fumo grazie ai nuovi dispositivi alternativi. La percentuale degli utilizzatori che non ha mai fumato, invece, è pari solo all’1,3%. Per quanto riguarda i prodotti utilizzati, i dispositivi preferiti (dal 65% dei vaper) sono quelli con tank ricaricabili, dato che conferma le indagini degli anni precedenti. C’è tuttavia anche un numero ancora negativo: anche in Gran Bretagna un terzo dei fumatori (32%) ritiene erroneamente che svapare sia dannoso quanto fumare o addirittura di più. L’analisi più approfondita dell’indagine della fondazione Ash nell’articolo di Sigmagazine.

Gran Bretagna: nel 2022 record di utilizzatori di sigaretta elettronica

 

EuropaTorna sulle strade del continente il camper pro-vaping della World Vapers’ Alliance
Il camper della World Vapers’ Alliance (WVA) si rimette in viaggio sulle strade d’Europa per rinnovare il messaggio a favore dell’utilizzo della sigaretta elettronica che può salvare fino a 19 milioni di vite umane sul nostro continente. Il tour, #BackVapingBeatSmoking, torna dunque a un anno di distanza e si rivolge innanzitutto ai decisori politici. Ma la campagna intende anche mobilitare l’opinione pubblica e invitarla a fare su questo tema che interessa la salute di tutti da cassa di risonanza. Diviso in undici tappe, il viaggio attraverserà sei Paesi nei mesi di ottobre e novembre. Partenza fissata al 5 ottobre, da Strasburgo in Francia, una delle due sedi del Parlamento europeo dove sarà allestita l’installazione artistica di protesta Don’t Let 19 Million Lives Fall .

Consumatori di sigarette elettroniche in piazza per difendere gli aromi

 

ThailandiaIl ministro della Salute ribadisce il divieto di importazione di sigarette elettroniche
Non demorde dalle sue posizioni ostili al vaping il ministro della Salute thailandese Anutin Charnvirakul, ribadendo che a suo personale avviso le sigarette elettroniche compromettono la salute dei consumatori, di cui più della metà sono giovani. Come riporta il Bangkok Post, intervenendo a una conferenza nazionale sulle sigarette e la salute pubblica tenutasi a Bangkok all’inizio della settimana, Charnvirakul ha sottolineato la necessità di continuare a vietare le importazioni di sigarette elettroniche per proteggere i giovani dai rischi per la salute associati al vaping.

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