Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Sigaretta elettronica e cuore, critiche all’allarmismo degli studi americani

Due noti scienziati britannici parlano di enfasi irresponsabile, perché potrebbe dissuadere i fumatori dal passare al vaping.

Sono gli esperti e gli scienziati britannici a reagire con più prontezza ai nuovi allarmi sulla sicurezza della sigaretta elettronica provenienti dagli Stati Uniti e che stanno ricevendo grande copertura mediatica. D’altronde è il Regno Unito il Paese in cui lo strumento di riduzione del danno da fumo è stato adottato come strategia di sanità pubblica. Ed è qui che, poco più di un mese fa, gli studiosi del King’s College London hanno condotto, per conto del Ministero della salute, la più grande revisione di studi sul vaping, giungendo sempre alla stessa conclusione: l’uso dell’e-cigarette comporta sono una minima parte dei rischi del fumo ed è efficace come strumento per smettere di fumare. Dopo lo studio condotto sui topi da laboratorio che estende sull’uomo – impropriamente secondo i critici – i risultati ottenuti nei roditori, due nuovi lavori cercano di gettare ombra sulla minore rischiosità del vaping rispetto al fumo.
Si tratta di due analisi, condotte dagli stessi ricercatori, che saranno presentate durante la Scientific Session 2022 dell’American Heart Association, in programma dal 5 al 7 novembre prossimi a Chicago. Sono dunque disponibili ancora sotto forma di abstract, ma stanno già riempiendo le pagine dei giornali di tutto il mondo. In pratica i ricercatori hanno rilevato che, subito dopo aver svapato o fumato, gli utilizzatori, paragonati a chi non aveva usato nicotina, registravano un aumento della pressione sanguigna, del ritmo cardiaco e una maggiore costrizione dei vasi sanguigni. Nella seconda analisi, i ricercatori hanno poi misurato le prestazioni fisiche di vaper e fumatori, registrando che erano peggiori in tutti i parametri considerati rispetto a chi non usava nicotina. Per questo la nota stampa di lancio dei due lavori titola che “chi svapa registra cambiamenti preoccupanti nella funzione cardiovascolare”.
Conclusioni e lavori scientifici che il professor Peter Hajek, autore di importanti studi sull’e-cigarette, ha definito senza mezzi termini “irresponsabili”. Sentito da Inews, il docente della Queen Mary University ha criticato duramente gli studi americani. “Come già fatto da alcuni lavori precedenti – spiega Hajek – la parte relativa alla frequenza cardiaca sta solo registrato un noto effetto a breve termine della nicotina che accompagna tutti i tipi di stimolazione. Lo stesso effetto è generato guardando un thriller o una partita di calcio o sostenendo un esame. Bere una tazza di caffè produce addirittura una risposta più ampia e di durata molto più lunga”. Anche il secondo lavoro non convince il professore britannico. “Il punto sull’esercizio fisico – continua – non paragona simili con simili, perché i vaper sono normalmente ex fumatori e non sono stati controllati gli effetti del fumo passato o altre differenze tra le persone che fumano e non fumano, comprese le differenze nei livelli di esercizio”.
Hajek ricorda infine che “i principali rischi del fumo per la salute del cuore non sono causati dalla nicotina ma da altre sostanze chimiche nel fumo di tabacco che non sono presenti nel vapore delle sigarette elettroniche”. “L’enfasi posta sui risultati – conclude – è irresponsabile, in quanto può dissuadere i fumatori dal passare a un’alternativa molto più sicura”. E di quanto la sigaretta elettronica sia più sicura di quella a tabacco combusto è convinto anche un esperto come Alan Boobis, professore emerito di tossicologia all’Imperial College di Londra e presidente del Comitato per la tossicità del Regno Unito. “Prendendo in considerazione tutti i potenziali effetti sulla salute – dichiara – non vedo nulla negli abstract di questi studi che metta in discussione la versione ampiamente accettata secondo cui svapare è meno dannoso di fumare. Tuttavia, questi abstract forniscono ulteriori prove del fatto che l’uso di sigarette elettroniche da parte di non fumatori non è sicuro al cento per cento”. Cosa che, fra l’altro, nessuno sostiene, essendo l’e-cigarette uno strumento destinato ai fumatori.

LEGGI ANCHE:

Report sanità inglese conferma il minor danno della sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica provoca aritmie cardiache? Nei topi ma non nell’uomo

 

Articoli correlati