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Nuova Zelanda: crolla il fumo, gli svapatori quotidiani superano i fumatori

Grazie alle politiche di riduzione del danno, per la prima volta si verifica il sorpasso degli utilizzatori di sigaretta elettronica.

Grazie alla sua politica di riduzione del danno da fumo, che promuove la sigaretta elettronica fra i fumatori, la Nuova Zelanda registra un nuovo storico calo dei fumatori, avvicinandosi sempre più al suo obiettivo di diventare senza fumo entro il 2025. Non solo, per la prima volta nel Paese la percentuale dei vaper ha superato quella dei fumatori. Sono questi i dati principali che emergono dall’ultimo New Zealand Health Survey 2021/22, appena pubblicato dal Ministero della salute e salutati con favore da tutto il mondo che sostiene la tobacco harm reduction.
I fumatori quotidiani neozelandesi sono pari all’8% della popolazione. Una diminuzione dell’1,4% rispetto allo scorso anno (erano il 9,4%) e più che dimezzati rispetto a dieci anni fa, nel 2011/12, quando erano il 16,4%. La diminuzione, spiega il rapporto, riguarda tutti i gruppi etnici, sebbene permangano delle forti diseguaglianze che vedono il fumo ancora più diffuso fra le popolazioni maori e del Pacifico. Come detto, al calo dei fumatori corrisponde una crescita degli utilizzatori di sigaretta elettronica, a dimostrazione che i tabagisti stanno sostituendo il prodotto più dannoso con quello a rischio ridotto. Gli svapatori quotidiani in Nuova Zelanda sono l’8,3%, lo 0,3% in più dei fumatori. Sono in crescita di oltre due punti rispetto allo scorso anno (6,2%) e di oltre 7 rispetto al 2015/16, quando erano solo lo 0,9%.
Un grande risultato secondo Ben Youdan, direttore di Ash (Action on smoking and Health) Nuova Zelanda. “Questi nuovi dati – ha dichiarato in una nota per la stampa – mostrano che il numero di persone che svapa quotidianamente ha superato per la prima volta il fumo quotidiano. L’8,3% delle persone ha riferito di svapare quotidianamente rispetto all’8% che fuma quotidianamente. Mentre qualcuno sarà preoccupato dall’aumento del numero di svapatori, bisogna ricordare che svapare rappresenta solo una piccola frazione di rischio per la salute rispetto al fumo. 55.000 persone in meno fumano rispetto allo scorso anno e di conseguenza migliaia di persone eviteranno il cancro e le malattie cardiache”.
Esprime soddisfazione anche Nancy Loucas, cofondatore dell’associazione locale Aotearoa Vapers Community Advocacy, riconoscendo il grande ruolo delle istituzioni in questo trend. “Altri Paesi – ha commentato – hanno visto un aumento dei tassi di fumo durante i lockdown e le restrizioni dovute al Covid, ma la Nuova Zelanda è ancora una volta in controtendenza. Questo perché il nostro Ministero della Salute e gli operatori sanitari hanno adottato una strategia di riduzione del danno, spingendo i fumatori a passare all’e-cigarette come strumento sicuro e incredibilmente efficace per smettere di fumare”.
Meno di un anno fa, la premier neozelandese Jacinda Ardern aveva riconosciuto l’importante ruolo del vaping nelle strategie del governo per combattere il fumo. “Sappiamo che la sigaretta elettronica sta facendo la differenza per quelli che ora smettono di fumare e quindi è uno strumento importante”, aveva dichiarato Ardern alla stampa. I numeri di questa nuova rilevazione dimostrano che aveva ragione e che la strada intrapresa dal suo Paese è quella giusta. “La Nuova Zelanda – conclude ancora Nancy Loucas – sta mostrando al mondo come sconfiggere il fumo. Queste ultime statistiche sono un’ulteriore prova che i Paesi che adottano una strategia sanitaria di riduzione del danno finiscono per salvare molte vite”.

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