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Vaping Expo Padova, tra tante sigarette elettroniche usa e getta si rivedono i liquidi

Il bilancio della kermesse che ha animato lo scorso fine settimana. Il patron Cavalletto: "Le circa 8400 presenze dimostrano che il settore della sigaretta elettronica è vivo".

Non immaginavo una cosa del genere. Sono tanto stanco quanto soddisfatto. Sono stati due giorni intensi ma alla fine conta il risultato”. Non nasconde la soddisfazione Rinaldo Cavalletto, patron della manifestazione Vaping Expo che lo scorso fine settimana ha animato la città di Padova richiamando in città migliaia di appassionati da ogni parte d’Italia.
Sabato mattina – spiega Cavalletto – all’apertura dei tornelli abbiamo avuto un problema tecnico che non ci ha permesso di contare i primi ingressi. Ma il tutto è stato risolto in poco meno di un’ora e il servizio poi si è svolto regolarmente. Le circa 8.400 persone entrate nel corso dei due giorni – continua l’organizzatore – dimostrano che il settore della sigaretta elettronica è vivo e, anzi, ormai è destinato soltanto a crescere”.
Cavalcando la tendenza del momento, tra gli stand si sono viste molte sigarette elettroniche usa e getta. A parte un episodio isolato che ha portato la Guardia di Finanza a sequestrare un modello perché privo di avvertenze sanitarie in italiano, tutto è proceduto nel miglior modo e nel rispetto della normativa. Molti anche i liquidi di ricarica, prevalentemente in formato scomposto, presentati in anteprima delle circa 80 aziende presenti in fiera per un totale di circa 500 espositori accreditati. L’hardware elaborato e le box di vecchio stampo sembrano invece avere perso appeal, lasciando il passo a dispositivi più semplici nella manutenzione e nell’utilizzo. Tra gli addetti ai lavori un po’ di delusione per il mancato svolgimento del convegno di approfondimento politico-normativo previsto per il sabato. Una mancanza che è stata tamponata nella giornata di domenica quando invece si è tenuto un approfondimento di carattere sanitario con la partecipazione del medico Piero Della Camera, del presidente del 188 Mario Balzanelli e degli imprenditori di settore Arcangelo Bove, Vincenzo Sparacino e Alfonso Sabelli.
Dopo gli anni di chiusura forzata a causa delle misure antipandemia, il 2022 ha rappresentato l’anno della ripresa per gli eventi fieristici di settore. La partecipazione del pubblico difficilmente in tempi brevi potrà raggiungere i numeri a cinque cifre che si registravano negli anni passati ma, dopo un periodo di incertezza fiscale e normativa, adesso ci sono le premesse per avere un settore normalizzato e stabile. E attorno cui poter tornare a costruire quel senso di appartenenza e comunità che, al di là dei singoli interessi commerciali, è l’unico vento in grado di gonfiare le vele per velocizzare la rotta verso la riduzione del danno da fumo.

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