Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Stati generali della sigaretta elettronica: focus su sanità e usa e getta

L'industria del vaping britannico si riunisce per discutere dei problemi che attanagliano il settore e di come potenziare il dialogo con le istituzioni politiche e sanitarie.

Si terranno il prossimo 18 novembre a Londra gli stati generali degli operatori britannici della sigaretta elettronica. L’evento avrebbe dovuto tenersi già a settembre ma è stato rimandato a causa della morte della Regina Elisabetta II.
L’organizzazione è curata dalla Uk Vaping Industry (Ukvia), associazione che raccoglie le aziende di produzione e di distribuzione del Regno Unito. Al centro del dibattito: le discussioni sullo svapo giovanile, la sostenibilità ambientale, la vendita di prodotti non conformi e le politiche sanitarie. Ricordiamo che nel Regno Unito la sigaretta elettronica può essere prescritta dal servizio sanitario come strumento per smettere di fumare e viene anche ai pazienti in molti ospedali.
John Dunne, direttore generale di Ukvia, mette però in allarme per la massiccia diffusione di sigarette elettroniche usa e getta: “I punti all’ordine del giorno rappresentano questioni critiche che richiedono attenzione e azione urgenti. Secondo la revisione indipendente di Javed Khan commissionata dal governo inglese in estate ha evidenziato che lo svapo ha un ruolo fondamentale per abbandonare il fumo. Di conseguenza, dobbiamo mettere ordine e dimostrare ai dubbiosi e ai disinformatori che possiamo avere un impatto importante sulla salute senza però danneggiare l’ambiente e senza mettere i bambini a rischio di svapare. Negli ultimi mesi rapporti credibili hanno mostrato che lo svapo tra i giovani di età tra gli 11 e i 17 anni è aumentato dal 4 al 7% in due anni. Inoltre, mentre i rifiuti di tabacco sono una delle forme di inquinamento da plastica più abbondanti al mondo con trilioni di singoli mozziconi gettati a terra e in acqua, un recente studio che presenteremo nel corso dell’incontro ha rivelato che oltre il 50 per cento dei vaporizzatori usa e getta viene gettato nei rifiuti indistinti, rispetto al 33% in media di tutti gli altri tipi di vaporizzatori. Dobbiamo prendere sul serio questi rapporti e dobbiamo agire di conseguenza”. Il Forum punterà anche i riflettori sulla comunità sanitaria e sulla necessità che possa abbracciare universalmente la causa dell’harm reduction se si vuole realizzare il grande sogno di tutelare la salute pubblica attraverso le sigarette elettroniche. “Sullo svapo c’è ancora troppa incoerenza – continua Dunne – da parte del servizio sanitario. Nonostante il governo assegni alla sigaretta elettronica un ruolo chiave per un futuro senza fumo, molto resta ancora da fare per ottenere il pieno supporto universale nelle strutture sanitarie e per aumentare la conoscenza di medici e infermieri. Ad esempio, un altro rapporto ha rivelato che la maggior parte delle strutture del sistema sanitario nazionale in Inghilterra ancora vietava lo svapo, nonostante ci sia perfino una richiesta di Public Health England di aprire negozi di sigarette elettroniche all’interno degli ospedali e di rimuovere qualsiasi restrizione all’utilizzo. Non dimentichiamo – conclude Dunne – che le recenti sperimentazioni sui prodotti per lo svapo tra i pazienti con problemi di fumo nei reparti di pronto soccorso si sono rivelate molto efficaci”.

LEGGI ANCHE:

Regno Unito, il governo: Non vieteremo la sigaretta elettronica negli ospedali

Sigarette elettroniche, Public Health England: Fondamentali contro il fumo

Public Health England: ecco perchè la sigaretta elettronica riduce del 95% i danni del fumo

Articoli correlati