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GdF Livorno interrompe “spaccio” di sigarette elettroniche davanti alla scuola

La Guardia di Finanza di Livorno è intervenuta a seguito di numerose segnalazioni da parte dei genitori degli alunni. Sequestrate numerose usa e getta illecitamente immesse sul mercato.

Il marketing aggressivo di aziende estere spesso ignoranti delle norme italiane sta causando pesanti danni di immagine e appeal nei confronti della parte sana e rispettosa delle regole del comparto della sigaretta elettronica. Le proposte di acquisto di ingenti quantitativi di sigarette elettroniche usa e getta attraverso i canali social a prezzi irrisori hanno spinto una pletora di persone a “tentare il colpaccio”. Ed ecco che ormai settimanalmente la cronaca si arricchisce di nuovi casi di sequestri e sanzioni a carico di improvvisati venditori, alcuni senza scrupoli ma per la gran parte incompetenti della materia e delle leggi nazionali.
L’ultimo caso si è verificato a Livorno dove la Guardia di Finanza, a seguito di numerose segnalazioni, è intervenuta nei pressi di una scuola provvedendo così a individuare una persona che vendeva ai ragazzini sigarette elettroniche usa e getta prive di contrassegno fiscale e al di sopra dei quantitativi massimi di nicotina permessi dalla normativa. Dopo essere stato trovato in possesso di una piccola quantità di sigarette elettroniche, pronte per la vendita al dettaglio, le successive attività di perquisizione domiciliare hanno consentito il rinvenimento di altri dispositivi elettronici privi del sigillo fiscale di Stato e di vari liquidi di ricarica. I finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro amministrativo (non rientrando nella soglia penale) delle sigarette elettroniche e dei liquidi e alla sanzione pecuniaria a carico del soggetto responsabile dell’illecito.
Si ricorda che le sigarette elettroniche usa e getta e i liquidi di ricarica possono essere venduti solo nelle tabaccherie e nei negozi autorizzati Adm (riconoscibili dall’insegna blu); la liceità del prodotto è certificata dalla presenza in confezione del contrassegno fiscale dei Monopoli; la nicotina non può essere superiore a 20 milligrammi per millilitro (2%).

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