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Sigarette elettroniche nei bar: prezzo imposto dalla tabaccheria di riferimento

L'Agenzia delle Dogane chiarisce che i titolari di patentino che vogliono vendere liquidi e usa e getta devono comprare la merce dal tabaccaio d'appoggio e rivenderla al prezzo deciso da quest'ultimo.

A seguito di numerose richieste di precisazione, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli ha ribadito che i possessori di patentino per la vendita di tabacchi (bar, teatri, ecc.) possono vendere anche prodotti liquidi da inalazione purché acquistati presso la loro tabaccheria di riferimento. L’approvvigionamento, dunque, non è libero ma deve essere agganciato all’attività titolare della licenza di vendita di tabacchi e generi di monopolio. Anche il prezzo di vendita al pubblico deve essere congruo: non può essere superiore a quello della tabaccheria. I patentini che vorranno vendere i liquidi di ricarica per sigarette elettroniche e sigarette elettroniche usa e getta devono fare istanza ad Adm e, se accolta, potranno rifornirsi presso la tabaccheria indicata in fase di autorizzazione. “Resta inteso – spiega il direttore generale Marcello Minenna – che è preciso obbligo della rivendita di aggregazione (tabaccheria, ndr) rifornirsi dei prodotti nelle tipologie e nei quantitativi richiesti dal titolare del patentino nonché ad applicare, nei confronti di quest’ultimo, un prezzo non superiore a quello normalmente praticato e secondo criteri di congruità quanto a prezzi e quantità”.
La contraddizione della norma è evidente: per i titolari di autorizzazione alla vendita di Pli il mercato è parzialmente libero ad eccezione dell’acquisto all’ingrosso da effettuarsi presso un qualsiasi deposito fiscale a prezzo contrattato tra le parti; i titolari di patentino invece sono obbligati a rifornirsi presso un solo soggetto (tabaccheria di riferimento) e rivendere a prezzo imposto e deciso dal tabaccaio di riferimento. Secondo alcune interpretazioni giuridiche, l’azione normativa di Adm potrebbe essere impugnata in Tribunale per irragionevolezza della norma e disparità di trattamento commerciale.

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